Vi portiamo alla scoperta del mondo di Enotria: The Last Song, titolo tutto italiano, della Jyamma Games. Un mondo fantastico con tutti i colori del folklore italiano, un viaggio tra arte, musica e teatro.

Enotria: The Last Song

“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui.”

Così recita una delle celebri citazioni di Jacques Copeau, una delle personalità più caratterizzanti e influenti del Teatro nel ‘900, nonché autore di un imponente progetto di pedagogia teatrale che mirava ad educare gli individui alla teatralità e alla creatività. Il Teatro non è che il medium attraverso il quale possiamo veicolare le nostre emozioni, lo specchio di molteplici maschere, l’armonia di più voci, l’opera di più interpreti. Un palcoscenico d’arte.

E’ questo il nostro punto di partenza per introdurvi a Enotria: The Last Song, il nuovo affascinante Action RPG in stile Souls-Like Made in Italy, ideato dalla software house milanese Jyamma Games.

Un’opera che incarna l’arte, la musica, la cultura e il teatro in ogni sua forma, raccontando le mille sfumature attraverso cui queste arti plasmano il mondo, con un importante obiettivo: far conoscere la naturale bellezza dell’Italia e trasmettere ai suoi visitatori quell’inconfondibile sensazione di visitare i suoi splendidi paesaggi d’estate.

Ma, prima di proseguire ed entrare più nei dettagli, permetteteci di presentarvi il team di creativi e artisti che si cela dietro lo sviluppo di Enotria: The Last Song. 

Lo spirito ribelle e la dedizione che guidano Jyamma Games

Jyamma Games intraprende il suo viaggio a Milano, in Italia, nel settembre 2019 come studio di videogiochi indipendente. Conta solo meno di una dozzina di giovani appassionati sviluppatori di giochi. Spinto da uno spirito ribelle e dalla dedizione, Jyamma lancia sul mercato quattro giochi per dispositivi mobili: Hi-Ball Rush, Matchy Catch, Cowzuuka e Go Down

Enotria: The Last Song - Jyamma Games Team
“La nostra missione è lavorare ogni giorno su produzioni di cui possiamo essere orgogliosi”

Lungo il percorso, lo studio ha raccolto esperienza, competenze e persone di grande talento provenienti da alcune delle migliori aziende nel settore dei videogiochi, contando ora più di 50 collaboratori in diversi paesi. Si propongono di intrattenere, informare e ispirare le persone in tutto il mondo attraverso il potere di una narrazione senza precedenti. Questo grazie a menti creative e tecnologie innovative che renderanno la loro azienda una delle migliori società di intrattenimento al mondo. Il loro obiettivo è quello di creare prodotti che guidino verso una nuova era di sviluppo, crescita ed esperienza di gioco. Vogliono fornire ai giocatori prodotti divertenti e piacevoli, prendendosi cura del loro team creando un’atmosfera creativa, amichevole e proattiva. Mirano a portare i prodotti italiani nel mondo e competere con i grandi studi di gioco sulla scena internazionale. Vorreste conoscere qualche dettaglio in più su Jyamma Games? Per farlo, non vi resta che leggere la nostra intervista, cliccando qui.

Che cos’è Enotria?

Per chi di voi se lo stesse chiedendo, no. Enotria non è affatto un nome casuale per il team di Jyamma Games. Difatti, il nome da cui trae origine il gioco deriva dal greco ôinos (vino), termine utilizzato per descrivere la vasta terra a cui corrisponde questa regione, letteralmente “Terra del Vino.”

Stando alle fonti pervenuteci fino ad oggi, lo stesso Dionigi di Alicarnasso descrive Enotria come “una terra ottima per l’agricoltura e la pastorizia, scarsamente popolata, comunque amplissima.”

Enotria corrisponde ad un’antica e fertile terra dell’Italia Meridionale circondata da floridi e numerosi vigneti. Si tratta di una regione immensamente vasta e prolungata, ricca di sorgenti e fiumi, dalle cui pure acque nacquero e prosperarono i primi insediamenti urbani. È caratterizzata da un consistente sistema montuoso, comprendente a nord l’Appennino Lucano e Calabro-Lucano, a ovest la catena costiera calabra e a est l’altopiano Silano. 

Enotria: The Last Song - Quinta at sunset

Fu dalle sue feconde terre che sorse e si insediò, intorno all’’XI secolo, l’antica civiltà degli Enotri, colonizzatori e precursori del Meridione della Penisola Italica. Ed è con il loro insediamento, sfruttando la rigogliosa fertilità della terra che condussero le prime sperimentazioni nel campo della viticoltura, contribuendo alle sue origini e al suo sviluppo, così come la conosciamo oggi.

Ed è così che Enotria divenne il suolo perfetto per lo stanziamento della civiltà. Una terra unica, pacifica, indipendente e immersa nella natura le cui risorse naturali furono destinate ad un bene comune. Gli stessi presupposti con cui Jyamma Games intende raccontarci l’armoniosa storia di Enotria: The Last Song, prima che un evento drammatico ne sconvolgesse il corso…

Enotria il ”Summer-Soul” tutto italiano

Sotto l’ambiziosa gestione di alcuni senior dell’industria dell’intrattenimento, Jyamma Games sta lavorando al già atteso progetto AA, denominato Enotria: The Last Song. E’ un gioco di ruolo d’azione Souls Like ambientato in un mondo fantastico basato sul folklore e sulla cultura italiana.

Enotria: The Last Song uscirà nel 2024 e sarà disponibile su PC tramite Steam e le console di ultima generazione come PS5 e XBOX Series X/S. Si differenzia dalla massa, con un mondo vibrante e illuminato dal sole basato sull’estate italiana; e da un gameplay che consente di alterare il mondo e i nemici in modi sistemici.

È definito un Souls-Like ma a differenza degli altri, Jyamma Games, sta improntando un mondo basato sui colori dell’estate italiana, o meglio come lo definiscono gli sviluppatori, ‘‘Summer-Soul”.

Enotria: The Last Song - Summer Soul

Con Enotria: The Last Song ci si pone l’obiettivo di far riscoprire il ricco passato e la cultura italiana in chiave moderna rivolgendosi ad un pubblico mondiale. Ciò che desiderano trasmettere dalla direzione artistica è il colore, la vivacità e la sensazione generale di visitare l’Italia. Enotria: The Last Song vuole conquistare il cuore e l’anima dei fan dei souls-like con un’esplorazione gratificante, build di giocatori diversi, vari design dei nemici. Tutto ciò dando allo stesso tempo una svolta unica al genere. Con Ardore, uno stato che il personaggio può assumere in game; il giocatore ha sempre accesso a diverse strategie, permettendo di influenzare i comportamenti dei nemici, alterare dinamicamente il mondo che li circonda, risolvere enigmi e sfruttare gli elementi stessi di Enotria. Questo è solo un assaggio iniziale di quello che l’Italia può offrire in questo racconto maledetto!

La Maledizione del Canovaccio

“Gentili Spettatori, benvenuti ad Enotria. Una terra dove l’arte, la cultura e la vita sbocciano come petali in un campo fiorito. Dove i paesi prosperano e le genti vivono liberamente. Questo, fino all’arrivo del Canovaccio…Una maledizione immonda che ha estirpato la vita in ogni sua forma, in cui i commedianti non sono altro che vittime di un copione già scritto ed Enotria non è che una maschera illusoria della rigogliosa terra di un tempo. E’ forse questo l’amaro Destino a cui Enotria è condannata?”

Ambientato nell’omonimo continente di Enotria, terra di vita, vigore e fertilità (vi suona familiare, vero?), Enotria: The Last Song narra in modo estremamente criptico la storia di una terra dalla bellezza unica, ora deturpata e caduta in rovina a causa di un oscuro “gioco”, un’assurda mistificazione della realtà, nota con il nome “Canovaccio”. Orchestrata da potenti e malefici artefici, detti Autori del Canovaccio, la maledizione si innesta attraverso un processo ciclico a catena chiamato “Eternal Play”, un sadico e contorto gioco del destino che punta a intrappolare Enotria in una stasi innaturale, una stagnazione senza via di ritorno. In questo stato, i teatranti non sono più padroni di sé stessi, intrappolati in un eterno copione non di loro fattura. Ciò che resta di Enotria non è altro che un guscio vuoto e privo d’anima, lungi dall’essere la fiorente terra d’un tempo.

Enotria: The Last Song - Mantelloni Garden by Night

Contagiati e privati di ogni cosa, tranne il ruolo che dovranno svolgere per lo Spettacolo, i Commedianti si trovano così in un limbo tra mondo reale e mondo fittizio. Si crea così una frattura dimensionale che imprigiona tutta la bellezza di Enotria, la soffoca e la plagia con l’inganno. I Commedianti non sono altro che burattini al servizio del Canovaccio, di una farsa, di una maschera. Tutti tranne uno

Sii la maschera del cambiamento e guarisci questo mondo avvilito!

Uno, nessuno, centomila…Il ruolo delle maschere in Enotria 

Il concetto di Maschere ha sempre permeato l’umanità, si trovano prove della loro antichità già 9mila anni fa. Hanno avuto una loro evoluzione in base alla funzione in concordanza con le popolazioni che le hanno create. Si pensi che le maschere erano usate dai sacerdoti, in tempi antichi, per poter entrare in contatto con gli spiriti. Mentre un uso più moderno delle maschere è rappresentato anche in film o cartoni animati dove i personaggi celano il loro vero “io” per interpretare uno alter-ego. Questo, prova che il concetto di Maschere è ampio e complesso, non riveste solo un ruolo religioso ma anche sociale. Ciò che emerge è che nessuna cultura è “immune” da queste presenze, proprio come scritto da Pirandello: “Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.” Le maschere, quindi, sono un’eredità che muta ma non scompare mai realmente.

One, no one, and One Hundred Thousand

Il mondo di Enotria: The Last Song, ispira i suoi personaggi alle maschere teatrali, anch’esse ricche di significati intrinsechi, dallo stile e dalle movenze uniche. Principalmente sappiamo essercene tre: due ispirate ad Arlecchino e Pulcinella mentre l’ultima senza nome; ricorda per il cappello la maschera degli Zanni. Sappiamo che Arlecchino ha un carattere stravagante, scapestrato e un po’ sfortunato. Inventa imbrogli e burle a danni dei suoi padroni avari. Non è uno stupido, forse un po’ ingenuo, a volte un po’ sciocco ma ricco di fantasia e immaginazione. Pulcinella, invece, è pigro e opportunista, sfortunato ma anche ironico, sagace, e chiacchierone. Siamo sinceramente curiosi di scoprire come abbiano plasmato le personalità di ogni Maschera partendo da quelle già esistenti.

Il Palcoscenico dei Commedianti

Commedianti, cantori, musici, pittori e artisti di ogni genere…si va in scena!

Inutile girarci intorno. Come avrete intuito, il Teatro non è solo un semplice sottotesto che dà volume all’opera di Jyamma Games, ma la vera linfa vitale che guida l’esperienza, il Palco su cui i Commedianti allestiscono i preparativi per lo Spettacolo.

Enotria: The Last Song

Il linguaggio che permea il mondo di Enotria è l’arte visiva e figurativa, un tessuto ricco di costanti richiami alla naturale bellezza dell’Italia, cenni storici, rimandi al folklore e all’arte italiana. Il suo immaginario si caratterizza esteticamente attraverso una rivisitazione in chiave fantasy del periodo storico post Rinascimentale, ben lontano dall’ambientazione di stampo gotico a cui ci hanno abituato i numerosi Souls-Like presenti sul mercato.

Enotria: The Last Song si configura come una fedele rappresentazione dell’Italia, dei suoi colori, delle sue città, della sua intramontabile storia e lo fa adottando il teatro come medium narrativo. Esso non è che il Palcoscenico in cui si muovono ed entrano in scena i Commedianti, personaggi tratti dalla Commedia dell’Arte dalle sembianze e dai costumi spiccatamente carnevaleschi e folkloristici.

Eccentrici, stilosi e sempre pronti a pavoneggiarsi, i Commedianti e gli Autori del Canovaccio non sono che lo specchio del mondo farlocco plasmato dal Canovaccio, incarnando alla perfezione le maschere che indossano. Questi loschi e pericolosi figuri sono gli attori di Enotria, le ingannevoli personalità che dettano legge nel regno. E, considerando la criptica lore che permea Enotria, è comprensibile aspettarsi che i Commedianti non terranno molto a freno la lingua. Saranno lì, pronti a mettervi i bastoni fra le ruote, a parlare, sbeffeggiarvi, ingannarvi, a esprimere la loro egocentrica personalità, oltre a svelare aneddoti su Enotria e il Canovaccio, nonché a illustrarvi il proprio ruolo in tutto ciò.

Dopotutto, questo è il loro Palcoscenico, e dovrete sottostare alle loro regole. Voi non siete altro che delle comparse, delle insulse e insignificanti pedine al loro cospetto!

Enotria: The Last Song
Enotria: The Last Song

Il Gameplay e le abilità in Enotria: Cosa aspettarsi 

Espanderemo le nostre opzioni di stile di gioco grazie ad un articolato Skill tree di talenti, il Sentiero degli Innovatori. Qui, potremo inserire i talenti nelle Maschere per creare build personalizzate. Potremo sperimentare un sistema unico che rende più semplice ed intuitiva la creazione e la modifica dello stile di gioco per ogni situazione.

Enotria: The Last Song - Sentiero degli Innovatori

Inoltre, potremo indossare le maschere dei nemici caduti ed assumere i loro ruoli. Accendendo, così, a nuovi modi di giocare; ognuno con i propri punti di forza e di debolezza. Sono scambiabili fino a tre equipaggiamenti personalizzabili in qualsiasi momento. Ogni equipaggiamento ti consente di provare un nuovo stile di gioco, senza l’onere di un respec. Enotria è una bellissima terra illuminata dal sole ma nasconde oscuri segreti e pericoli dietro le sue facciate luminose. Spetta a noi svelare i misteri di questo meraviglioso mondo!

Se vorremo sopravvivere, la scelta sia della maschera che degli equipaggiamenti dovrà essere strategica. Se si mette male possiamo incanalare il potere di Ardore per “Alterare la realtà” in modo dinamico. Ci consentirà di scambiare strategicamente gli stati ambientali per risolvere enigmi, rivelare segreti, attraversare un mondo in decomposizione e ottenere un vantaggio strategico nelle battaglie. Un ulteriore vantaggio nelle battaglie è garantito con il “Risveglio del Potenziale”, con il quale il giocatore può rompere la postura del nemico per consentire un devastante attacco di risposta. Questo garantisce il potente buff Awakened. Concatenando le uccisioni e scambiando tra le maschere per alterare i doni è possibile ricevere per adattarsi al meglio all’avversario.

Vediamo schematicamente le caratteristiche chiave:

  • Impugna Ardore per alterare il mondo intorno a te
  • Rimani sull’offensiva con passi rapidi e parate concatenabili
  • Colpisci i nemici per caricare potenti Linee magiche
  • Scambia strategicamente fino a tre equipaggiamenti in qualsiasi momento
  • Rompi la postura di un nemico per un attacco devastante, garantendo un potente potenziamento del Risveglio
  • Rivela i segreti di Enotria per ottenere ispirazione e sbloccare nuovi vantaggi nel Sentiero degli innovatori

Il Ricco Patrimonio Artistico e Culturale dell’Italia

Una cosa è certa. Ad Enotria si respira arte, nella sua forma più autentica e celebrativa. Il mondo intorno a noi è pennellato ad arte, come l’impronta che lascia un pittore su una tela. Un linguaggio artistico bello, seducente ma sofferente, che non segue i dettami classici, pur essendo influenzato dalla corrente artistica Rinascimentale.

Enotria possiede un’anima tutta sua, affascinante e straziata, che si distacca dal filone dark fantasy e accoglie un approccio non convenzionale, caratterizzato un’atmosfera limpida, quasi satura di cromatismi, e da una direzione artistica unica nel suo genere che esula dall’immaginario canonico dei videogiochi Souls-Like. Eppure, è proprio la sua viva eterogeneità a disegnare il mondo di gioco, la natura, l’architettura e ogni angolo della sua intrinseca e vibrante bellezza.

La direzione artistica è un inno alla vita, una rappresentazione vivida e sensibile del patrimonio artistico, culturale e storico italiano, con importanti richiami all’arte rinascimentale e post-rinascimentale, inclusi dei chiari riferimenti architettonici alla corrente artistica Protorinascimentale, di cui Giotto è precursore. 

Enotria sfoggia soluzioni architettoniche raffinate e di pregio e ambientazioni dall’eccellente colpo d’occhio, per non parlare delle opere d’arte custodite in ogni suo singolo anfratto, tra cui spiccano degli splendidi affreschi in stile Giotto. Dai vicoli di un antico borgo medievale che si erge sullo specchio d’acqua del mare, alla perturbante inquietudine di una foresta oscura, alla magnifica architettura monumentale che adorna gli spazi esterni e interni degli edifici, Enotria è un vero e proprio tributo all’arte, che fa dell’eterogeneità il suo minimo comune denominatore.

Enotria: The Last Song

Tuttavia, l’aria che si respira a Enotria non è pura. Essa è vittima di un sortilegio, di una piaga, di un morbo che distorce la sua natura, che soffoca la sua bellezza, la avvelena da dentro, plasmando un mondo contorto e malato. 

Vi ricordate quando prima parlavamo di dualità dimensionale? Enotria sembra divisa in due dimensioni, permeata dai contrasti e da due mondi perfettamente in antitesi, la sua parte libera e sana e la sua controparte malvagia, falsa e ingannevole che plagia la realtà con l’illusionismo. Un mondo che deve lottare contro se stesso per trovare un antidoto a questo veleno e ripristinare la tanto decantata bellezza di un tempo.

Enotria: The Last Song
Enotria: The Last Song

La musica di Enotria

Il cervello umano è molto sensibile agli stimoli esterni e un errore nella scelta dei suoni e della musica potrebbe davvero rovinare l’atmosfera. La musica consente di veicolare un messaggio in modo più o meno criptico, creare mondi immersivi e di trasportare il giocatore al loro interno. Oramai, la scienza dietro tutto ciò la conosciamo come Ludomusicologia. Non si occupa solo della musica nei giochi e dei giochi musicali come argomento, ma è anche interessata ai modi in cui i giochi e la loro musica sono diventati essi stessi oggetto di coinvolgimento ludico, come nella cornice fan-culturale. Inoltre, e più in generale, la musica dei videogiochi mette alla prova il modo in cui si pensa alla musica e, di conseguenza, il modo in cui la si studia. 

Per Enotria: The Last Song, un videogioco dall’anima verde-bianco-rosso, Jyamma Games si è affidata alle mani esperte del Sound designer e compositore, Aram Shahbazians. Già noto per il suo contributo musicale in altri progetti come; CyberPunk 2077, Song of Horror, Solitude e moltissimi altri.

Il Bardo

Enotria, rappresenta i colori, i profumi e tutta la bellezza e varietà di un popolo. Veniamo accolti in questo mondo maledetto e svuotato con una Tarantella dal ritmo incalzante e leggiadro. Ci incanta con uno scintillio musicale che ci ricorda anche il suo animo fantasy. Un ritmo che anche un pubblico estero sicuramente conosce, infatti, l’intento è sempre quello di far “rivisitare” l’Italia a chiunque si approcci al titolo. Una scelta musicale che per quanto possa sembrare “classica”, non cade nel banale; ma anzi si impone come tratto distintivo ed è lì come a dettare la dinamicità degli scontri. Vedere duelli tra le maschere ed i nemici in combinazione con questa scelta musicale; rende la sequenza estremamente piacevole trasformandoli quasi in una danza mortale.

Inoltre la musica, in Enotria, non è solo di contorno. Il nostro personaggio, una maschera senza nome, è stato creato proprio dal canto di un Bardo. Come il buon Jaskier, ci accompagnerà nel lungo viaggio attraverso Enotria tra miti e leggende, cantando delle nostre gesta. Saremo noi, la maschera senza nome, l’ultima canzone; l’ultimo verso di una poesia non compiuta, di un mondo che attende di essere liberato da una stasi perenne.

Le Mille Voci di Enotria

Altrettanto degni di una menzione d’onore sono il doppiaggio e la localizzazione di Enotria: The Last Song, componenti fondamentali su cui il team di Jyamma Games sta riservando un trattamento speciale.

Confermando quanto riportato sulla pagina ufficiale del gioco su Steam, Enotria: The Last Song sarà disponibile in ben 13 lingue ufficiali per quanto riguarda interfaccia e sottotitoli, tra le quali figurano:

  • Italiano
  • Inglese
  • Giapponese
  • Francese
  • Tedesco
  • Spagnolo (Spagna)
  • Cinese semplificato
  • Cinese tradizionale
  • Coreano
  • Polacco
  • Portoghese (Brasile)
  • Russo
  • Spagnolo (America Latina)

Con la partecipazione degli sviluppatori al Tokyo Game Show 2022, abbiamo inoltre avuto conferma che Enotria sarà doppiato in italiano, inglese e giapponese, fattore che ha contribuito sensibilmente a far avvicinare il gioco a un pubblico più internazionale, il che si allinea perfettamente con una delle principali mission che si è autoimposto il team di sviluppo con Enotria: The Last Song, ovvero far conoscere i colori, le sfumature e l’anima festosa ed estiva dell’Italia a un pubblico internazionale.

Riguardo il doppiaggio, non sappiamo ancora ovviamente chi saranno la maggior parte dei profili scelti da Jyamma Games, anche se il team ci ha già rivelato un’interessante chicca a riguardo. Durante il Taipei Game Show, gli sviluppatori hanno mostrato una versione ridoppiata del trailer, interamente doppiata in giapponese dalla straordinaria voce di Tomokazu Sugita, che scopriamo essere anche il doppiatore di Pulcinella nel gioco. Doppiatore di fama mondiale, Sugita è la voce di numerosi personaggi tanto amati nel panorama degli anime, tra cui, per fare qualche nome, Gintoki Sakata in Gintama, Joseph Joestar in Jojo’s Bizarre Adventure e Escanor in The Seven Deadly Sins.

Tomokazu Sugita

Per quanto riguarda il doppiaggio italiano del titolo, Jyamma Games ha mantenuto ancora un certo riserbo, non lasciando trapelare alcuna informazione riguardo ai possibili doppiatori e doppiatrici che prenderanno parte al cast di Enotria: The Last Song. Tuttavia, un primo, intrigante indizio potrebbe essere emerso dal teaser ufficiale del 2021, in cui figura niente meno che il rinomato attore e doppiatore Luca Ward come unica voce narrante del teaser. Naturalmente, è ancora prematuro fare supposizioni su come sarà composto il cast italiano di Enotria: The Last Song, ma come sappiamo, le soluzioni sono tante e Jyamma Games potrebbe davvero sbizzarrirsi in tal senso.

Un ultimo dettaglio interessante, come suggerito da un tweet da lei rivelato, è la recente aggiunta della cantautrice tedesca Alina Lesnik come cantante e vocalist, che lavorerà a stretto contatto con Aram Shahbazians e Jyamma Games per la realizzazione della OST.

Sarai tu il mio ultimo verso

Lasciate che vi diciamo che questo sarà il nostro ultimo verso. Ma non temete, torneremo presto per raccontarvi altre entusiasmanti novità sulle gesta dei Jyamma Games. Diciamo solo che eravamo in estatica contemplazione della bellezza del mondo visivo di Enotria: The last song. Per non parlare del vivace appeal musicale incanalato nella scelta della Tarantella. Giocoso, solare e con la freschezza delle terre del Sud Italia. La cura meticolosa nel raccontare il Folklore di un popolo in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, ci trova totalmente innamorati e desiderosi di nuovi dettagli sulla narrazione e sulla Maledizione che affligge Enotria. Tra innovazione videoludica e tradizione. Siamo pronti ad intraprendere questo fantastico viaggio insieme all’intera community che si è raccolta attorno a questo titolo. Pronti per essere l’ultimo verso di una poesia incompiuta, il finale di una canzone spezzata.

Enotria giveaway

Inoltre, se siete fan dei Souls Like…ed ora del “Summer Soul” tutto italiano, sappiate che è possibile contribuire alla campagna Giveaway lanciata da Jyamma Games! Un’entusiasmante campagna basata su traguardi importanti per celebrare questo attesissimo lancio nel 2024. I partecipanti hanno la possibilità di vincere più PS5 con Custom Cover, controller personalizzato PS5, controller personalizzato Xbox e una Xbox Series X/S, mentre sbloccano nuovi round di premi partecipando attivamente. Potete trovare tutte le informazione qui.

Cresciuto con MediEvil e DOOM e affascinato dal mondo videoludico dal 1998. Questa passione nasce dalla voglia di scoprire e ricercare il videogioco a 360 gradi, con particolare attenzione al panorama Indie.
Sara|28 anni| Educatrice e Perito informatico e di telecomunicazioni| Amo la letteratura, la poesia e la musica| Scrivo, canto e suono| Appassionata del mondo videoludico sin da bambina|