In Edge of Sanity la parola “sopravvivenza” è tutto. In un contesto orrorifico e gelido di altri tempi, avremo a che fare con forze oscure che vorranno impadronirsi della nostra mente

Edge of Sanity esce oggi, 13 settembre 2024, per PC, PS4/PS5, Xbox One, Series S/X e Nintendo Switch, ed è un interessante gioco d’azione e avventura in 2D, disegnato a mano. Possiamo definirlo un survival horror dalle atmosfere mitologiche, che, è garantito, vi regalerà ore di intrattenente suspense.

Sviluppato dal team polacco Vixa Games, con a capo Karol Sollich, responsabile anche della realizzazione grafica del progetto, e pubblicato dalla ormai nota Daedalic Entertainment, publisher di giochi come Life of Delta, Into the Emberlands e Shift 87, è l’ennesimo prodotto di qualità che, sebbene creato da poche persone, possiede tutti gli elementi al posto giusto, in linea con un progetto tanto ambizioso quanto realistico.

Ma entriamo più in profondità di questo avventuroso incubo, in cui sopravvivere sarà una vera sfida.

Si salvi chi può

Quanto può essere dura e pericolosa una spedizione in un posto come l’Alaska negli anni Sessanta, Settanta? E cosa succederebbe se, oltre alle difficoltà relative al territorio e alla scarsa conoscenza di quest’ultimo, si aggiungessero strani fenomeni non riconducibili alla normalità? Fenomeni inquietanti e spaventosi, che celano misteri antichi?

Edge of Sanity

Il nostro protagonista si chiama Carter, ed è un uomo di mezza età il cui compito si rivelerà presto più arduo del previsto. Nell’area di esplorazione, ma soprattutto di sperimentazione, succede qualcosa di imprevedibile. Qualcosa di maligno si è risvegliato, costringendo gli scienziati ad evacuare.

La Prism Organization, infatti, resta ora una struttura priva di esseri umani, salvo sporadici sopravvissuti, pericolosa e abitata da strani mostri e ancora più bizzarre mutazioni.

Cosa si cela dietro questi eventi nefasti? È, come spesso accade, colpa dell’uomo, che si è spinto troppo in là con la scienza, o è un puro segno del destino, e gli umani sono mere vittime delle circostanze?

Carter, uomo abituato e organizzato, si farà carico di salvare i sopravvissuti dispersi e di venire a capo di questi misteri. Ma sarà in grado di farlo? Quanto reggerà la sua stabilità mentale, ancor prima di quella fisica?

L’uomo non è solo. All’inizio della storia, infatti, incontreremo presto un collega, Frank, il quale ci farà un po’ da punto di riferimento e lo troveremo, fisso, davanti al falò del campo allestito dai due.

Edge of Sanity campo

In questo campo ci sono molte cose da fare, ma prima di tutto, bisogna salvare i sopravvissuti.

Grazie all’ausilio di una mappa, consultabile solo quando si è nel campo, Carter potrà scegliere delle destinazioni in cui svolgere diversi tipi di missione, dal salvataggio dei dispersi, alla raccolta di risorse, utili sia alla sopravvivenza che alla riparazione di strumenti fondamentali come la stazione dell’acqua e del cibo.

Per questo, i sopravvissuti salvati saranno di fondamentale importanza, in quanto si potranno assegnare loro diversi compiti, come la riparazione o la raccolta di risorse.

In questa necessaria collaborazione può sembrare tutto più semplice, ma i pericoli e le scarse possibilità di resistere alle avversità del luogo, renderanno quest’avventura meno banale di quanto possa sembrare. 

Sopravvivenza ai limiti

In Edge of Sanity si dovrà sostanzialmente andare in missione, esplorare e raccogliere risorse per permettere a Carter e alle persone che salverà di volta in volta, di sopravvivere in un luogo così ostile, avendo a disposizione sempre pochi, o quasi zero strumenti per contrastare le minacce che si nascondono nei luoghi delle missioni.

Il gameplay di per sé non è particolarmente complesso. Le azioni che Carter può fare sono piuttosto basilari – raccogliere oggetti, colpire i nemici, lanciare oggetti -, ma proprio per questo devono essere misurate e precise.

Avremo a che fare con dei mostri veri e propri, ma anche con quelli che sembrano essere degli umani trasformati, che hanno dei livelli di resistenza diversi. In alcuni casi, infatti, è sufficiente – si far dire – prenderli in pieno con una sassata, mentre altri necessitano di essere colpiti più volte per essere sconfitti.

Tuttavia, gli strumenti di attacco come i sassi o le asce – ma anche le tagliole -, sono sempre molto pochi. I sassi li perdiamo una volta lanciati, e se si sbaglia bersaglio non ne avremo molti a disposizione. Inizialmente non sono mai più di due o tre.

Le asce, invece, hanno un livello di deteriorabilità. C’è un conteggio di colpi, oltre i quali, l’ascia si distrugge.

Restare privi di un arma può essere seriamente fatale, ed ecco che dovremo muoverci in modalità stealth. Carter, infatti, mentre cammina, produce dei suoni, che sono evidenziati da delle onde sonore visibili. C’è, tuttavia, la possibilità di farlo muovere lentamente e acquattato, il che non produce suoni e ci permette di procedere anche in presenza di nemici.

Alcuni mostri, invece, sono sensibili alla luce, e per questo avremo a disposizione dei bengala, che ci forniranno un’intensa ma di breve durata fonte di luce. Di base, avremo comunque una lampada che avrà bisogno di carburante molto spesso, ma che risulta efficace per scacciare questi mostri o comunque vederci meglio nelle zone completamente al buio.

Il sistema di crafting è abbastanza semplice, ma ha una sua complessità. Chiaramente, potremo disporre di alcune risorse così come sono, ma per lo più sarà necessario combinarle tra loro per ottenere ciò che ci serve.

All’interno del campo ci sono un banco da lavoro e un deposito. Nel primo caso è fondamentale, in quanto, escluse cose come i kit medici, potremo creare risorse solo lì, e non mentre siamo in missione.

Edge of Sanity crafting

L’abisso ti reclama

L’aspetto più affascinante di Edge of Sanity è il suo riferimento alla mitologia di Cthulhu, con chiari riferimenti alla figura malevola e potente ideata da Howard Phillips Lovecraft.

Per chi non lo sapesse – ma dubito che sia così – Cthulhu è questa creatura immaginaria, una sorta di essere semi-divino di enormi dimensioni e poteri, che riposa nella città sommersa di R’lyeh, in uno stato di sonno simile alla morte, in attesa di un allineamento astrale che lo risvegli. Viene descritto come una divinità blasfema, venerata da culti primitivi e folli, legata all’insorgere di incubi e sacrifici umani.

La presenza di nativi – Fierceclaw – all’interno della storia e di altri elementi, come la Pietra di Thurul, o l’Offerta alla Bestia, tipica della tradizione dei nativi, sono solo un indizio di ciò che, invece, verrà approfondito man mano che Carter si immergerà in questi luoghi oscuri.

Luoghi che spesso sono al confine con la realtà.

Carter, infatti, subirà dello stress che, una volta accumulato si rischia di incorrere nell’imprevedibile karma, che potrà avere degli effetti negativi o positivi.

Ad ogni modo, i Fireclaw sono dei potenziali alleati, e man mano che incappiamo nei loro totem, potremo usarli per abbassare il livello di stress.

Carter collezionerà anche dei veri e propri traumi, ovvero, delle cicatrici permanenti della mente che si formeranno a seguito di un accumulo di follia, come la Vista Fantasma o la Photomania, influenzando le azioni dei personaggi e la percezione della realtà, aprendo nuove opzioni di dialogo e permettendo di creare nuovi oggetti.

Edge of Sanity abisso

In tutto ciò, nei suoi viaggi onirici, Carter avrà a che fare direttamente con un’entità dalle evidenti sembianze di Cthulhu, che gli farà un vero e proprio terrorismo psicologico.

Insomma, si muore facilmente, si vive nel trauma, e in tutto ciò dovremo preoccuparci di tenere alto il morale dei nostri collaboratori, che, una volta morti, potremo scegliere di dare loro una degna sepoltura o “riciclarli” come cibo.

Se tutti i sopravvissuti del nostro campo dovessero morire, il gioco termina e ci farà caricare un salvataggio precedente l’infausto evento. Quindi, ecco, non possiamo trascurare neanche loro. Non possiamo trascurare niente.

D’altronde, le premesse non erano le migliori sin dall’inizio (lol).

Il 2D che ci piace

La scelta del disegno a mano la trovo sempre vincente, principalmente per un motivo: conferisce originalità all’opera.

Ogni disegnatore ha il suo stile e in Edge of Sanity questo è piuttosto evidente. Sebbene questo tratto dai bordi spessi e marcati ricordi altre opere, come Tails of Iron, ad esempio, le varie caratterizzazioni sono estremamente peculiari.

Sussistono sintesi e realismo, con un ottimo lavoro di luci e una colorazione semplice ma che risulta ugualmente ricca e soprattutto armonica. Le scene – tavole -, infatti, hanno sempre un ottimo bilanciamento di elementi, luci e colori, che rendono Edge of Sanity un lavoro apparentemente semplice ma che di fatto è di altissimo livello tecnico.

D’altronde, lo scopo di Vixa Games è proprio quello di creare prodotti eccentrici, dallo stile artistico ed unico, con un mix insolito di temi e generi.

Come direbbero loro:

 “La vita è troppo breve per giocare a giochi noiosi“.

Edge of Sanity grafica

Conclusioni

Ho apprezzato molto Edge of Sanity, sia per la tipologia di gioco che non necessita di particolari abilità, per chi, come me, non è un gamer esperto, ma che comunque richiede attenzione, precisione e strategia, sia per la storia, particolare e avvincente, e allo stesso tempo davvero cupa e angosciante.

Quello che ho amato di più, però, è lo stile grafico. I disegni di Edge of Sanity sono realizzati in maniera davvero impeccabile. Sono originali, non eccessivamente elaborati, il che conferisce al gioco un impatto visivo riconoscibile e accattivante.

Anche a livello sonoro è stato fatto un ottimo lavoro. Il suono dei passi, banalmente, è ben calibrato e realistico. Ho notato questo dettaglio perché ci sono giochi – senza fare nomi – con pretese molto più elevate, in cui il comparto sonoro lascia un po’ a desiderare, dove persino il suono della bussata ad una porta risulta tutt’altro ed è fortemente irrealistico.

Quello che posso dire, a livello di pecche, che pecca poi non è, siamo chiari, è la frustrazione che può incorrere nella difficoltà stessa del gioco. Le scarse risorse spesso rendono quasi impossibile portare a termine una missione, ed è davvero difficile, anche per questo, tenere alto il morale delle persone presenti nel campo.

Frustrante ma realistico.

Consiglio vivamente Edge of Sanity a chiunque ami i videogiochi, ma in particolare a chi sa apprezzare un alto livello di originalità stilistica e a chi non teme di subire un po’ di ansia e suspense.

Indie Games Devel ha ricevuto una chiave del gioco via Steam per questa recensione in anteprima.

Edge of Sanity

Edge of Sanity

“Edge of Sanity è un titolo che spicca per il suo stile artistico unico e la trama avvincente, capace di tenere il giocatore in costante tensione. Il disegno a mano, combinato con l’atmosfera angosciante e i riferimenti alla mitologia di Cthulhu, conferisce al gioco un’impronta originale e accattivante. Pur non essendo complesso dal punto di vista del gameplay, richiede attenzione e strategia, creando un’esperienza che può risultare frustrante ma estremamente realistica. Consigliato a chi ama i giochi survival horror e apprezza la cura nei dettagli stilistici e narrativi.”

PRO

  • Stile artistico unico
  • Atmosfera coinvolgente
  • Qualità tecnica elevata
  • Componenti sonore ben realizzate
  • Sfida strategica
  • Originalità della storia

CON

  • Frustrazione per la scarsità di risorse
  • Difficoltà nel mantenere alto il morale
SCORE: 8

8/10

Sono un'artista italiana che ha iniziato un po' tardi ad appassionarsi al mondo dei giochi ma che se ne è innamorata subito. Non sono una gran giocatrice e scelgo titoli che si adattino alle mie preferenze personali, ma posso apprezzare soprattutto i contenuti grafici e le soluzioni artistiche. Inoltre, sto imparando a conoscere anche tutte le affascinanti funzionalità del game development.