Dimenticate Cowabunga. Teenage Mutant Ninja Turtles: The Last Ronin ispirerà un GDR action in terza persona più oscuro e maturo dei giochi che conosciamo.

Teenage Mutant Ninja Turtles The Last Ronin

Tutti noi conosciamo i giochi delle TMNT. Divertenti, colorati, abbastanza impegnativi e perfetti da giocare insieme agli amici.

L’ultimo di cui abbiamo parlato è stato il bellissimo TMNT Shredder’s Revenge, un grande tributo ai giochi della vecchia scuola delle Tartarughe. Con i suoi colori sgargianti, ambientazioni eterogenee e un gran gameplay, potremo combattere con i nostri eroi contro i nemici più folli e iconici della serie.

L’ispirazione da The Last Ronin e non solo

Come detto prima, TMNT The Last Ronin è una graphic novel spin off one-shot pubblicata il 28 Ottobre 2020. La storia è ambientata in un futuro distopico, in cui è sopravvissuta solo una delle tartarughe. Non conosciamo la sua identità, perché il protagonista porta con sé tutte e quattro le iconiche armi delle tartarughe ninja. Non farò SPOILER, quindi se volete scoprire la sua identità, vi consiglio di leggere la graphic novel.

Partendo da questo arco narrativo e secondo le parole di Doug Rosen, vicepresidente senior di Paramount Global, il gioco sarà una versione più matura e cupa rispetto alle classiche serie delle Teenage Mutant Ninja Turtles.

Un GDR action in terza persona che lo stesso Rosen paragona come feeling a titoli come la nuova serie di God of War.

Secondo Rosen ci sarà solo un personaggio giocabile nella storia principale, altri potrebbero essere giocabili in qualche tipo di sequenza di flashback.

Il titolo è sicuramente ancora lontano dall’essere pronto o almeno giocabile. Molto probabilmente passeranno anni prima della sua uscita, ma Rosen assicura di aver trovato il partner giusto per trasformare la graphic novel in un gioco AAA.

Personalmente credo (e spero) che nei prossimi mesi e anni avremo maggiori dettagli a riguardo.

Quindi mi raccomando, occhi e orecchie ben aperti!

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.