Intrappolata in un mondo corrotto dove luce e ombra si scontrano, Ayasa deve affrontare un viaggio tra terre maledette e presenze inquietanti per ricomporre i frammenti di un equilibrio spezzato
Aya Games ci trasporta in un mondo oscuro e surreale con Ayasa: Shadows of Silence, un platformer dalle tinte horror che combina meccaniche di luce e ombra con un’ambientazione profondamente inquietante. Abbiamo avuto modo di provare la demo e di immergerci nelle prime fasi di questo viaggio enigmatico, raccogliendo impressioni sulle sue potenzialità e sulle aree in cui potrebbe ancora migliorare.
Un Viaggio Distopico tra Luce e Oscurità
L’universo di Ayasa si sviluppa nell’Inverted World, un luogo in passato in equilibrio tra bene e male grazie a Tas, l’Assoluto. Tuttavia, con la diffusione dell’oscurità, questo equilibrio è andato perduto, e Ayasa, la protagonista, ha il compito di attraversare sei terre corrotte – Fede, Speranza, Amore, Avidità, Indifferenza e Tradimento – per recuperare i frammenti di luce e ristabilire l’armonia.
Fin dai primi istanti, il gioco trasmette una sensazione di inquietudine. L’introduzione mostra un’esplosione improvvisa e l’arrivo di un esercito alieno, gettando immediatamente un’ombra minacciosa sull’esperienza di gioco. L’atmosfera, densa di mistero e tensione, si fonde con una narrazione implicita che per ora lascia ampio spazio all’interpretazione del giocatore.
Un’Esperienza che richiama Inside e Bramble: The Mountain King
Dalle prime fasi di gioco, Ayasa richiama inevitabilmente titoli come Inside e Limbo, sia per il tono narrativo che per la struttura del gameplay. L’estetica e alcune meccaniche, invece, evocano l’oscurità fiabesca di Bramble: The Mountain King e le distorsioni oniriche di Darq.
A differenza di altri platformer horror che privilegiano il 2D, Ayasa opta per un ambiente tridimensionale con libertà di movimento leggermente limitata rispetto a giochi come Bramble. Questo equilibrio tra 3D e binari guidati permette di mantenere la profondità visiva senza rinunciare alla precisione nei controlli.
Uno degli aspetti più peculiari è il rapporto tra la protagonista e gli elementi del mondo di gioco. Ayasa appare insolitamente piccola rispetto all’ambiente circostante, un effetto amplificato dalla presenza di creature sproporzionate: topi giganteschi e un elefante morto di dimensioni innaturalmente ridotte. Questi dettagli rafforzano la sensazione di trovarsi in un mondo distorto e instabile, dove la percezione della realtà è volutamente alterata.
Meccaniche di Gioco: Tra Piattaforme e Fuga
Il gameplay si basa su un mix di esplorazione e abilità manuale, con puzzle ambientali che sfruttano il contrasto tra luce e ombra. Ayasa può utilizzare la luce per rivelare percorsi nascosti e sfruttare le ombre per aggirare ostacoli o celarsi dai nemici. Questo sistema crea un’interessante dinamica di gioco che ricorda alcuni puzzle di Little Nightmares e Inside, sebbene l’esecuzione risulti meno raffinata in alcuni punti della demo.
La componente platform richiede precisione nei movimenti, ma l’attuale assenza di supporto per il controller complica l’esperienza, rendendo alcuni passaggi più macchinosi del necessario.
Di LIttle Nightmares in particolare ho trovato un elemento pressoché identico, ovvero la presenza di un’entità simile a un “grande fratello”: un enorme occhio alieno con un raggio di sorveglianza conico rosso. Evitare il suo sguardo è cruciale.
Un’altra trovata interessante riguarda la gestione del sonoro nei momenti di fuga. Quando Ayasa è inseguita, la colonna sonora diventa più frenetica e disturbante, amplificando il senso di urgenza.
Un’Atmosfera Curata, ma non del tutto Originale
Il comparto artistico di Ayasa è senza dubbio uno dei suoi punti di forza. Gli ambienti sono dettagliati, con un sapiente uso di luci e ombre che accrescono l’atmosfera surreale e inquietante. Tuttavia, per quanto visivamente affascinante, il design artistico non spicca per originalità. Se si ha familiarità con giochi come Inside, Bramble o Little Nightmares, alcune scelte stilistiche potrebbero apparire derivativi.
Il sound design, sebbene efficace in alcuni momenti, reputo che possa essere migliorabile. Alcuni effetti sonori risultano meno incisivi di quanto ci si aspetterebbe da un horror di questo tipo, e una maggiore cura in questo aspetto potrebbe migliorare ulteriormente il coinvolgimento del giocatore.
Una Demo Promettente, ma con Qualche Riserva
La demo si conclude con Ayasa che raggiunge una cittadina apparentemente deserta, dove un edificio illuminato da candele sembra invitare all’esplorazione. Questo suggerisce che la narrazione si svilupperà ulteriormente, potenzialmente introducendo nuovi personaggi o dinamiche di gioco più complesse.
Nel suo insieme, Ayasa: Shadows of Silence si presenta come un titolo intrigante e ben realizzato, ma che attinge pesantemente da esperienze già viste. Se saprà distinguersi con contenuti originali e un level design più raffinato, potrebbe ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama indie. La demo lascia presagire un viaggio oscuro e suggestivo, ma resta da vedere se il gioco completo offrirà qualcosa di veramente unico.
Campagna Demo
Aya Games sta puntando molto sull’engagement della community, con un server Discord dedicato per discutere il gioco e condividere feedback.
L’esperienza completa di Ayasa promette di ampliare le meccaniche viste nella demo, e non vediamo l’ora di scoprire fino a che punto riuscirà a spingersi nel mondo dell’horror platformer.
Il rilascio del gioco è previsto per il 20 Aprile 2025
