In Superliminal ci ritroviamo a partecipare ad un esperimento di terapia del sonno con il dispositivo Somnasculpt, che promette di spedire la nostra coscienza in un sogno perfettamente lucido. Peccato che presto qualcosa andrà storto e non saremo in grado di risvegliarci, intrappolati in un’assurda ed insensata realtà onirica.

Superliminal, conosciuto prima con il nome di Museum Of Simulation Technology, è stato sviluppato e pubblicato dal piccolo studio indipendente di Seattle Pillow Castle Games. Rilasciato inizialmente per PC il 12 novembre 2019, si è poi esteso a Nintendo Switch, PS4 e Xbox One il 7 luglio 2020, ed infine anche sulle console di nuova generazione PS5 e Xbox Series X/S il  21 novembre 2022. È un inquietante ma rilassante puzzle game ad enigmi, ambientato in un sogno indotto da cui non riusciamo a svegliarci.

Sogno o realtà?

Come menzionato nell’introduzione, il confine tra veglia e sonno è assai flebile in Superliminal. Siamo infatti all’interno di un sogno, eppure possiamo controllare le nostre azioni ed interagire con l’ambiente, in modi che sarebbero impossibili nella realtà. Ma di questo parlerò dopo. Il nostro principale problema è che qualcosa non ha funzionato con il dispositivo Somnasculpt ed improvvisamente non siamo in grado di svegliarci! No, neanche realizzando di star sognando. Terrificante, eh?

Già questo semplice ma potente concetto è una carta vincente per il team di Seattle: chi non ha mai accarezzato, quasi scherzando, la remota possibilità di rimanere prigionieri della propria mente? Un pensiero che già ispirava geni della letteratura come H.P. Lovecraft nel secolo scorso, e che con il tempo non ha perso il suo spaventoso fascino. Basta considerare il fenomeno dei liminal spaces, che negli ultimi anni spopola sul web. La genialità del prodotto si manifesta nel modo in cui possiamo manipolare l’ambiente. Avete presente quei sogni in cui la fisica e l’ottica non hanno alcun senso e sembrano seguire leggi proprie? Bene, immaginate di poter dettare voi tali leggi. Ed avete ottenuto Superliminal.

Superliminal - Oggetti

Questione di prospettiva

Non abbiamo bisogno di familiarizzare con tanti comandi o meccaniche complesse. I numerosi puzzle ruotano principalmente attorno al raccogliere e soprattutto manipolare le proprietà di vari oggetti. Mentre ci faremo strada tra le stanze, noteremo presto che la prospettiva è tutto in Superliminal.

Se raccogliamo ad esempio un oggetto lontano da noi, esso si rimpicciolisce, perché la nostra prospettiva lo fa apparire più minuscolo di quanto sia realmente. Ovviamente siamo anche in grado di ingrandire gli oggetti. Realizzate quanto sia versatile e profondo come sistema? Le possibilità che ne scaturiscono? Esatto… Brillante.

Ci ritroveremo anche a districarci tra illusioni trompe-l’œil (letteralmente “inganna l’occhio” in francese), la tecnica pittorica che induce l’osservatore a percepire oggetti dipinti su una superficie bidimensionale come tridimensionali. Così come il nostro occhio viene raggirato dal magnifico soffitto della Sala del Tesoro del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, nei puzzle più avanzati di Superliminal dovremo trovare la giusta angolazione da cui guardare due oggetti su superfici differenti per ricostruire un’immagine tridimensionale. Oltre a denotare grande fantasia da parte degli sviluppatori, un sistema del genere stimola anche la mente del giocatore; garantendo grande gratificazione.

Tiratemi fuori da qui!

Gli ambienti di Superliminal si mostrano gradevoli e curati, sebbene trasmettano un continuo senso di angoscia ed isolamento. La grafica pulita contribuisce ad acutizzare l’oppressione, grazie a colori vivi e texture complesse. Qualche oggetto fuori posto e qualche assurdità ci ricordano costantemente che stiamo sognando, e che dobbiamo uscirne in qualche modo. Una voce robotica inconfondibilmente appartenente ad un’IA elargisce suggerimenti e commenti di tanto in tanto, e chi ha giocato al Re dei puzzle game (Portal) riconoscerà la chiarissima ispirazione alla sadica e carismatica antagonista del gioco. Lascerò a voi l’onore di scoprire se tale IA condivida davvero delle caratteristiche con GLaDOS. La breve storia non manca di colpi di scena e chicche, sarebbe un peccato rovinarla.

Nonostante il ritmo del gioco sia tutt’altro che frenetico, sarà difficile non farsi cogliere da una crescente sensazione di urgenza mentre si naviga tra le stanze sempre più illogiche ed oniriche. La difficoltà dei puzzle procede ovviamente in salita, tra alti e bassi, giocando sempre di più su illusioni ottiche e prospettiche. La longevità è scarsa, ma è necessaria affinchè non si rischi di scadere nella ripetitività dei puzzle. Ad aumentarla ci pensano numerosi segreti ben celati negli gli angoli del nostro sogno, spesso molto audaci e davvero poco intuitivi. Ogni tanto ci sarà concesso di deviare dal nostro percorso obbligato, e vale la pena vedere cosa i ragazzi di Pillow Castle Games hanno nascosto in giro.

Ci sto prendendo la mano

Ogni volta che formuleremo questo pensiero, Superliminal sarà in grado di smentirlo in qualche modo. I puzzle sanno essere estremamente variegati, non perdendo ingegno neanche nelle sezioni più profonde del sogno. Più volte ci ritroveremo a manipolare disperatamente oggetti, cercando la giusta prospettiva o ragionando su come diamine dovremo premere quel pulsante irraggiungibile. Dobbiamo continuamente ragionare fuori dagli schemi, imparare a gestire questo strano sogno tangibile e realizzare che siamo noi a poterlo piegare. Inizialmente non è per niente facile abituarsi, e la cosa può generare un certo grado di frustrazione, a seconda della nostra pazienza.

Anche gli ambienti sono diversificati. Non deviano mai dalla loro natura irrazionale, eppure riescono a risultare sempre ben definiti e memorabili. Si nota in ogni pixel la cura e l’amore riversati in questo progetto, azzarderei dire che raggiungiamo i livelli di qualche tripla A presente sul mercato moderno. Vogliamo svegliarci dal sogno, ma ne siamo addirittura affascinati, catturati. Il potere di influenzare la realtà è inebriante, ed è garantito che faccia breccia anche nel più coriaceo dei giocatori.

Uno strano senso di familiarità…

Come è facile immaginare, le stanze di Superliminal sovente sanno di già visto… nella nostra mente. Basta poco per capire che ciò deriva dal fatto che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta un’esperienza simile nei propri sogni. Proprio la combinazione di questo con la fantasia illimitata di poter giostrare con la prospettiva a piacimento rende questo prodotto un’opera quasi unica, a suo modo innovativa ed audace. Non esente da difetti, come alcune sviste grafiche, ma dopotutto stiamo sognando… giustifichiamole così. Sicuramente un titolo non per tutti, ma inevitabilmente destinato ad occupare almeno un piccolo spazio nei vostri ricordi. Prendete il controller, o il mouse, e chiudete gli occhi. Sogni d’oro.

Superliminal, la recensione: intrappolati in un sogno senza uscita

“Chi non ha mai accarezzato, quasi scherzando, la remota possibilità di rimanere prigionieri della propria mente? La genialità del titolo si manifesta nel modo in cui possiamo manipolare l’ambiente. Avete presente quei sogni in cui la fisica e l’ottica non hanno alcun senso e sembrano seguire leggi proprie? Bene, immaginate di poter dettare voi tali leggi. Ed avete ottenuto Superliminal.”

PRO

  • Ambientazione affascinante e potente
  • Senso di irrealtà riprodotto magistralmente
  • Puzzle molto fantasiosi
  • Riesce perfettamente a trasmettere isolamento ed angoscia
  • Ricco di segreti
  • Richiede di pensare fuori dagli schemi…

CON

  • Longevità estremamente ridotta
  • Alcuni artefatti grafici
  • …e per alcuni può essere scoraggiante
SCORE: 9

9/10

Sono un giocatore, scrittore amatoriale ed appassionato di tecnologia che è nel mondo dal 2006. Prediligo i videogiochi che sappiano offrire una sana sfida e sono un grande fan del retrogaming. Adoro sviscerare tutti i retroscena dietro messaggi, sviluppo e segreti dei videogiochi, che considero vere e proprie opere d’arte.