Zoria: Age Of Shattering strizza l’occhio ai GDR classici con cui molti sono cresciuti, prendendo largamente ispirazione da più titoli leggendari che hanno definito la storia del genere.

Sviluppato da Tiny Trinket Games e pubblicato da Anshar Publishing, Zoria: Age Of Shattering è disponibile su PC tramite Steam dal 7 marzo 2024. Il gioco si presenta come un classico GDR fantasy strategico a turni, ambientato nel continente di Uram, con enfasi particolare su narrazione e world building.

Zoria: Age Of Shattering - Combat

Hey, finalmente sei sveglio…

Per chi mastica GDR come pane quotidiano, assumere il controllo del proprio personaggio in una situazione dove è appena scampato dalla morte non rappresenta una novità; è una formula già sperimentata e funzionale da decadi. 

La scelta risulta quindi nuovamente azzeccata, permettendoci di impersonare subito il comandante di una fortezza in procinto di cadere per mano di temibili avversari in grado di utilizzare con maestria la necromanzia e la magia oscura. Il motivo per cui ne sono in grado ed i retroscena legati ad esso costituiscono il nucleo della trama del titolo, suddivisa in cinque capitoli.

Avremo la possibilità di personalizzare il nostro comandante e scegliere tra nove classi, che incarnano piuttosto fedelmente gli archetipi cari ai giocatori di ruolo, come il chierico, il ranger ed il classico guerriero che funge da muro vivente tra i nemici ed il party. L’editor del personaggio presenta una sorprendente varietà di opzioni, considerato che teniamo in mano un prodotto indie sviluppato soltanto da tre individui! Ed anche la qualità dei modelli si attesta su livelli accettabili, nonostante qualche piccola sbavatura. 

Non passerà molto prima che l’introduzione ci catapulterà dritti nella prima battaglia, dove avremo modo di stringere con piacere la mano al combat system, che non brilla per particolare profondità, ma si rivela assai pratico e soprattutto divertente.

Spade e fiamme

Le possibilità proposte in fase di combattimento verteranno principalmente sulla combinazione strategica tra attacchi di natura fisica e magica e abilità di supporto e cura. Nulla di innovativo, ma sono la cura e varietà nelle opzioni a nostra disposizione a spiccare; arrivare a saper combinare sapientemente le diverse abilità di supporto, gli attacchi e le azioni in generale di differenti classi sarà la chiave della vittoria, specie a difficoltà più elevate. Come è normale che sia, ciò richiederà più di qualche scontro e diversi sani game over.

I gruppi di nemici saranno sovente capitanati da coriacei élite o boss, avversari formidabili le cui mosse e strategie andranno comprese con pazienza. Ma qui vengono in aiuto i diversi livelli di difficoltà proposti, che adatteranno la partita ai gusti di ogni giocatore, da chi è interessato soltanto a scoprire l’intensa trama a chi vuole sudare sette camicie per uscire malconcio ma vincitore dal più banale degli scontri. 

Lo sviluppo dei personaggi si svolge attraverso degli alberi di abilità, dove avremo facoltà di scegliere quali rami seguire, oltre a spendere i punti caratteristica per innalzare gli attributi secondo il nostro stile di gioco e il tipo di comandante che stiamo costruendo. Tutto sommato soddisfacente e variegato.

Ci ritroveremo a gestire le azioni del nostro party di quattro personaggi tramite i classici punti azione, che verranno consumati per spostarli sul campo di battaglia, attaccare ed usare abilità, ma non per consumare pozioni, differenza sostanziale rispetto a molti colossi che hanno ispirato la creazione di Zoria: Age Of Shattering. Questo le rende strumenti di utilità indubbia, ed è proprio parlando di pozioni e crafting in generale che il titolo mette in mostra i muscoli.

Zoria: Age Of Shattering - Skills

Che succede se combino questo con… quello?

Nonostante non sia obbligatorio ai fini del prosieguo del gioco, presto o tardi dovremo fare la conoscenza del sistema di crafting. Per pozioni e cibi da cucinare presso le numerose postazioni o al nostro accampamento, il sistema è semplice e immediato: una schermata mostrerà gli ingredienti necessari, e, posto di averli tutti con noi, un comodo tasto ci permetterà di avere in mano il nostro intruglio salvavita o la nostra zuppa fumante.

Ma la creazione di armi e armature… qui sì che il trio di Tiny Trinket Games si è sbizzarrito. Una volta in possesso degli appositi schemi, starà a noi scegliere quali materiali usare per le varie parti dell’equipaggiamento che vogliamo forgiare. Ed ogni materiale apporterà un bonus di diversa natura. Ci potremo così ritrovare in mano un tomo da stregone che però fornisce un bonus alla forza, oppure una pesante armatura da guerriero che paradossalmente renderà più agile il nostro personaggio… le possibilità sono infinite, legate soltanto al nostro ingegno.

È una serie di meccaniche assolutamente non nuove nei GDR, ma fa davvero piacere ritrovarle con così tanta profondità in un prodotto indie. Saremo continuamente spronati a cercare i materiali nel vasto mondo di gioco, sperimentare più combinazioni e incrociare le dita quando decideremo di provare a inserire qualche potente Frammento nel nostro equipaggiamento, rischiando di romperlo e perdere tutti i componenti investiti.

E se non doveste gradire questo sistema, vedendolo come una mera scocciatura? Nessun problema, l’equipaggiamento è reperibile in quasi ogni scontro e tesoro, nonchè dai mercanti, con statistiche generate randomicamente, come nella serie Diablo, tanto per citare una delle più celebri tra le ispirazioni.

Zoria: Age Of Shattering - Crafting

Gestire l’inventario, una fortezza, i compagni… quanta roba!

Dopo poche ore nelle terre del continente di Uram, ci verrà assegnata una fortezza personale, e inevitabilmente la gestione delle risorse si farà più complessa. Non solo ci verrà chiesto di reclutare diversi compagni per rimpolpare il nostro esercito, ma dovremo anche assegnare loro delle missioni che porteranno a termine in automatico senza interrompere il gameplay, i cui rischi e ricompense variano in base alla difficoltà delle stesse. Inoltre, ogni area della nostra fortezza potrà essere migliorata e ampliata utilizzando oro, materiali e provviste. Ma attenzione, poiché tali provviste saranno indispensabili anche per riposare all’accampamento durante le avventure fuori dai luoghi sicuri, vitale per recuperare mana o energia e usufruire delle varie abilità da accampamento peculiari di ogni classe. 

L’utilizzo delle risorse andrà saggiato con cura, così come l’eventuale vendita ed acquisto di nuovo equipaggiamento e materiali. Starà a noi scegliere quali miglioramenti prediligere e quali ignorare, e come ripartire le nostre provviste, se dedicarci alla forgiatura o all’accumulo di oro e ingredienti. La cosa può arrivare a pesare un po’ dopo qualche ora, specialmente perchè i menu sono purtroppo macchinosi e l’interfaccia a volte caotica e poco pratica, con un inventario che si riempie con estrema facilità di innumerevoli oggetti a cui faremo fatica a star dietro. 

Questo, unito ad una certa ripetitività di fondo, potrebbe scoraggiare qualche giocatore nelle fasi avanzate, ma l’eccellente world building, la scrittura buona, la varietà in nemici ed ambientazioni e i segreti nascosti nel mondo basteranno a compensare ampiamente. Uscire in fin di vita da un dungeon, con il party agonizzante ed afflitto da una catena di debuff, senza più provviste né pozioni, e tornare trionfanti alla fortezza per vendere il bottino ed investire tutti i guadagni in nuovo equipaggiamento e potenziamenti regala una soddisfazione unica, una di quelle capaci di piegare gli angoli della bocca in un sorrisetto involontario.

Zoria all’ombra dei giganti

In sostanza, Zoria: Age Of Shattering si presenta come una riuscita versione indie di GDR intramontabili come Baldur’s Gate, Diablo, Dragon Age, Sacred e tanti altri, e non lo scrivo con accezione negativa, tutt’altro. Il lavoro compiuto dal trio di Tiny Trinket Games è encomiabile, giocando si riesce a percepire la cura, l’amore e la dedizione che hanno voluto riversare nel loro titolo, e la si ritrova in ogni piccola nota di approfondimento della lore, in ogni dialogo, angolo del mondo e singola stanza. 
Un titolo, al netto delle ovvie limitazioni tecniche, che ha lasciato un’impressione molto positiva in me. Consiglio di dargli perlomeno una possibilità, anche per supportare la mastodontica mole di tempo e lavoro dedicata alla sua realizzazione.

Zoria: Age Of Shattering - Lore

Recensione Zoria: Age Of Shattering

“Uscire in fin di vita da un dungeon, con il party agonizzante ed afflitto da una catena di debuff, senza più provviste né pozioni, e tornare trionfanti alla fortezza per vendere il bottino ed investire tutti i guadagni in nuovo equipaggiamento e potenziamenti regala una soddisfazione unica, una di quelle capaci di piegare gli angoli della bocca in un sorrisetto involontario.”

PRO

  • Cura maniacale nella costruzione del mondo e della lore
  • Varietà ottima di situazioni, scontri e missioni
  • Longevità elevata
  • Sistema di crafting profondissimo

CON

  • Menu caotici
  • Interfaccia spartana e poco pratica
  • A lungo andare ripetitivo
SCORE: 8

8/10

Sono un giocatore, scrittore amatoriale ed appassionato di tecnologia che è nel mondo dal 2006. Prediligo i videogiochi che sappiano offrire una sana sfida e sono un grande fan del retrogaming. Adoro sviscerare tutti i retroscena dietro messaggi, sviluppo e segreti dei videogiochi, che considero vere e proprie opere d’arte.