Green Man Gaming Publishing e il suo unico sviluppatore Erik Rempen, ci guideranno in un viaggio affascinante e pericoloso verso Kainga: un mondo bellissimo e spietato in cui dovremo costruire e guidare la nostra società.

Kainga: Seeds of Civilization - Trailer

Dopo un positivo early access, Kainga: Seeds of Civilization è passato alla sua versione completa V1.0 il 6 dicembre 2022. Lo sviluppatore Erik Rempen, ha creato un notevole e stimolante village builder con forti elementi roguelite che metteranno a dura prova le vostre abilità strategiche e spesso anche i vostri nervi.

Un mondo che vive:

Kainga è una terra vasta e misteriosa dove possiamo scegliere tra 8 biomi sbloccabili in game.

Attraversando pianure, foreste, giungle, montagne ghiacciate e deserti aridi dovremmo sopravvivere e migliorare la nostra tecnologia, ma non saremo soli. Durante il viaggio in questa terra affronteremo altre tribù col nostro stesso obiettivo e la scelta di essere pacifici o aggressivi spetta solo a noi.

A parte ciò, affronteremo anche creature spietate e pericolose che vagano tra queste terre e, a volte, è meglio evitarle se non si è preparati a combatterle.

C’è di più, anche le condizioni atmosferiche possono essere crudeli e colpire duramente con tutta la loro furia.

I Thinkers:

Una guida spirituale, una figura venerata e temuta che può guidare la sua tribù solo attraverso i suoi pensieri, con la capacità di leggere le idee del passato e trasformarle in tecnologie: questo è un Thinker.

Seduti attorno a un falò nello Skyloft, l’hub centrale del gioco, si preparano prima di affrontare una nuova sfida e scendere su Kainga.

Questo Hub è simile ad una capanna in cui il giocatore può scegliere tra gli 8 Thinkers sbloccabili. Nello Skyloft sono presenti alcuni “punti di interesse” per migliorare le proprie abilità come il Karma Shop dove il giocatore può spendere i Punti Karma ottenuti durante le missioni, la mappa del mondo e il Challenge Spot dove selezionare le missioni e iniziare l’avventura.

Ogni Thinker ha le sue statistiche come velocità di movimento, punti vita, abilità passive uniche, equipaggio e materiali iniziali. Hanno anche abilità peculiari chiamate Festival: eventi che possono essere celebrati durante la partita al fine di concedere bonus o completare una sfida.

Il Viaggio inizia:

Una volta selezionato il Thinker e la missione, l’avventura inizia. Saremo soli con i nostri Braves (truppa di partenza) e i pochi materiali in una parte della mappa generata casualmente, ma attenzione: il gioco vero e proprio non è ancora iniziato.

Bisogna prima posizionare il falò in modo che i Braves possano iniziare a lavorare e obbedire agli ordini.

Scegliere saggiamente la posizione del falò, cercare di trovare un buon posto pieno di risorse e al sicuro dalla fauna selvatica e dalle altre tribù è fondamentale. Questo gioco sarà spietato se faremo scelte sbagliate, e talvolta anche se non lo faremo. Posizionato il falò, il Thinker ha la sua prima Ispirazione, una Shelter Technology che consiste in case o capanne che danno riparo e producono Braves al costo di cibo.

In seguito appariranno delle colonne di luce dal terreno, con icone peculiari che rappresenteranno altri punti di ispirazione come cibo, combattimento, tecnologie, movimento, risorse e altro. Ovviamente queste risorse sono fondamentali per la riuscita della partita.

Solo il Thinker può leggere questi punti di ispirazione e dovrà muoversi verso di essi. Pensare richiede tempo e il Thinker benché sia speciale è altrettanto vulnerabile, quindi va difeso, soprattutto quando è vicino ad altre tribù o ad animali selvatici che possono sia attaccarlo che ferirlo.

Ogni tre idee sviluppate il Thinker tornerà al falò e iniziando a riflettere su un Festival da celebrare. Con un po’ di fortuna troveremo quello giusto per completare la missione.

Costruzione del villaggio ed evoluzione del mondo:

Si inizia selezionando una specifica missione: completare deteminati obiettivi per poter celebrare uno specifico di Festival. Una volta raggiunto ciò, la missione è conclusa e si tornerà allo Skyloft. Se il Thinker muore, o tutti i Braves sono morti, la missione è fallita.

Mentre il Thinker lavora al suo punto di Ispirazione, dovremmo anche occuparci dell’evoluzione del villaggio realizzando le Idee e le tecnologie guadagnate dal nostro leader. I Braves, la truppa base del gioco può raccogliere e costruire tutto ciò di cui si ha bisogno. Ogni punto di ispirazione offre la scelta tra tre opzioni. Si possono rerollare gratuitamente solo una volta e poi di nuovo pagando Punti Karma.

Ogni Idea costa materiali e assicurarsi di avere le risorse giuste per realizzarla sarà fondamentale. In caso che le opzioni che abbiamo davanti non ci interessino, possiamo scegliere un’abilità passiva per potenziare il villaggio o la nostra gente. I Braves agiscono nell’area delimitata dal fuoco, possono piantare degli stendardi per reclamare nuove risorse e muoversi più liberamente. Finire queste ultime e non trovarne altre, può causare un soft lock con l’unica soluzione di resettare la partita.

Biomi e Fauna Selvaggia:

Anche i biomi giocano un ruolo importante. È fondamentale scegliere la tecnologia giusta per il posto giusto: ad esempio sulle scogliere o sulle isole avremo bisogno di una tecnologia di movimento come i ponti, oppure case in grado di resistere a determinati tipi di intemperie, a patto di trovare i materiali giusti per la costruzione.

Le tribù confinanti possono chiedere materiali o intavolare delle rotte commerciali: accettare o rifiutare abbasserà o aumenterà i rapporti con questi ultimi. Un livello troppo basso porterà ad un inevitabile scontro.

Ultimo ma non meno importante: gli animali selvatici. Alcuni di loro sono enormi e spaventosi sebbene inoffensivi. Altri magari più piccoli sono pericolosi e possono porre fine alla partita molto facilmente, ma con la tecnologia giusta si può domarli e usarli per i propri scopi.

Ante System:

Man mano che la partita avanza, vicino all’icona del Thinker, si vedrà un contatore numerico con l’icona di un teschio che inizierà ad aumentare progressivamente. Più alto sarà quel numero, più intenso e infausto sarà l’evento che ci colpirà.

Inondazioni, incendi, tornado, tempeste e forti piogge colpiranno periodicamente il mondo di Kainga e potrebbero distruggere il villaggio o addirittura essere nostri alleati per per il buon esito della missione.

Aspetto tecnico, R.N.G. e Intelligenza Artificiale:

Il gioco ha uno stile grafico/sonoro minimale ma funziona molto bene e crea una buona atmosfera, soprattutto per i biomi, gli edifici e l’aspetto estetico delle bestie. I modelli dei personaggi sono semplici, sempre minimali ma possono essere facilmente confusi durante le fasi di gioco più concitate, come i combattimenti.

Ciò che rende questo gioco interessante e diverso da un semplice village builder è l’elemento roguelite. Chiunque abbia esperienza in questo genere sa quanto può essere difficile e frustrante quando si ha una run non proprio fortunata, ma lo si accetta ben volentieri come parte dell’esperienza.

Sfortunatamente Kainga ha troppi elementi casuali nella sua costruzione che si sviluppano durante la partita: punti di spawn, punti di ispirazione, l’accesso ad essi e la conformazione dei biomi sono completamente casuali.

Spesso le idee che si ottengono sono inutili per il buon esito della missione e non potremmo più ottenerne altre. Come avere un terreno sbagliato per il cibo, tecnologie inadatte al territorio o risorse esaurite prima del completamento della missione e l’impossibilità di ottenerne altre.

Premetto che apprezzo i giochi trial and error, perché avanzando nell’avventura si impara a scegliere e gestire ciò che il gioco ti offre, e grazie anche allo shop si possono acquistare più tecnologie. Nonostante questo però la sfida spesso lascia spazio alla frustrazione, e si è costretti a resettare la partita.

Anche l’intelligenza artificiale non è di aiuto all’esperienza. A volte i Braves rimarranno bloccati durante il loro lavoro, cadranno da soli in acqua annegando, si getteranno in una casa in fiamme o semplicemente non risponderanno agli ordini.

Il Punto Finale:

Kainga: Seeds of Civilization è un piccolo gioiello nel panorama indie: un village builder solido e stratificato con forti elementi roguelite e buone idee di base.

Purtroppo non è impeccabile e i suoi problemi a volte rovinano le buone idee sopra citate e rompono l’esperienza di gioco.

Fortunatamente lo sviluppatore Erik Rempen sta ascoltando la community e sta lavorando a delle patch per migliorare l’esperienza.

Personalmente spero di rigiocare questo titolo tra un po’ e augurarmi che abbia ricevuto i cambiamenti di cui ha bisogno. Perché merita di essere migliorato e di essere giocato da quante più persone possibile!

Link Utili:

Kainga Trailer ufficiale

Kainga pagina Twitter

Kainga: Seeds of Civilization

“Kainga: Seeds of Civilization è un piccolo gioiello nel panorama indie: un village builder solido e stratificato con forti elementi roguelite e buone idee di base.”

PRO

  • Stile grafico/audio minimale e buona atmosfera
  • Missioni impegnative
  • Meccaniche solide e stratificate
  • Buone idee di game design

CON

  • Troppi elementi randomici
  • Problemi di intelligenza artificiale
SCORE: 6.5

6.5/10

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.