Siete pronti per una delle serie TV più attese del 2023? Il lungo viaggio di Joel ed Ellie sta per cominciare!

The Last of Us Trailer Ita

Alzi la mano chi non vede l’ora di vedere The Last of Us. Ora, nonostante io non possa vedere voi, le vostre mani alzate o qualunque altra parte del vostro corpo, so bene che una buona parte di voi è impaziente di poter rivivere, ancora una volta, l’emozionante viaggio di Joel ed Ellie.

The Last of Us
Joel ed Ellie

Avverto in voi gioia, inquietudine, paura, speranza. Un insieme di sensazioni e stati d’animo che io stesso sto vivendo. Vi capisco, ma d’altronde The Last of Us è anche questo! È emozione allo stato puro, passione e dolore. Abbiamo imparato a capire quanto sia importante saper badare a noi stessi, quali conseguenze comportano le nostre azioni e di chi possiamo fidarci.

L’adattamento da videogioco a produzione televisiva non è mai un lavoro semplice, sia in termini di aspettative da parte di una specifica fan base per quel prodotto sia per i possibili cambiamenti che potrebbero essere apportati sulla narrazione e sugli altri elementi che hanno reso celebre e intoccabile una produzione. Ma questa volta vorrei portarvi un esempio differente che annichilerà ogni vostro dubbio, ogni vostro possibile scetticismo.

La mia garanzia si chiama Neil Druckmann: autore di videogiochi, direttore creativo, designer, nonché co-presidente di Naughty Dog e autore di ciò che è ad oggi la serie videoludica di The Last of Us. Perché mai dovreste dubitare di colui che ha dato vita a questa produzione ed è stato, insieme a Craig Mazin, artefice e ideatore di una serie TV che sarà dichiaratamente ispirata agli eventi del videogioco?

Ad ogni modo, quello che ho intenzione di fare oggi sarà semplicemente richiamare la vostra attenzione riempiendo la vostra testa di informazioni utili, approfondimenti e alcuni interessanti dettagli che credo dovreste assolutamente sapere prima di iniziare a guardare la serie. Che siate neofiti o veterani di The Last of Us non ha importanza. Ho tantissime informazioni utili per tutti voi!

Ellie e Tess

Il Contrabbandiere e la Ragazza

Il comparto narrativo di The Last of Us è ben noto ai giocatori di vecchia data. Una struttura narrativa solida e travolgente che sarà, in gran parte, uno dei punti saldi della sua trasposizione televisiva, con alcune piccole novità e sottotrame in più volte a rendere il prodotto ancora più appetibile per il pubblico, senza stravolgere però la storia principale.

La trama segue il decorso funesto di una crudele pandemia globale da Cordyceps che si rivelerà essere una delle tematiche principali e ricorrenti nella nostra analisi. Questa piaga segue un’evoluzione ciclica traumatica che trasforma gli esseri umani in degli infetti assetati di carne umana. Non esiste nessuna cura o alcun vaccino!

È in questo contesto drammatico e apocalittico che impareremo a conoscere Joel Miller: un cocciuto contrabbandiere di mezza età apparentemente schivo e privo di qualsiasi speranza verso il genere umano. Un uomo che agisce senza cuore o pietà che ha sviluppato uno spiccato istinto di sopravvivenza, adattandosi perfettamente alle conseguenze apportate dal fungo Cordyceps in un mondo oramai privo di umanità.

Joel Miller

E sarà proprio una delle sue missioni da contrabbandiere a stravolgere per sempre la vita di Joel. Un semplice e rapido compito, che si rivelerà un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti, solo che questa volta la merce di contrabbando sarà un’inaspettata sorpresa.

Una giovane ragazzina di 14 anni che non ha mai vissuto al di fuori della zona di quarantena, insicura ma al tempo stesso curiosa di scoprire cosa accade nel mondo esterno. La ragazza di cui vi sto parlando è Ellie Williams.

The Last of Us

Un viaggio che metterà a dura prova la pazienza, la resistenza, e la capacità di adattamento all’imprevisto dei due protagonisti, costringendoli ad interagire come estranei, coprirsi le spalle quando le cose si metteranno male e sopravvivere.

Quello che mi aspetto da Druckmann e Mazin è un adattamento con una scrittura dei dialoghi a dir poco impeccabile, con un focus su alcune storie di contorno che rendano appetibile la serie sia per coloro che non conoscono ancora The Last of Us, sia per i veterani che hanno avuto modo di giocare l’intera serie videoludica.

Ellie e Joel

So quanto sia difficile effettuare una trasposizione da videogioco a prodotto televisivo, soprattutto in termini di riproducibilità e confido sia stata riservata un’attenzione meticolosa e maniacale ad ogni piccolo dettaglio. D’altronde, Neil Druckmann ci ha promesso che questa serie sarà il migliore adattamento di un videogioco mai visto fino ad ora.

La Prima Stagione

La serie di The Last of Us debutterà in Italia il 16 Gennaio con una prima stagione composta da 9 episodi. Posso già rivelarvi che il primo episodio avrà una durata di circa 85 minuti (la durata media di un film). Un primo episodio longevo che ci introdurrà una prima stagione che si prospetta avvincente ed emozionante.

La serie tratterà con cura gli eventi narrati nel primo capitolo della serie videoludica di The Last of Us, includendo inoltre l’importante storyline tra Ellie e Riley, che i giocatori hanno già avuto modo di approfondire con il DLC “Left Behind“.

Left Behind

Neil Druckmann aveva annunciato fin dall’inizio che i giocatori avrebbero ritrovato alcune vecchie conoscenze. E i trailer non hanno fatto altro che confermare le anticipazioni che ci sono state date, mostrando personaggi importanti come l’irriverente Bill (Nick Offerman), Marlene (Merle Dandridge), Tess, i fratelli Henry e Sam (Lamar Johnson e Keivonn Woodard)… Tante vecchie conoscenze che avrete modo di approfondire o conoscere per la prima volta.

Bill
Bill – The Last of Us

Un cast davvero stellare composto da attori e attrici di altissimo livello, che interpreteranno personaggi unici e dalla spiccata personalità, tra cui Anna Torv (Tess), che potrei citare per le sue incredibili doti, per le innumerevoli produzioni a cui ha preso parte. Ne citerò solo una, che tutt’ora mi è rimasta nel cuore e che ritengo un personaggio personalizzato in modo magistrale. Si tratta di Nariko in Haevenly Sword.

Nariko è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Una donna coraggiosa, temeraria e vendicativa che forgia la sua personalità con l’evolversi della narrazione. Una scrittura del personaggio straordinaria da parte di Ninja Theory, che deve però gran parte della sua personalità ad una fantastica Anna Torv.

Nariko
Nariko – Haevenly Sword

E non mancheranno alcune importanti sorprese per i fan di vecchia data come la giovane Anna interpretata da Ashley Johnson (Ellie nella serie videoludica) o Troy Baker, che si ritroverà ad interpretare un personaggio molto ostile e sfacciato di nome James.

Da una parte, un’indifesa donna incinta costretta a partorire in un’epoca afflitta da una pandemia crudele e spietata, dall’altra un giovane ragazzo senza scrupoli pronto a uccidere chiunque per la sopravvivenza del suo gruppo, anche a costo di smembrare le sue vittime e utilizzarle come carne da macello.

La scelta di Bella Ramsey come Ellie e Pedro Pascal come Joel la ritengo una scelta di produzione coerente e positiva. Dal mio punto di vista, ho avuto modo di apprezzare entrambi in una molteplicità di ruoli che hanno svolto nel mondo cinematografico.

Bella Ramsey è un’attrice giovane, di talento e molto promettente, che ricordo con grande piacere soprattutto nei panni di Lyanna Mormont in Game of Thrones e di recente come protagonista nel film “Catherine” diretto da Lena Dunham, interpretando la splendida Lady Catherine.

Perché fermarsi solo all’apparenza? Ho letto e ascoltato una sfilza di critiche pesanti e ingiuste sul personaggio di Ellie. Credo che forse dovreste aspettare di vedere la serie prima di giudicare e forse anche approfondire il percorso della Ramsey come attrice e non fermarvi a cosa traspare, o alle differenze prettamente estetiche. Vi assicuro che sarà un’attrice che saprà sorprendervi e farvi emozionare, proprio come farebbe Ellie. Del resto, la cosa più bella di Ellie non sono la sua personalità e la sua ironia?

The Last of Us

Dall’altra parte un attore del calibro di Pedro Pascal, che stimo e apprezzo infinitamente sia per la sua versatilità e immersione nei personaggi che interpreta sia perché sono stato partecipe come spettatore di tante produzioni che lo hanno visto protagonista. Il mio primo “incontro” con Pascal risale proprio ai tempi di Game of Thrones, in cui possiamo vederlo nei panni della Vipera Rossa Oberyn Nymeros Martell: un personaggio incredibilmente sfacciato, vendicativo e dal forte temperamento.

Pedro Pascal

Tanti ruoli importanti che lo hanno visto partecipe in svariate pellicole e serie TV, tra cui possiamo ricordare The Mandalorian nei panni del protagonista, in Narcos come Javier Peña, senza dimenticare la sua presenza in Wonder Woman 1984, The Great Wall e chi più ne ha più ne metta!

Sono molto curioso di vederlo interpretare un personaggio come Joel, soprattutto per capire come riuscirà a entrare in simbiosi con un personaggio molto complesso nella sua caratterizzazione che nasconde tanta sensibilità e dolcezza dietro il suo agire senza scrupoli. Spesso cerchiamo di non far trasparire le nostre debolezze e la nostra sofferenza per non apparire fragili e insicuri. E sono certo che Pedro Pascal riuscirà nel suo intento, anche se forse poteva farsi crescere la barba un po’ di più! Scherzi a parte, credo che siamo tutti molto curiosi di vederlo in questa nuova avventura.

The Last of Us

A completare questa mia analisi mi sento in dovere di citare la colonna sonora composta da un fantastico Gustavo Santaolalla, già noto per essere stato il compositore della colonna sonora della serie videoludica.

La scelta non poteva che ricadere su di lui, perché in The Last of Us la musica accompagna il comparto narrativo in un modo emozionante e molto intimo, con delle note che arrivano davvero al cuore. È proprio vero che si torna dove si è stati bene. Le note struggenti e commoventi di Santaolalla riecheggeranno in questo adattamento come un ricordo pulsante e vivido.

Il trailer ci ha fornito solo un breve assaggio della nuova produzione di HBO, accompagnata dolcemente dallo splendida Take on Me degli a-ha. Vi ricorda qualcosa questo brano? Un momento di rara bellezza e dolcezza in The Last of Us Parte II con uno splendido arrangiamento che Ellie ha realizzato per Dina. Non si parla mai abbastanza di quanto la musica sia il cuore pulsante di una produzione. Un medium così potente da trasportarci in una dimensione intima e incredibilmente toccante.

Ellie

Siamo pronti ad emozionarci per l’ennesima volta? Forse no, ma attendo quel momento già da tanto, troppo tempo.

Il Cordyceps

Conosciamo un po’ più da vicino la causa che ha dato origine all’infezione che trasforma gli esseri umani in spietate creature non morte senza controllo. Un genere di funghi appartenente alla famiglia delle Cordycipitaceae. Si tratta di un fungo parassita estremamente invasivo molto ostile che attacca maggiormente tartufi e altri funghi ipogei, ma anche animali di piccola o media taglia.

L’infezione che interessa gli animali avviene attraverso la dispersione delle spore che, entrando in contatto con il corpo ospite, esse entrano in contatto penetrando all’interno del corpo e propagandosi. Una volta che l’insetto verrà riempito da spore, morirà entro pochi giorni. Qui vi riporto il caso di un’infezione da Cordyceps su una tarantola completamente invasa dalla propagazione dell’infezione.

Cordyceps
Una tipica infezione da Cordyceps

Non è di certo un caso che Neil Druckmann si sia ispirato a un’infezione fungina così potente e invasiva per analizzare le proprietà del parassita e riprodurlo come veicolo di morte e dolore nell’universo videoludico di The Last of Us.

I videogiochi illustrano nei dettagli un’infezione che produce effetti tanto immediati quanto devastanti, mietendo un quantitativo di vittime che cresce esponenzialmente mettendo in ginocchio gli Stati Uniti a tal punto da divenire una piaga incontrollabile.

Il Cordyceps cresce rapidamente, diffondendosi tra le membrane del cervello mentre l’essere umano ha ancora controllo delle proprie funzioni vitali. La peculiarità del virus sta nella sua evoluzione e modificazione del corpo ospite, rendendolo sempre più forte, aggressivo e irrefrenabile.

L’evoluzione dell’infetto nei videogiochi segue 5 stadi di evoluzione e trasformazione. Ognuna di esse avviene a seconda di quanto la creatura riesce a sopravvivere nel mondo esterno, sviluppando capacità che lo rendono imprevedibile e intelligente. Una creatura che sa sfruttare l’ambiente a suo vantaggio, colpendo le vittime come un predatore selvaggio.

Nella serie TV saranno apportati dei considerevoli cambiamenti che interessano la modalità di trasmissione dell’infezione. Non saranno più le spore ad essere il veicolo principale di contagio, ma dei filamenti (letteralmente tendrils). Una modifica sostanziale e al tempo stesso obbligata per questo adattamento soprattutto in termini di riproducibilità, oltre che di radice scientifica. Sarebbe stato inoltre arduo far indossare sempre le maschere antigas ai protagonisti per non essere esposti al contagio. Inoltre, tutto ciò avrebbe reso complicato anche le performance del cast, dato che avrebbero dovuto indossare le maschere protettive per la maggior parte delle scene.

Tra le novità interessanti per gli appassionati, è stata annunciata la presenza di una specie di infetti inedita che renderà il cammino dei nostri due protagonisti ancora più arduo. I trailer hanno mostrato dapprima un Clicker “gradevole” ed esteticamente molto simile ai videogiochi, oltre ad un breve frame dove possiamo intravedere, per la prima volta, un Bloater: uno degli infetti più esperti, evoluti e pericolosi di The Last of Us.

Bloater

“Sono solo una ragazza, non una minaccia”

E anche oggi siamo giunti ai titoli di coda. Avrei tante altre cose da dirvi, tante considerazioni da rivelarvi ma credo sia giusto risparmiarmele per la recensione definitiva.

Le mie aspettative sulla serie sono decisamente alte, sia su ciò che è stato promesso sia perché reputo tutt’ora la serie videoludica di The Last of Us uno dei viaggi più belli ed emozionanti che ho fatto da che ho memoria.

The Last of Us

I presupposti per uno degli adattamenti migliori di un videogioco ci sono tutti, sia per il budget che è stato speso per la realizzazione sia per ciò che ho visto fino ad ora. Non sappiamo ancora quanto sarà fedele alla sua opera originale, o tutti i cambiamenti che verranno apportati, ma vi consiglio di avere fiducia.

L’attesa è quasi terminata. Il 16 Gennaio inizia finalmente una nuova era per The Last of Us! Vi saluto con una raccomandazione importante, se mai dovesse servirvi in un’eventuale apocalisse zombie.

"Se vi perdete nell'oscurità cercate la luce."
Ellie e Joel

Cresciuto con MediEvil e DOOM e affascinato dal mondo videoludico dal 1998. Questa passione nasce dalla voglia di scoprire e ricercare il videogioco a 360 gradi, con particolare attenzione al panorama Indie.