Vi siete mai chiesti cosa succede all’interno del vostro PC? BOTI: Byteland Overclocked vi condurrà in un viaggio tra le sue componenti.

BOTI: Byteland Overclocked inizia a vedere la luce dal 2021. Il progetto è nato da una game jam entry, dove ha guadagnato il primo posto e lo special art award alla Epic MegaJam 2021.

Da questo prototipo iniziale, Untold Tales e Purple Ray Studio danno vita ad un 3D platformer coloratissimo e dallo stile unico.  In BOTI: Byteland Overclocked controlliamo un piccolo robot che dovrà attraversare le componenti del suo computer e scongiurarne l’imminente crisi. 

Boti: Byteland Overclocked | Release Date Trailer

È il Mio Primo Giorno

Boti è l’ultimo arrivato nel computer e, prima di tutto dovrà affrontare un tirocinio. In termini di gameplay ci troviamo di fronte al tutorial del gioco. Superata questo percorso il nostro eroe si trova in quella che è l’HUB centrale del gioco. Da questa possiamo sia visitare la nostra casa e accedere alle varie aree del gioco. Approfondirò meglio questi aspetti nei capitoli successivi, ora continuiamo con l’incipit della trama. Nella HUB incontriamo Kernel, la massima autorità di tutto il computer, e ci darà la nostra prima missione. 

Il sistema fa fatica con i suoi compiti e per risolvere il problema dobbiamo mandare in overclock la CPU. 

Ovviamente le cose non vanno per il verso giusto. Portata a termine la missione tutto il sistema va in crisi e il firewall smette di funzionare. Tutto il sistema viene invaso da malware, glitch e worms. Come se non bastasse Kernel è misteriosamente scomparso. Spetterà al nostro eroe, affiancato dai due assistenti One e Zero, risolvere la situazione.

Le Abilità di Boti: Meccaniche di Gioco

Già dalla prima fase tutorial ci vengono introdotte la maggior parte delle meccaniche che ci accompagneranno per tutto il gioco. Interruttori ON/OFF, pulsanti, le classiche piattaforme mobili e rimbalzanti. Addirittura alcuni nemici che, temporaneamente sconfitti, ci aiuteranno a raggiungere altezze più elevate.

Il nostro inconsapevole eroe possiede già parecchie abilità che gli permettono di avere una buona mobilità già dall’inizio. Boti possiede già un doppio salto, una planata, uno schianto in volo, uno scatto in avanti e può persino attaccare in corpo a corpo. Queste ultime tre non possono essere spammate e hanno un leggero animation commitment. Inoltre ha uno scanner con il quale può analizzare l’ambiente circostante, utile per individuare i segreti. Le meccaniche sono importanti già dall’HUB centrale. Il gioco è pieno di collezionabili e segreti, e anche l’HUB ne è piena.

Con il proseguire dell’avventura il nostro eroe acquisirà un’altra abilità: un rampino magnetico. Questa verrà poi declinata nei successivi livelli per dare diversi utilizzi alla stessa meccanica.

Fondamentali sono degli item che una volta raccolti danno a Boti un boost al salto e alla velocità. 

In sostanza ciò che da varietà è la costruzione dei livelli con i collezionabili e gli elementi ambientali.

Level Design e Collezionabili.

BOTI: Byteland Overclocked oltre al prologo comprende 8 livelli giocabili. 

Il gioco plasma il mondo e i livelli in base alle abilità del suo protagonista. La grande mobilità di Boti viene integrata in livelli dall’aspetto lineare che però contengono collezionabili e strade alternative.

Esistono diversi collezionabili: monete BotCoin, Casse Speciali, Registrazioni di Kernel e dei trofei musicali. I primi tre sono semplicemente ben nascosti nei livelli mentre i trofei musicali devono essere vinti. Ogni livello ha uno scivolo musicale nel quale dovremmo allo stesso tempo evitare ostacoli e prendere tutte le caselle di diversi colori. Se riusciamo a prenderle tutte riceveremo appunto un trofeo. Raccogliendoli tutti otterremo una skin speciale. Buona è l’idea di poter ripetere la sezione quante volte si vuole senza ricominciare il livello da capo per ottenere il 100% dal percorso.

Usare lo scanner e la telecamera sono fondamentali se si ambisce al completismo. Non mancano vie nascoste, pareti rompibili e piccoli puzzle come quello dei gatti robot. Menzione d’onore sono i pannelli che, una volta trovati, ci consentono di collezionare nuove skin per Boti. I collezionabili sono ben nascosti ma allo stesso tempo ci sono chiari indizi per trovarli. In questo il game design è intelligente e ben fatto.

Level Design, Ritmo e Percorsi Secondari

Come dicevo il ritmo dei livelli alterna varie situazioni che vanno dal platforming al combattimento, alla soluzione di piccoli enigmi anche facoltativi. Il rampino magnetico è declinato in diversi modi e le varie abilità vengono incastrate tra di loro per rendere i percorsi più articolati. Benché il percorso principale sia piuttosto semplice, arrivare ai collezionabili implica un maggior impegno. Morire nel tentativo di raggiungerli è facile. Fortunatamente il sistema di checkpoint è molto generoso e ripristina anche eventuali punti ferita persi.  

Soprattutto negli ultimi livelli, piattaforme a tempo o intermittenti, pericoli ambientali e monorotaie su cui scivolare, saranno all’ordine del giorno.

Ci sono anche sezioni con un hovercraft. Per quanto spezzano la monotonia sono ancora difficili e poco intuitivi da manovrare.

Le battaglie sono semplici e di contorno rispetto all’esplorazione, decisamente meno impegnative. Anche le boss fight (non dirò altro per non fare spoiler), sono o gimmick o puzzle – platform da risolvere. In entrambi i casi sono piacevoli da giocare e da vedere. 

Si arriva anche a mettere tutti questi elementi insieme nei momenti culmine del gioco.

Boti, Bit e Bytes

Questo argomento, anche se fa parte del sia del level e game design, merita un approfondimento a parte.

I Bit sono fondamentali per andare avanti nei livelli, nonché la moneta fondamentale del gioco. Durante la partita troveremo dei circuiti che dovremo attivare al costo di Bit per poter procedere oltre. I livelli sono pieni di questa valuta che può essere raccolta rompendo delle scatole o dei file Zip. La raccolta di Bit è una delle attività fondamentali di ogni livello, quindi dovremo accumulare il più possibile. Possedere il maggior numero di Bit ci darà una valutazione migliore una volta finito il livello e ci consentirà di fare degli acquisti. 

Infatti si può tornare all’HUB ogni volta che si vuole, qui si possono spendere i Bit accumulati. L’HUB è espandibile, si possono costruire sezioni puramente estetiche o altre per allenarsi nella sfida musicale o nella gara di hovercraft. Ampliare l’HUB da accesso a zone lontane e speciali, tutte da esplorare e con i loro collezionabili. 

L’HUB diventerà il nostro mondo da cui scegliere se esplorare i dintorni o partire per uno dei livelli del gioco. La casa di Boti ci consente diverse azioni da fare al costo di Bit. Migliorare le caratteristiche del protagonista: punti vita, capacità di attirare Bit e ampiezza dello scanner. Oltre a questo si possono investire Bit per sbloccare casualmente immagini o skin nuove per il protagonista.

Estetica e Cura per i Dettagli

BOTI: Byteland Overclocked è sviluppato in Unreal Engine 5. La parte grafica è quella meglio riuscita del titolo insieme all’aspetto stilistico. 

I Purple Ray Studio hanno saputo creare un mondo colorato e dallo stile semplice e mai banale. Siamo all’interno di un computer e i livelli rappresentano i vari componenti. I livelli sono ricchi di dettagli e la loro estetica richiama il mondo informatico con componenti antropomorfizzate. La loro caratterizzazione è molto curata e sebbene di contorno sono elementi estetici molto forti. Troveremo alberi o fauna digitalizzata o robotica, oppure operai impegnati a svolgere mansioni. L’interattività dei livelli e di queste creature è notevole. Possiamo colpire questi NPC per vedere le reazioni, leggere alcune stringhe di dialogo oppure rompere buona parte degli oggetti. Lo stesso comparto sonoro è piacevole e rende l’avventura scorrevole. Non mancano anche siparietti comici degli abitanti di questo mondo, o citazioni speciali. Per esempio uno dei coprotagonisti che ci aiuterà a risolvere questa crisi: il detective ColumBot.

Ultimi ma non per importanza sono i nostri due compagni Zero e Uno. Due piccoli bot dal carattere completamente opposto. Uno serio e calcolatore mentre l’altro impulsivo e quasi infantile. Oltre ad essere una piacevole compagnia con i loro battibecchi, ci aiutano anche avvisandoci quando siamo nei pressi di un nemico o a dei collezionabili.

My Two Cents

BOTI: Byteland Overclocked è un titolo interessante e sicuramente ben fatto. Il suo punto forte sono lo stile e il design dei personaggi e dei livelli. Il gioco, come dice Untold Tales, è un “light hearted 3D platformer” e così va preso. Il gioco mantiene ciò che promette, regalando al giocatore diverse ore di divertimento ed esplorazione.

Non mancano i difetti ovviamente. Piccole sbavature del motore fisico e qualche imprecisione nella gestione di certe abilità possono compromettere a volte le azioni più complicate. La trama è un pretesto per l’avventura e lo stesso gameplay per quanto solido, è basilare e mai troppo impegnativo. Gli stessi potenziamenti del personaggio, per quanto siano interessanti, non fanno la differenza vista la facilità di base. Detto questo, se andate alla ricerca di un platform 3D con un bel colpo d’occhio, non impegnativo ma ben realizzato, BOTI: Byteland Overclocked è quello che fa per voi. E sono sicuro che riuscirà anche a strapparvi una risata.

BOTI: Byteland Overclocked

“BOTI: Byteland Overclocked è un platform 3D spensierato e dovrebbe essere preso così com’è. Il gioco mantiene ciò che promette, regalando al giocatore diverse ore di divertimento ed esplorazione. Naturalmente i difetti non mancano. Piccoli problemi nel motore fisico e alcune imprecisioni nella gestione di determinate abilità possono talvolta compromettere le manovre più complicate. Il suo punto di forza è lo stile e il design dei personaggi e dei livelli. Se cercate un platform 3D dal look gradevole, non impegnativo ma ben realizzato, BOTI: Byteland Overclocked è quello che fa per voi”

PRO

  • Buon design dei personaggi
  • Stile minimal ma bellissimo
  • Solido design dei livelli platform
  • Buone colonne sonore
  • Divertente da giocare

CON

  • Gli input a volte imprecisi
  • Piccoli difetti nel motore fisico
  • Alcune imprecisioni nella gestione delle skill
  • Forse troppo corto
SCORE: 8

8/10

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.