Non una semplice expo online: un mondo digitale che respira, interagisce e unisce migliaia di giocatori.
La quarta edizione dell’ENDIX Indie Showcase si è conclusa dopo due giorni di attività, il 29 e 30 novembre, confermandosi come la più estesa realizzata finora. L’evento ha coinvolto migliaia di utenti tra giocatori, sviluppatori, creator e stampa, all’interno di un hub digitale strutturato con esplorazione libera, chat vocale e testuale, fast-travel e aree tematiche dedicate.
Il centro espositivo virtuale ha ospitato numerosi booth interattivi, mini-game competitivi, viewing room come il Theatrum Obscurum e attività collaterali come le Virtual Photography Run e il labirinto Endix Maze. Tutte le funzioni erano accessibili tramite avatar, con possibilità di muoversi, interagire con altri utenti, visitare stand, partecipare agli eventi programmati e utilizzare le diverse feature integrate nella piattaforma.

Un ecosistema digitale che sembra reale
ENDIX parte da un concept semplice ma efficace: prendere una fiera fisica e replicarla online senza ridurla a un semplice streaming, in cui tutto è giocabile.
L’utente crea il proprio avatar, accede all’Expo Centre e si muove all’interno di un ambiente strutturato come una grande lobby interattiva, con chat vocale e testuale integrate, funzioni di fast-travel, livelli esplorabili, aree tematiche e stand realizzati direttamente dagli sviluppatori.
L’aspetto sociale rimane uno dei punti chiave dell’edizione: è facile incrociare altri partecipanti nei corridoi, seguirne spontaneamente il movimento verso i booth più attivi o ritrovarsi in conversazioni improvvisate davanti agli schermi che trasmettono trailer in loop.
Una dinamica che contribuisce a dare identità e vivacità a un evento interamente digitale — un elemento che ENDIX continua a valorizzare con particolare efficacia.

Gli highlight dell’evento
Theatrum Obscurum: l’opera gotica dei trailer
Una sala teatrale oscura, barocca, inquieta, in cui i giocatori sono potuti entrare e assistere collettivamente a una selezione di trailer horror, thriller e dark fantasy. Un’esperienza curata, scenografica, che ha trasformato una semplice visione di video in un piccolo rito condiviso.
Endix Maze, Climb Trial e Stomp – i mini-game che hanno dominato il weekend
I tre mini-giochi principali hanno catalizzato l’attenzione dei visitatori.
- Il Maze è stato il più gettonato: un labirinto enorme, aggiornato rispetto alla scorsa edizione, dove si poteva collaborare o competere con gli altri nel tentativo di trovare l’uscita.
- Il Climb Trial ha premiato la skill pura, con una speed-run verticale che ha assegnato carte Steam da €100 ai punteggi più alti.
- Lo Stomp, invece, ha fatto da jolly arcade per partite rapide e sfide tra amici.
Le Photography Run: la fiera vista attraverso gli occhi dei giocatori
Questa edizione ha confermato il successo dei tour fotografici: un’ora di camminata virtuale alla ricerca dello scatto perfetto dentro il centro espositivo.
Un modo intelligente di incentivare l’esplorazione e, allo stesso tempo, arricchire la community di contenuti visivi.
I tour guidati con i developer
Un appuntamento fisso e amatissimo dai creator: due walkthrough guidati con il team ENDIX per scoprire retroscena, logiche di design e curiosità sul dietro le quinte della piattaforma.
Un formato che funziona perché unisce divulgazione e contesto, utile sia a chi racconta l’evento sia agli sviluppatori stessi.

Premiazioni, interazioni e giveaway
Il weekend ha visto anche la distribuzione di oltre 1000 game key, riscattabili attraverso il Key Issue Terminal posizionato all’interno della mappa. Ogni giocatore, premendo un semplice “E”, otteneva una chiave casuale tra quelle messe a disposizione dagli studi partecipanti.
Un meccanismo semplice, immediato e molto apprezzato.
Tra le attività più social, impossibile non citare Hide & Seek, una caccia al giocatore estremamente leggera e perfetta per rompere il ghiaccio con altri visitatori sparsi per la mappa.
Un evento globale
Una delle cose più intelligenti dell’ENDIX Showcase è la gestione dei fusi orari: il sabato ha seguito un percorso Asia → Europa → Stati Uniti, mentre la domenica è ruotata sul prime-time americano.
Risultato: chiunque, da qualunque parte del mondo, ha potuto trovare uno slot comodo per partecipare.
Un approccio che mette al centro la community globale e che conferma l’ambizione dell’evento: essere una fiera per tutti, indipendentemente da dove vivi.

Il ruolo dei creator: attività, strumenti e interazione con la community
L’ENDIX Indie Showcase 4.0 ha coinvolto attivamente anche la scena creator, integrando funzionalità specifiche pensate per favorire streaming, collaborazione in tempo reale e promozione dei titoli presenti nell’evento. Il formato multiplayer e l’architettura del centro espositivo sono stati progettati per essere fruibili anche in live, con strumenti utili per condurre sessioni condivise con spettatori, moderatori e altri streamer.
La piattaforma ha reso disponibili chat vocale e testuale interne, opzioni di mute globale, gestione dei nomi e filtraggio dei giocatori presenti nell’area, così da permettere a ogni creator di costruire un ambiente controllato e funzionale ai propri contenuti. Tramite il fast-travel era possibile raggiungere rapidamente i punti d’interesse consigliati per le dirette, come il THQ Nordic Island, i booth principali del primo piano e il terminale per i giveaway, tutti facilmente individuabili e integrati nelle attività della community.
I creator potevano inoltre partecipare ai mini-game competitivi — come Endix Maze e Climb Trial — trasformandoli in segmenti di intrattenimento per il pubblico, con la possibilità di ottenere Steam Gift Card o premiare gli spettatori attraverso le chiavi ottenute dal Loot Terminal. Le aree tematiche come il Theatrum Obscurum, pensate per viewing collettivi, hanno ampliato le opportunità di mettere in scena contenuti condivisi e commentati in tempo reale.
L’evento è stato accessibile gratuitamente per tutta la durata del weekend, con early access dedicato ai creator già dal giorno precedente all’apertura ufficiale, così da permettere test tecnici e organizzazione preliminare delle dirette. L’obiettivo degli organizzatori — incentivare le wishlist dei titoli esposti — è stato sostenuto da strumenti integrati come QR code, chatbot e link rapidi alle pagine Steam, utilizzabili durante la live per facilitare l’interazione della community con gli studi presenti.
Nel complesso, questa edizione ha offerto ai creator un ambiente strutturato, interattivo e facilmente trasmissibile, trasformando il formato digitale in un’esperienza collaborativa pensata per essere esplorata insieme alla propria audience.

I giochi dell’ENDIX Indie Showcase 4.0 – La nostra selezione
Durante la due giorni virtuale abbiamo visitato la maggior parte degli stand e raccolto una lista dei titoli che ci hanno colpito di più — alcuni già noti ai lettori di Indie Games Devel:
• Ayasa: Shadows of Silence – Aya Games / Aya Games
Platform-adventure indie di forte impatto visivo e narrativo. Un’esperienza in 2.5D che unisce piattaforme, enigmi ambientali e horror psicologico, con una forte componente di atmosfera e storytelling silenzioso.
• Don’t Watch – Serafini Productions / Serafini Productions + Shochiku
Horror psicologico in prima persona. Un’esperienza cupa, claustrofobica e disturbante. Nel gioco interpreti Shinji, un hikikomori chiuso nel suo minuscolo appartamento di Tokyo, oppresso da solitudine, ansia e una realtà che lo opprime.
• Unfollow – Serafini Productions / Serafini Productions + Shochiku
Horror psicologico in prima persona in cui assistiamo alla discesa nell’incubo di Anne, una giovane vittima di bullismo, intrappolata in una realtà distorta dove la pressione sociale e i traumi personali assumono forma.
• REANIMAL – Tarsier Studios / THQ Nordic
Un’avventura horror-survival firmata dagli autori di Little Nightmares, che unisce platform, enigmi ambientali e atmosfere da incubo. Nel gioco impersoni due fratelli (o una sorella e un fratello) che tornano su un’isola inquietante per salvare amici dispersi — e ciò che li attende è un mondo deformato, popolato da creature mostruose ispirate a bestie “mutate”, dove angoscia e tensione convivono a ogni angolo.
Conclusioni
Questa quarta edizione dell’ENDIX Indie Showcase ha alzato ulteriormente l’asticella: più grande, più piena, più varia e soprattutto più “viva”.
È una fiera digitale che non prova a imitare il mondo fisico: ne costruisce uno suo, sorprendentemente credibile, sorprendentemente sociale.
E se questa è la direzione, la prossima edizione potrebbe diventare un punto di riferimento imprescindibile per chiunque lavori — o ami — il mondo indie.

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