Loop Hero è un affascinante roguelike 2D, realizzato in una semplice e curata grafica pixellata. Il genere di cui fa parte impone un livello di difficoltà alto ed una lenta curva d’apprendimento. Con un po’ di pazienza e tempo, anche un novellino dei roguelike può riuscire a sottomettere questo arduo titolo.

Sviluppato dallo studio indie russo Four Quarters e pubblicato da Devolver Digital, Loop Hero ha fatto la sua comparsa il 4 marzo 2021 per PC, poi il 9 dicembre 2021 per Nintendo Switch. Successivamente è stato distribuito il 4 aprile 2023 su Xbox One e Series S/X ed infine addirittura per Android e iOS il 30 aprile 2024. Rientra a pieno titolo nella categoria dei roguelike, incarnandone tutte le caratteristiche. Avvolto da una maestosa pixel art estremamente dark e condito da una colonna sonora inquietante, avvincente ed atmosferica, promette ore di lacrime, sudore ed infine sorrisi trionfanti.

Loop Hero - Lich

Pezzo per pezzo

In Loop Hero, controlliamo un guerriero che è miracolosamente e misteriosamente scampato ad un cataclisma di proporzioni bibliche. L’intero mondo è stato cancellato e gettato nelle tenebre, l’ultima cosa che ricorda è la comparsa di quello che sembra un lich, sospetto responsabile dell’apocalisse. Ci ritroviamo in un disturbante luogo sconosciuto. Non ricordiamo nulla, soltanto che è accaduto qualcosa di terribile. Muovendo i primi passi e sconfiggendo i primi nemici, iniziamo a ricordare… e qui le cose si fanno interessanti.

La mappa di gioco di Loop Hero è generata casualmente ad ogni partita. Assume varie forme, con il comune denominatore che resta sempre un percorso chiuso e circolare. Un loop, appunto. Il tutto immerso nella totale oscurità. Liberando la strada dai nemici che saltano fuori dalle ombre periodicamente, acquisiamo dei ricordi, sotto forma di carte. Mi spiego meglio: possiamo ottenere delle carte paesaggio e strutture, che noi manualmente dovremo piazzare sulla mappa, negli spazi avvolti dall’oscurità o adiacenti al percorso. Queste non sono altro che le memorie dei mostri che abbiamo annientato, che ricordano cosa c’era intorno a noi prima dell’apocalisse. Scopriamo quindi che, pezzo per pezzo, siamo in grado di dissipare l’oscurità e rimettere in sesto le terre inghiottite dal cataclisma. Ma, come menzionavo prima, spetta a noi il compito di decidere dove posizionare questi frammenti di terreno. Sì, avete indovinato: questa è una delle meccaniche principali del gioco. E sì, è assai complessa, tanto da meritare un paragrafo a sé.

Tattica, adattamento e pianificazione

Inizio con lo specificare che il movimento ed il combattimento in Loop Hero sono completamente automatici. Non possiamo influenzare l’esito di uno scontro in alcun modo, se non ottimizzando l’equipaggiamento e le abilità passive del nostro personaggio e pregando la Dea Bendata. Né possiamo scegliere di tornare sui nostri passi o evitare un nemico. La nostra prodezza tattica si palesa altrove. Infatti, il posizionamento delle terre che guadagniamo dai nemici sconfitti ha diversi effetti sul gameplay, e non sempre intrinsecamente benefici. Ad esempio, piazzando nove montagne o rocce in una disposizione 3×3 formeremo un picco, che aumenta drasticamente la nostra salute massima. Ma permetteremo anche a delle arpie di stabilirsi lì e quindi poter comparire sulla mappa come nuovi nemici. Alcune terre hanno effetto solo se piazzate vicino ad altre specifiche, altre influenzano la comparsa ed il numero di mostri. Altre ancora sembrano soltanto svantaggiose, ma non sempre è una cattiva cosa avere più avversari in giro per la mappa… significa esperienza, materiali ed equipaggiamento, se si hanno gli strumenti per affrontarli.

Il passaggio del tempo è scandito da una barra in alto a sinistra che mostra l’avanzamento della giornata, e si riempie in tempo reale mentre il nostro personaggio avanza e combatte. Molti eventi (come la comparsa di mostri o l’ottenimento di bonus) sono scanditi in base a questo sistema, ad esempio, piazzando dei cimiteri, faremo sì che risorgano degli scheletri ogni tre giorni. Altri invece accadono ad ogni loop e passaggio nell’accampamento, dove avremo la possibilità di recuperare preziosi punti vita e tornare indietro in sicurezza conservando tutti i materiali raccolti, se lo vorremo. Già da qui è chiara la forte componente strategica di Loop Hero. Non abbiamo modo di influenzare quali terre otterremo, quindi gira tutto attorno a tattica ed adattamento. 

Il Loop non ha pietà

Ad ogni morte, fine livello o ritirata, il nostro equipaggiamento andrà perduto. Potremo portare con noi solo i materiali raccolti, che in caso di morte saranno ridotti del 70%. L’unico modo per spingere il boss di fine livello ad affrontarci è piazzare un certo numero di terre. Ad un primo impatto, potremmo essere tentati dal ritardare questo momento il più possibile… Ma ad ogni loop, i nemici diventano più potenti e numerosi, sebbene concedano anche equipaggiamento migliore. Il nostro inventario è limitato, ogni nuovo oggetto equipaggiato distrugge quello precedente. Una volta riempito l’inventario, gli oggetti in eccesso finiranno automaticamente convertiti in risorse, anche se possiamo “bloccare” quelli che vogliamo conservare. Esistono mezzi limitatissimi per rimuovere una terra o struttura, e non sono di facile ottenimento. Capite quindi quanto Loop Hero sia punitivo con eventuali errori dettati da fretta o strategia errata? Richiede pazienza, dedizione e impegno, rendendolo un titolo non adatto a tutti i giocatori.

I materiali servono a migliorare il campo base, in cui andiamo una volta morti o tornati indietro dall’esplorazione. Qui altri sopravvissuti si uniranno a noi, offrendoci servigi e bonus. I miglioramenti sono spesso costosi e richiedono svariate esplorazioni a buon fine per essere portati a termine. I nemici, inizialmente a malapena in grado di difendersi, diventeranno vere e proprie macchine di morte dopo alcuni loop. Cosa fare quindi? Far comparire più mostri possibile per accumulare rapidamente esperienza ed equipaggiamento, o giocare cauti, ma rischiando di ritrovarci ben più deboli dei nostri avversari dopo qualche loop? La verità è che non c’è una risposta specifica. La strategia va elaborata partita per partita, a seconda di cosa ha deciso il Fato per noi. Dobbiamo far tesoro di ogni errore, e riuscire a rivoltarlo contro il gioco.

Un bellissimo incubo pixellato

Passo ora ad esprimermi su un concetto che mi sta tanto a cuore, da bravo nostalgico: la pixel art. In Loop Hero raggiunge livelli estremamente buoni, riuscendo alla perfezione a creare un’atmosfera estremamente cupa, soffocante, pesante. Gli sprite dei personaggi e nemici sono di qualità eccelsa, inquietanti al punto giusto e pienamente in linea con l’ambiente. Persino i colori rispecchiano l’angoscia onirica del mondo in cui siamo immersi, quasi totalmente occultato dalle tenebre. Vivi ma paradossalmente spenti, trasmettono un sentore che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato in ciò che ci circonda. Cotanta bellezza è accompagnata da una colonna sonora fenomenale, reminiscente di svariati gdr anni 90 e che sa sprigionare sorrisi involontari in molti giocatori. Le musiche si adattano bene ai diversi scenari in cui stiamo giocando, passando da tracce lente, cadenzate ed atmosferiche ad altre ansiogene e concitate, senza mai perdere la loro firma oscura ed onirica. A tratti mi ha ricordato Scarlet Tower, di cui abbiamo parlato qui in precedenza.

C’è una buona varietà di mostri e sprite nel gioco, ed è durante le sequenze di dialogo che potremo ammirarne pienamente i dettagli. La storia, sebbene non originalissima né particolarmente ricca di colpi di scena, prosegue su una linea abbastanza convincente da spingerci a continuare. Forse trasmette la sensazione che si tratti solo di un contorno per giustificare le continue esplorazioni. Trattandosi però di un roguelike, è giustificabile e non ne sentiremo il peso, distratti da incombenze ben più pressanti. In generale, la componente artistica e musicale del titolo ci accompagna con garbo durante le nostre ore di gioco, non risultando mai ripetitiva o superflua.

Pixel Art

Solo un’altra partita…

Loop Hero è uno di quei titoli in grado di rubare tempo senza che il fruitore se ne renda conto. Guidati da determinazione, curiosità ed anche frustrazione, saremo sempre tentati di iniziare una nuova esplorazione, che potrebbe rivelarsi un successone o terminare nel giro di pochi minuti. Nonostante l’ampia varietà di situazioni, nemici e build che è possibile ideare, il gioco inizia a scadere inevitabilmente nella ripetitività dopo alcune ore. Unito all’alto numero di materiali richiesti per migliorare l’accampamento ed accedere a bonus che ci permetteranno di affrontare i livelli più avanzati, porta molti giocatori ad abbandonare il titolo prematuramente. Inoltre, l’esito di molte partite è determinato dalla fortuna, ma questo è un fattore con cui dobbiamo scendere a patti ogni volta che mettiamo le mani su un roguelike. Ci vengono in aiuto delle gradite impostazioni per aumentare la velocità di scontri ed esplorazione, utilissime dopo che avremo preso familiarità con le meccaniche.

Ed è un peccato non proseguire in Loop Hero, perchè la gran parte del contenuto non è accessibile durante le prime fasi di gioco. Molto è sbloccato uscendo vittoriosi dai livelli più avanzati e potenziando l’accampamento. Inizialmente avremo a disposizione una sola classe, il guerriero, ma ne sbloccheremo altre due giocando. La pixel art fenomenale, il fascino dell’ambientazione e la curiosità di scoprire cosa diamine abbiano in serbo per noi gli sviluppatori bastano a fungere da motore per vincere la ripetitività intrinseca. La longevità, d’altro canto, si attesta sulle 30-40 ore, un numero davvero ottimo, destinato a salire drasticamente per i giocatori che intendono sviscerare ogni segreto del gioco.

Fatevi catturare dal Loop

Forse qualcuno si potrà sentire scoraggiato da quanto esposto nella recensione. Eppure, Loop Hero è in grado di lanciare un affascinante incantesimo su quasi chiunque vi metta mano. Vuoi per la pixel art, vuoi per la sfida accattivante, vuoi per la colonna sonora… ma questo gioco rimane nel cuore. Per i nostalgici o i fan delle atmosfere dark non esiste scusa che tenga, devono assolutamente provarlo. Al netto di qualche difetto, ho avuto modo di apprezzare un titolo rifinito e curato, privo di bug ed imperfezioni, e soprattutto profondo e intrigante. Riverserò sicuramente tante altre ore nella creatura di Four Quarters. Consigliato assolutamente.

Loop Hero, la recensione: un ciclo di caos e angoscia

“Combattimento ed esplorazione sono totalmente automatizzati in Loop Hero. Noi dobbiamo essere in grado di influenzare il mondo ed i nemici che ci circondano in modo da rivoltare le sfide che il gioco ci lancia contro sé stesso. E questo non può riuscire senza una buona dose di tattica, coraggio e spirito d’adattamento contro i capricci della Dea Bendata.”

PRO

  • Pixel art e colonna sonora affascinanti
  • Nostalgico ed angosciante
  • Sistema di crescita profondo
  • Impossibile giocare una partita uguale alla precedente
  • Causa dipendenza
  • Estremamente ostico, strategico e tattico…

CON

  • …e perciò non adatto a molti
  • Tende a diventare ripetitivo
  • Miglioramenti del campo base a volte troppo esosi
SCORE: 8.7

8.7/10

Sono un giocatore, scrittore amatoriale ed appassionato di tecnologia che è nel mondo dal 2006. Prediligo i videogiochi che sappiano offrire una sana sfida e sono un grande fan del retrogaming. Adoro sviscerare tutti i retroscena dietro messaggi, sviluppo e segreti dei videogiochi, che considero vere e proprie opere d’arte.