Un emozionante viaggio a ritroso nei ricordi di un uomo in fin di vita affinché il suo ultimo desiderio si avveri.

To the Moon - Trailer
To the Moon – Trailer

L’ultimo desiderio: To the Moon

Il dott. Watts e la dott.ssa Rosalen sono due scienziati della Sigmund Corporation, un’azienda che si pone di avverare artificialmente l’ultimo desiderio di chi è in fin di vita. Per fare ciò, è necessario ripercorrere nella mente del paziente la sua vita ricordo dopo ricordo. Questa operazione è irreversibile e la nuova vita ricostruita sarà l’ultima cosa che il paziente ricorderà prima di esalare l’ultimo respiro.

TO THE MOON

Potete portarmi sulla luna?

Il paziente di cui Watts e Rosalen si devono occupare si chiama Johnny. Johnny è un uomo molto anziano, e lavorare con lui non sarà affatto semplice. La futuristica macchina della Sigmund ha infatti bisogno di un ricordo a cui ancorarsi e manipolarlo per ottenere il risultato agognato. Qua sorge il problema: Johnny vuole andare sulla luna, ma non ricorda il perché. Compiendo salti temporali nei ricordi dell’uomo, Watts e Rosalen sveleranno sempre più frammenti del suo passato fino a capire il motivo per cui un uomo così fragile abbia scelto proprio quel desiderio lì.

TO THE MOON

Una visual novel a 16 bit 

To the Moon si presenta con uno stile grafico bidimensionale e visuale isometrica, simile in questo ad alcuni grandi J-RPG ma profondamente diverso in termini di meccaniche di gioco. Potremmo definire To the Moon una sorta di “racconto interattivo”. Per portare a termine il “lavoro”, è infatti necessario esplorare i momenti cruciali del passato di Johnny e individuare quali sono gli oggetti in grado di attivare i ricordi fondamentali. Questa ricerca è costellata di enigmi semplici e minigiochi marginali, scelta coerente data la volontà di porre il focus sulla narrazione. 

TO THE MOON

Arte e citazionismo

Nel corso della storia, la colonna sonora di Shigihara accompagna e accresce il senso di esperienza immersiva. Oltre a ciò, un tripudio di citazioni cinematografiche e videoludiche, lo scambio di battute tra i due scienziati tra loro così diversi e tanti altri piccoli particolari cospargono la narrazione di un senso di forte immedesimazione e tenerezza. Si può affermare che i Freebird sono riusciti ad innalzare la qualità della narrativa videoludica.
To the Moon affronta un tema già visto, ad esempio in Inception di Nolan o Se mi lasci ti cancello di Kaufman, ma lo fa in una maniera diversa, risultando così vittorioso. Il gioco mostra infatti che a volte è la genuinità, la semplicità e la chiarezza a fare la differenza.

TO THE MOON

Verdetto

To the Moon è un gioco spiazzante per i videogiocatori tradizionali: c’è poco da giocare davvero, ma le ore spese su questo titolo lasceranno un malinconico calore nel cuore. Quest’avventura terribilmente toccante fa riflettere sulla vita, sull’importanza dei ricordi, sulle scelte prese e le occasioni mancate. Il tema della morte, che aleggia nel corso di tutta la storia, non si tinge di note cupe. Citando Foscolo, la luna instaura qui una corrispondenza di amorosi sensi: essa mantiene vivo il ricordo e permette una corrispondenza affettiva che va oltre la morte. Per capire quanto questa esperienza sia piena di emozioni, non si può far altro che provarla, lasciandosi trasportare dolcemente sulla luna insieme ai personaggi di questo fantastico titolo.

TO THE MOON

To the Moon

“Un’emozionante avventura a ritroso nei ricordi di un uomo in fin di vita per far avverare il suo ultimo desiderio: To the Moon”
SCORE: 9.5

9.5/10

La mia passione per i videogiochi nasce da un regalo di Natale: era il 2006 e in una fredda sera invernale mi sono ritrovata a passare tutta la notte in bianco per giocare a Pokémon Perla con il mio nuovo Nintendo DS. Da allora mi sono avvicinata sempre di più alla cultura videoludica. Nei videogiochi ricerco una esperienza immersiva. La trama, seguita dalle grafiche e dalla musica, sono gli aspetti che più tengo in considerazione. Nel 2018 mi sono affacciata per la prima volta sulla scena indie con Undertale di Toby Fox. Fortemente colpita dall'arte e dalla profondità di questo gioco, ho iniziato a divorarmi molti altri titoli del genere e... beh, eccomi qui.