Una fiaba riproposta in nuove vesti, che dona le stesse emozioni dell’originale e fa rivivere l’intensa esperienza del 2013.
Pubblicato da 505 Games e sviluppato da Avantgarden Games, il remake di Brothers: A Tale Of Two Sons acquista una nuova luce e torna a commuoverci con la sua dolce e avventurosa storia familiare.
Uscito il 28 Febbraio 2024, sfruttando l’ultima generazione di hardware PlayStation, Brothers: A Tale Of Two Sons si presenta con grafiche, performance e gameplay notevolmente migliorati.
Due figli devoti
La nostra storia inizia con un bambino biondo, chiamato Naiee, che piange davanti ad una lapide, sotto ad un albero, su un piccolo picco di terra che si affaccia su uno dei tanti panorama naturali mozzafiato che fanno da suggestivo contorno.
Un triste ricordo apre la finestra su un traumatico passato, in cui vediamo il bambino cercare di salvare la madre caduta in mare, di notte. Il bambino, in salvo su una piccola barca sferzata dalle violente onde, fa il possibile, ma non possiamo fare altro che assistere, come lui, all’ineluttabile destino della genitrice.
Ma la tristezza non finisce qui, perché anche il padre è a rischio. Malato e impossibilitato persino a muoversi autonomamente, l’uomo va portato in fretta da chi può aiutarlo.
Ed ecco che entra in gioco il secondo protagonista della storia: il fratello maggiore, Naia, un adolescente dai capelli castani e l’aria da duro gentile – ammesso che tale connubio esista.
I ragazzini trascinano il padre, accomodato su una carriola, e il loro viaggio inizia. Una volta portato dall’anziano dottore, l’uomo dice ai fratelli che occorre la leggendaria “Acqua della Vita” per salvare il loro unico genitore rimasto. Il vecchio dà al fratello maggiore una mappa per trovare il punto in cui trovare l’Albero della Vita e l’acqua salvifica.
Girando per il villaggio e superando ostacoli come cani fortemente territoriali e lupi, i due fratelli giungono infine in un luogo non più popolato da semplici esseri umani. Qui aiutano una coppia di troll che a loro volta aiuteranno i fratelli a proseguire il loro cammino, e così via, i ragazzi compiranno una serie di buone azioni, come salvare un uomo che stava per suicidarsi e dare una mano ad uno strambo inventore, che donerà loro uno strumento rudimentale che permetterà ai fratelli di volare.
Questi fratelli sono buoni e volenterosi, oltre che estremamente coraggiosi, e faranno di tutto non solo per salvare il padre, ma anche per proteggersi a vicenda.
Collaborazione fraterna
La cooperazione tra i due fratelli costituisce non solo il cuore pulsante della storia, ma anche la base del gameplay.
In Brothers: A Tale Of Two Sons si può giocare anche in modalità co-op, in cui si possono impersonare separatamente i due fratelli.
Naia, il fratello maggiore, si muoverà con l’ausilio della parte sinistra del controller, mentre Naiee, il fratello minore, ha i controlli nella parte destra.
Se lo si gioca in modalità singola, invece, si avrà il controllo di entrambi i fratelli con tutto il controller, muovendo comunque Naia con i comandi a sinistra e Naiee con quelli a destra.
Questa collaborazione è anche molto simbolica, in quanto il legame tra i fratelli è senza dubbio uno dei temi principali del gioco. Anche se Naia, essendo più grande, si prende la briga di svolgere compiti più pesanti o è comunque in grado di fare più cose rispetto a Naiee, come nuotare, il contributo del fratello minore è sempre fondamentale per superare gli ostacoli a cui vanno incontro. Il piccolo, ad esempio può passare attraverso le sbarre.
Ciò che uno o l’altro può o non può fare è dunque perfettamente coerente con i personaggi e le loro abilità, nonché la loro psicologia. Nel caso di Naiee, ad esempio, la sua incapacità di nuotare deriva dal trauma della morte della madre, annegata in mare.
Un prodotto confezionato con maestria e delicatezza
Brothers: A Tale Of Two Sons è un videogioco d’Avventura in 3D, in cui la regia ci regala spesso delle inquadrature mozzafiato dell’ambiente fatto di montagne, gole e mare. Vedendoli spesso dall’alto, Naiee e Naia ci sembrano piccoli e in preda alla magnificenza del mondo in cui sono immersi.
La grafica un po’ patinata e dai colori spesso caldi e delicati, ci restituisce l’idea della gentilezza che alberga nei cuori dei nostri protagonisti, che ci appaiono quasi eterei, immersi nella luce avvolgente e molto luminosa che caratterizza questo titolo.
La cura messa nel lighting dei livelli è davvero evidente, tanto che risultano davvero molto bilanciati, così come la palette dei colori, che rende il quadro estremamente armonico.
L’assenza dei dialoghi, sostituiti da versi espressivi che comunicano ugualmente in maniera chiara le intenzioni dei personaggi, conferisce un senso di universalità alla storia, come se fosse sospesa nel tempo e nello spazio, cosa che effettivamente è, sebbene ci siano riferimenti molto evidenti alla cultura popolare del Nord Europa.
La missione di Avantgarden Games
L’originale Brothers: A Tale Of Two Sons è uscito nel 2013, sviluppato da Starbreeze Studios e prodotto sempre da 505 Games. Con la collaborazione in fase progettuale del pluripremiato regista svedese Josef Fares, il gioco ha messo in scena la storia di Naia e Naiee ed è subito diventato un cult, grazie alla natura dei temi trattati e alla piacevolezza nel giocarlo, senza troppo stress.
Brothers: A Tale Of Two Sons, ufficialmente conosciuto come P13, ha utilizzato Unreal Engine 3. La narrazione è rimasta integra nella sua essenza, quello che però è cambiato con il remake non è di poco conto.
Innanzitutto, va detto che Avantgarden Games si è presa carico e onere di riportare in auge un titolo indie per farlo conoscere anche ai più giovani, in occasione del decimo anniversario. Lo scopo di questa rivisitazione era quello di poter attribuire, grazie alle tecnologie odierne, una maggiore espressività, soprattutto ai volti dei personaggi.
Utilizzando Unreal Engine 5, infatti, Fabrizio Dini, Art Director di Avantgarden Games, e il team composto da professionisti con esperienze internazionali significative nel settore dei videogiochi, hanno avuto modo di creare una storia più coinvolgente e immersiva.
Si è proceduto a una completa rielaborazione della grafica, dei personaggi, delle animazioni e delle espressioni facciali, degli ambienti e degli effetti, insieme a una revisione totale delle sequenze cinematografiche e all’aggiunta di una colonna sonora eseguita da un’orchestra dal vivo.
Non si può, in ogni caso, prescindere dall’esistenza del titolo sviluppato da Starbreeze Studios, in cui tutte le dinamiche fondamentali sono state messe in atto, comprese le meccaniche di gameplay, sebbene non fossero in modalità cooperativa, e l’estetica che, nel remake, assume toni più realistici e a tratti cupi, ma che mantiene la delicatezza e lo stile un po’ cartoonesco dell’originale.
Brothers: A Tale Of Two Sons ha ispirato anche giochi come Bramble: The Mountain King, in cui ambientazione, personaggi e scelte stilistiche e tecniche sono davvero molto simili.
Conclusioni
L’epico viaggio di Naia e Naiee si conclude tragicamente, ma allo stesso tempo la missione si può definire conclusa con successo. Peccato per l’immenso costo emotivo.
Sebbene Brothers: A Tale Of Two Sons si presenti come un titolo apparentemente leggero, tratta comunque temi molto profondi e difficili, come la perdita o la malattia di un genitore, il suicidio e la morte tragica in missione. Non ci si sofferma più di tanto sulla negatività di questi temi, che sono comunque inseriti con sensibilità e consapevolezza, e si tende a dare maggior rilievo a temi positivi, come quello dei rapporti familiari.
In Brothers: A Tale Of Two Sons il rapporto tra i due fratelli pare, a rigor di logica, il principale, ma anche la condizione di “figli” è altrettanto importante, non a caso viene evidenziato già dal titolo.
In realtà, il rapporto filiale è al centro della storia, dato che rappresenta il motore che spinge Naia e Naiee ad affrontare pericoli e paure. Nel caso di Naiee, tutto questo lo porterà non solo a crescere e a diventare più forte, ma anche a superare le sue paure, come quella di nuotare.
Brothers: A Tale Of Two Sons Remake è un onorevole e giusto modo di far conoscere un titolo già diventato un classico in dieci anni, vestendolo di abiti freschi e nuovi che non snaturano il corpo da cui sono ricoperti e permettendo alle nuove generazione di entrare in contatto con il magico ed emozionante viaggio di Naia e Naiee, come se fosse avvenuto giusto ieri.
Link utili:
Sito Ufficiale Avantgarden Games
Brothers: A Tale Of Two Sons Remake
PRO
- Veste grafica completamente rinnovata
- Colonna sonora eseguita da un’orchestra dal vivo
- Fedeltà della storia originale
- Aggiunta della modalità cooperativa che rende l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente
CON
- Durata un po’ breve