Stray, il gioco di avventura felina sviluppato da BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive è in arrivo.

STRAY Launch Trailer
STRAY | Gameplay Walkthrough

Un’idea accattivante

Stray è un’avventura in terza “persona”. Protagonista del gioco è infatti un gatto che si ritrova solo, ferito e sperduto in una misteriosa città cibernetica. Solo esplorando e risolvendo i misteri di questo luogo inospitale riuscirà a ritrovare la strada di casa e ricongiungersi con la sua famiglia.

Il gioco è stato annunciato l’11 giugno 2020 e sarà pubblicato per Microsoft Windows, PlayStation 4 e PlayStation 5 presumibilmente nell’estate 2022.

Stray, da BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive

Una nuova prospettiva

Dal punto di vista unico del gatto, i giocatori dovranno farsi strada tra i pericoli di questo luogo ostile e usare le sue abilità per risolvere enigmi e scoprire misteri lungo il percorso.

Vivere l’avventura nei panni di un gatto offre interessanti opportunità di level design, in particolare per quanto riguarda gli elementi platform e puzzle.

La scelta del motore grafico Unreal Engine 4 consente una cura dei dettagli molto elevata. Così, nel corso del gioco, le animazioni risultano sinuose, agili ed eleganti, rendendo onore alla natura felina del protagonista.

Un gameplay a misura di gatto

Un fatto curioso è che l’esperienza di gioco è fortemente ispirata dai gatti degli sviluppatori.

Il Creative & Game Director del BlueTwelve Studio ha infatti affermato nel Playstation.Blog: I gatti sono sempre così giocosi, carini e amorevolmente fastidiosi che per noi sono un flusso infinito di idee di gioco.

Si sa, i gatti sono esseri curiosi, scaltri, astuti, sempre pronti a tutto pur di ottenere quello che vogliono.

Queste caratteristiche apparterranno anche al protagonista del gioco che, per raggiungere il suo obbiettivo, sfrutterà al massimo il suo ingegno a seconda delle circostanze. Per ricongiungersi con la sua famiglia, infatti, il gatto dovrà fare di tutto pur di sopravvivere, dallo stringere nuove amicizie al difendersi dalle varie minacce.

Amici e nemici

Durante il suo viaggio il gatto incontrerà un piccolo drone di nome B-12. Utilizzando la capacità del drone di interagire con gli oggetti del mondo e di comunicare con gli strani abitanti di questo luogo isolato insieme scopriranno i segreti di questa comunità dimenticata di macchine simili ad esseri umani.

Ma le macchine non sono gli unici abitanti della città e alcuni incontri non saranno altrettanto amichevoli nei confronti del protagonista felino. Correre velocemente, saltare e usare le proprie abilità sarà dunque fondamentale per evitare i pericoli che ne minacciano la sopravvivenza.

Un mondo riflesso negli occhi di un gatto

Stray si prospetta come un gioco innovativo. Osservando il trailer balza subito all’occhio come la scelta dell’inusuale protagonista sia un ottimo espediente per vivere un nuovo tipo di esperienza videoludica.

Oltre alle notevoli animazioni, infatti, Stray si presenta come un gioco articolato e vario, fatto di azione e di avventura, di enigmi e sfide. Il particolare punto di vista felino permette al giocatore di fiondarsi in questo mondo, agli occhi umani ostile e desolato, in modo gioioso e calmo.

Stray, il gioco di avventura felina sviluppato da BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive

Questa è forse la chiave di successo del gioco. Il fatto che il protagonista sia un gatto consente sì di provare empatia ma con una sorta di “limite” sostanziale nell’immedesimazione.

In fondo, il giocatore si suppone essere un umano e per quanto si sforzi non potrà mai capire a pieno l’indole felina. Se dunque il focus non è più solo sul personaggio che si controlla direttamente, protagonista del gioco diventa anche il mondo stesso, la sua storia, i suoi abitanti.

Come ha fatto un gatto a finire nei meandri di questa decadente città cibernetica? Perché gli androidi reagiscono alle effusioni del felino? Esiste ancora dell’umanità in questo luogo?

Amici della scienza e della voluttà,
ricercano il silenzio e l’orrore delle tenebre;
l’Erebo li avrebbe presi per funebri corsieri
se mai avesse potuto piegare al servaggio la loro fierezza.

Charles Baudelaire, I gatti, da I Fiori del Male

La mia passione per i videogiochi nasce da un regalo di Natale: era il 2006 e in una fredda sera invernale mi sono ritrovata a passare tutta la notte in bianco per giocare a Pokémon Perla con il mio nuovo Nintendo DS. Da allora mi sono avvicinata sempre di più alla cultura videoludica. Nei videogiochi ricerco una esperienza immersiva. La trama, seguita dalle grafiche e dalla musica, sono gli aspetti che più tengo in considerazione. Nel 2018 mi sono affacciata per la prima volta sulla scena indie con Undertale di Toby Fox. Fortemente colpita dall'arte e dalla profondità di questo gioco, ho iniziato a divorarmi molti altri titoli del genere e... beh, eccomi qui.