Le prime impressioni su Realm of Ink. Un Ink-Style Action Roguelite sviluppato da Leap Studio e Maple Leaf Studio e pubblicato da 663 Games.

Red è un’eroina ed esperta spadaccina. Durante la caccia al temibile Demone Volpe scopre di essere un personaggio immaginario. Perdipiù scopre di essere all’interno di una raccolta di racconti chiamata Realm of Ink. Solo intraprendendo un viaggio potrà svelare i segreti dello Spirito del Libro, scoprirà la verità sulla sua esistenza e il suo destino.

Un Background Interessante

La storia si svolge in un regno di fantasia chiamato Realm of Ink. Gli abitanti di questo mondo esistono solamente come creazione di un’entità superiore, inconsapevoli della loro condizione. Controllati dal misterioso Spirito del Libro, seguono obbedientemente il loro destino già predeterminato, ignari del loop che vivono.

Nel Regno dell’Inchiostro, inizialmente giocheremo nei panni della spadaccina Red prima di sbloccare progressivamente altri personaggi. Con l’aiuto dell’antica Scriptbound Fox e il potere immortale del misterioso Fox Blood, dovremo cambiare il nostro destino. Durante il viaggio recupereremo le gemme dell’inchiostro che pian piano sveleranno la verità sullo Spirito del Libro. Starà ai nostri eroi rimodellare se stessi in innumerevoli cicli di rinascita.

Il Viaggio tra i Biomi

L’avventura si dirama tra verdeggianti Foreste Buddiste, il gelido e incantato Reame delle Scimmie, le placide ma terrificanti Terre d’Acqua fino alle antiche e sacre Rovine del Mausoleo.Ogni zona che affronteremo avrà un suo peculiare bioma. Ma attenzione, all’interno di ogni scenario si nascondono nemici peculiari e pericoli nascosti. Per scoprire i segreti che si celano nel passato dei protagonisti e degli NPC, dobbiamo accettare le sfide. 

Finalmente la Demo

Ora che abbiamo parlato di background e lore arriviamo finalmente al gameplay. Appena messe le mani sul gioco scopriamo che Realm of Ink è un titolo fortemente ispirato ad Hades. Lo stile generale, la telecamera, gli stili di combattimento e i potenziamenti sono fortemente ispirati alle meccaniche del roguelite dei Supergiants Games. Attenzione, essere derivativi non è un male. Vero è che il confronto con l’altro titolo viene spontaneo, ma è anche vero che Leap Studio e Maple Leaf Studio stanno facendo un buon lavoro. Quello che abbiamo potuto provare sembra prendere le cose buone di Hades. Specialmente il gameplay è coinvolgente, veloce e fluido.

Considerando che è ancora una demo analizzeremo brevemente ciò che Realm of Ink ci offre.

Realm of Ink: Armi e Gameplay Base

Il gameplay base di Realm of Ink consiste in un attacco leggero, uno pesante e una schivata.  Attacchi leggeri e pesanti possono creare combo insieme alla schivata. Attenzione perché le schivate hanno un numero limitato di utilizzi e un cooldown di ricarica. Quindi No Spam.

Nella demo abbiamo 3 tipi di armi a disposizione. 

La Scarlet Sword: arma da tre fendenti leggeri con scatto in avanti che va in combo con l’attacco pesante a 360 gradi.

Le Shadow Twin Blades: Doppie lame più tecniche, il cui attacco pesante è il lancio di uno shuriken gigante. Prendendo al volo con un attacco leggero lo shuriken lanciato, effettueremo un attacco rotante ad area.

Le Azure Aura Blade: sono pugnali fatti di energia che lanciano fendenti verso il nemico. Sono effettivamente le armi a distanza, ogni 7 colpi leggeri si può lanciare un attacco pesante che fa ancora più danno del normale. Secondo me questa è l’arma che andrebbe nerfata per via del danno e del Knockback che provoca ai nemici. Con un buon positioning si è praticamente intoccabili.  

Un Amico di Nome MoMo

Come nostro pet avremo una piccolo esserino simile ad un gatto grassottello. In realtà MoMo è un compagno fedele ed estremamente utile nel nostro viaggio. Infatti può assorbire le Ink Gem, oggetti che possono essere raccolti durante l’avventura. Queste gemme racchiudono diversi poteri elementali, fortemente ispirati alla mitologia orientale. Avremo gli elementi come acqua, fuoco, terra, fulmine e in più altri come legno, veleno, maledizione e metallo. Ognuno di essi con diverse connotazioni, abilità attive e passive.

MoMo assorbirà questi elementi e si trasformerà di conseguenza, cambiando aspetto a seconda delle gemme scelte. Il nostro amico può attaccare autonomamente e diventare anche pericoloso con la giusta combinazione. Queste gemme danno abilità attive e passive anche a Red, incrementando le sue caratteristiche a seconda dell’elemento. Inoltre le gemme danno anche un’abilità da attivare con LT o RT. Il giocatore può portare fino a due Ink Gem, sostituirle come vuole e smantellare quelle che non utilizza più. Gli scarti ottenuti possono essere usati per potenziare le gemme in possesso.

Nemici, Boss e Design

Come da tradizione di questi titoli la protagonista attraverserà una serie di stanze. La stanza risulterà completa solo quando avremo sconfitto tutti i nemici presenti per poi ottenere la ricompensa. Raggiunto l’ingresso della stanza successiva potremo scegliere la nuova ricompensa.

Possiamo scegliere tra Perks, Elisir, Gemme d’Inchiostro o monete d’argento utili per i mercanti. Ci sono anche Stanze Sfida: molto più difficili ma dalle ricompense veramente notevoli. Le ricompense sono randomiche e la loro qualità è definita dai canonici colori verde, blu, viola e oro. Ovviamente scegliere le sinergie sia tra di loro che con il pet, crea combo davvero forti.

Gli avversari incontrati nella demo sono abbastanza eterogenei, numerosi e abbastanza aggressivi. A metà percorso c’è un mid boss (ne ho incontrati due diversi) e poi il boss finale, il Generale degli uomini scimmia Yuwen Yuan. Il boss finale e un mid boss hanno due fasi distinte. Prima di questi scontri entreremo in una safe zone dove possiamo comprare cibo per ottenere bonus o recuperare salute, Perks e migliorare le nostre gemme.

Nonostante sia solo una demo gli scontri sono fluidi e ben curati. Gli attacchi più pericolosi sono segnalati da frecce o aree per essere più comprensibili per il giocatore. Anche certi attacchi dei boss hanno delle aree ben segnalate, ottimo lavoro!

L’unica pecca è che tra i poteri del protagonista e le aree di effetto spesso il combattimento diventa poco leggibile.

Stile Originale e NPC

Una volta sconfitto il boss finale, oppure se veniamo sconfitti torneremo alla Hub centrale del gioco. Sembra veramente vasta anche se per il momento è poco esplorabile. Gli NPC che incontreremo sono Ying Ming, una creatura dalle sembianze di una fanciulla, un anziano scriba di nome Pu Gong una volpe meccanica. Quest’ultima è un piccolo animaletto che guida un’armatura e sarà il nostro dummy per testare le armi.

Completata una stanza potremmo casualmente imbatterci in altri NPC che ci proporranno degli scambi. La moneta di scambio sarà particolare però, perché nonostante i grandi poteri dovremo pagare o con i punti ferita o col sopportare una maledizione.

Per quanto simile in molte meccaniche ad Hades la demo di Realm of Ink ci ha davvero impressionato. Anche se abbiamo giocato al primo livello, le meccaniche ed il gameplay sembrano già molto solide, veloci e divertenti. Forse c’è bisogno di un po’ di bilanciamento perché certe sinergie rompono davvero la sfida. C’è ancora qualche sporcatura e poca chiarezza a schermo talvolta, ma sono problemi semplici da risolvere. Lo stile è sobrio ma allo stesso tempo ben contestualizzato e pulito. La protagonista, i nemici, gli NPC e i boss sono davvero ben disegnati. 

Che dire, non vedo l’ora di vedere e giocare di più, oltre che conoscere la storia che ci vogliono raccontare.

Provate la Demo, non vi pentirete.

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.