Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva il giovane e talentuoso game designer Simon Larguier, Presidente dello studio parigino Sunny Peak, che ci ha raccontato la genesi della loro visione artistica, in cui la musica si erge a linfa vitale e voce solista della loro opera prima.

Symphonia

Come si definisce la musica? Cosa può essere considerato musica e cosa no? E, soprattutto, può persino il silenzio essere classificato come musica?

Questi sono solo alcuni dei numerosi interrogativi che ci siamo posti fin dal primo istante in cui i nostri occhi si sono posati su Symphonia, il progetto d’esordio dello studio indipendente parigino Sunny Peak.

Per chi non fosse ancora a conoscenza del progetto, permetteteci di offrirne una breve presentazione. Symphonia è un affascinante e pregevole platform di precisione, interamente disegnato a mano, in cui la musica non è solo un elemento di sottofondo, ma diventa il cuore pulsante dell’esperienza di gioco: il principale mezzo espressivo, l’unico canale comunicativo e il motore creativo che modella e infonde vita a tutta l’opera. Se desiderate scoprire ulteriori dettagli, vi invitiamo a consultare le nostre prime impressioni sulla demo, che vi forniranno una visione ancora più nitida e approfondita di questo intrigante progetto.

Ritorniamo ora alle tre domande che ci siamo posti all’inizio. Perché proprio queste e perché in questo articolo? La risposta risiede nel fatto che tali interrogativi costituiscono il nucleo tematico, il filo conduttore attorno al quale si è sviluppata la nostra intervista con Simon Larguier, giovane game developer e presidente di Sunny Peak, lo studio che ha dato vita a Symphonia.

Un’intervista che non ha l’ambizione di fornire risposte definitive o univoche a questi interrogativi, poiché interrogativi di tale portata sono intrinsecamente complessi e soggettivi. Piuttosto, il suo scopo è quello di offrire uno sguardo profondo sulla visione di chi sta dando vita a un progetto in cui la musica non è solo un elemento accessorio, ma emerge come protagonista assoluta: la voce solista del coro che, libera da ogni vincolo, si diffonde, permea e plasma ogni aspetto dell’esperienza di gioco.

Pertanto, se desiderate approfondire in che modo Sunny Peak abbia integrato la musica nel suo progetto, conferendole un valore, un ruolo e una funzione distintivi, che trascendono la sua tradizionale dimensione, vi invitiamo a proseguire nella lettura.

Breve introduzione a Simon Larguier

Giovane creativo da sempre attratto dal mondo delle arti digitali e, in particolare, dall’universo dei videogiochi, per la sua capacità di innovare, trasmettere emozioni intense e messaggi profondi, nonché per il suo sviluppo organico, Simon Larguier è un giovane sviluppatore di videogiochi che, come gli altri membri del team di Sunny Peak, ha trovato la sua vera vocazione investendo in una delle sue più grandi passioni: l’industria del gaming. Un’opportunità che si è concretizzata alla fine del 2016, anno in cui ha concluso ufficialmente il suo percorso accademico all’ISART Digital di Parigi.

Sin da giovanissimo, Simon ha nutrito una profonda passione per il mondo dei videogiochi indipendenti, coltivando il sogno di diventare sviluppatore. Durante il suo percorso di studi, ha mosso i primi passi nel settore videoludico, inizialmente contribuendo alla localizzazione in francese di numerosi titoli su Steam, per poi cimentarsi nello sviluppo attivo di vari progetti personali.

Nel 2020, dopo aver conseguito il master all’ISART in corsi teorico-tecnici di game design, Simon ha collaborato con un gruppo di dodici studenti — i suoi attuali colleghi — alla creazione di un primo embrione di Symphonia. Questo progetto non era altro che una versione evoluta dello stesso Symphonia che Simon aveva presentato come tesi di laurea, con cui ha ottenuto il titolo accademico. Grazie all’esperienza maturata, ai feedback ricevuti e alla significativa crescita professionale durante quel periodo, Simon comprese che era finalmente giunto il momento di inseguire i suoi sogni più ambiziosi, trasformando Symphonia da semplice progetto accademico a un’opportunità per il suo futuro, dando vita a un sogno che desiderava realizzare da tempo.

Fu così che nacquero le fondamenta di Symphonia, come lo conosciamo oggi, e la fondazione di Sunny Peak, il team di sviluppo di cui Simon è attualmente presidente.

Questa breve panoramica ripercorre le tappe più significative del cammino di Simon, mettendo in evidenza alcuni tra i principali momenti chiave del suo percorso. Ora che avete una visione più chiara di lui e del progetto che rappresenta, vi invitiamo a proseguire con l’intervista. Buona lettura!

L’Intervista


È un insieme di emozioni, direi. Da un lato, siamo estremamente entusiasti, poiché l’uscita è ormai imminente. Dall’altro, c’è anche un forte senso di sollievo, considerando che questa avventura è stata lunga e densa di sfide sin dal primo giorno in cui ci siamo dedicati allo sviluppo di Symphonia. Ci sono stati alti e bassi lungo il cammino, ma siamo davvero felici e sollevati di poter finalmente presentare il gioco al pubblico.

Naturalmente, non manca un pizzico di apprensione—non di paura, bensì di una sottile tensione. Riuscirà il gioco a riscuotere il successo sperato? I giocatori lo apprezzeranno tanto quanto noi ci siamo divertiti a svilupparlo? Si tratta di un insieme di emozioni contrastanti, che caratterizzano questa fase finale del nostro lavoro. Tuttavia, ciò che prevale è un profondo senso di gratitudine e soddisfazione: presto, il gioco sarà finalmente nelle mani dei giocatori.

Come hai accennato, le nostre strade si sono incrociate per la prima volta durante l’ultimo anno presso l’ISART Digital. Inizialmente, Symphonia era concepito come un semplice progetto accademico. Quando abbiamo cominciato a collaborare, avevamo un’unica idea chiara: il gioco avrebbe dovuto includere uno strumento che permettesse ai giocatori di ancorarsi alle pareti, catapultarsi e rimbalzare sul terreno. A quel punto, però, non avevamo ancora deciso quale direzione avrebbe preso l’ambientazione musicale del gioco, né tantomeno avevamo concepito l’idea che lo strumento sarebbe stato un arco—un arco da violino, per l’esattezza.

Abbiamo dedicato moltissimo tempo a esplorare varie soluzioni, cercando di comprendere quali potessero risultare veramente coinvolgenti e meritevoli di essere perseguite. Alla fine, abbiamo scelto di ambientare il gioco in un mondo musicale, dove il protagonista sarebbe stato un violinista. Quando la versione studentesca del gioco è stata rilasciata, la risposta positiva che ne è seguita ci ha dato la forza e la convinzione di credere che Symphonia potesse diventare qualcosa di ben oltre un semplice progetto accademico. È stato questo ciò che maggiormente ha aperto le porte alla possibilità di fondare una società e proseguire nel lavoro sul gioco con una visione più ampia e ambiziosa.

Fu in quel momento che decidemmo di riprendere il progetto da capo, con una nuova prospettiva, con l’intento di realizzare qualcosa di ben più più raffinato e ambizioso rispetto alla sua versione originaria.

Symphonia

Abbiamo iniziato concentrandoci sull’apprendimento degli aspetti tecnici dello sviluppo del gioco. All’inizio, ciò che abbiamo assimilato maggiormente sono stati proprio gli aspetti tecnici legati ai nostri ruoli specifici. Come game designer, ho affinato le mie competenze nel design del gioco, collaborando con sviluppatori che, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze uniche, hanno contribuito al progetto: alcuni con una solida e approfondita conoscenza della programmazione, altri specializzati nella direzione artistica o nella composizione musicale.

Tuttavia, ben presto ci siamo resi conto che la creazione di un gioco non si limitava al solo perfezionamento delle competenze tecniche. Era indispensabile anche imparare a costruire e gestire una realtà imprenditoriale. Si è rivelato cruciale per noi garantire che l’attività fosse condotta in maniera tale da permetterci di vivere serenamente, privi delle preoccupazioni quotidiane legate alla gestione finanziaria o alle condizioni lavorative.

Con il passare del tempo, non solo abbiamo affinato le nostre competenze tecniche, ma abbiamo anche sviluppato una maggiore consapevolezza nella comunicazione. È divenuto imprescindibile creare un ambiente di lavoro dove fosse possibile confrontarsi apertamente sulle sfide e sulle difficoltà, instaurando uno spazio in cui ogni membro potesse esprimere liberamente i propri pensieri. Così facendo, abbiamo protetto il nostro progetto da conflitti interni che avrebbero potuto minare non solo la qualità del nostro lavoro, ma anche la nostra esperienza collaborativa.

Numerosi fattori hanno influito sulla nostra decisione di proseguire lungo questa strada. Tra i più rilevanti, vi è stato senz’altro il riscontro estremamente positivo ricevuto dal nostro gioco studentesco. Lo abbiamo lanciato per la prima volta nell’estate del 2020 su itch.io, seguito da una seconda release su GOG nell’estate del 2021. Entrambi i lanci si sono rivelati un successo, in particolare quella su GOG che ha attirato l’attenzione di una vasta e appassionata community.

Parallelamente, abbiamo iniziato a ricevere prestigiosi riconoscimenti sotto forma di premi e nomination. Tra questi, abbiamo avuto l’onore di aggiudicarci un BAFTA come Miglior Gioco Studentesco e il Premio Pégase assegnato dall’Accademia Francese. Siamo stati anche finalisti agli Unity Awards e abbiamo partecipato a numerosi altri rinomati festival internazionali. Questi traguardi hanno consolidato ulteriormente la nostra convinzione di avere tra le mani un progetto davvero speciale.

Tali successi hanno alimentato la fiducia necessaria per credere con determinazione nella possibilità di trasformare la nostra visione in un progetto commerciale di successo. Questa consapevolezza ha gettato le basi per il passo successivo: fondare una società, reperire i finanziamenti necessari e attrarre un publisher che ci supportasse nel portare il nostro gioco a nuovi e ambiziosi traguardi.

La musica riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo di Symphonia, intrecciandosi in modo profondo con la trama e l’intero universo di gioco. Per noi, non è semplicemente un’esperienza uditiva, ma una forza vitale, una linfa che permea ogni aspetto del mondo che abbiamo creato. In Symphonia, la musica è essenziale per il funzionamento degli automi che abitano il regno, animandoli e mantenendoli vivi. Questi esseri meccanici sono legati indissolubilmente ai ritmi e alle melodie che fluiscono attraverso il mondo, che ne preservano l’esistenza, rendendo la musica un elemento vitale, quasi sacro.

Oltre alla sua funzione vitale, la musica diventa simbolo di pura creatività. I personaggi del gioco, attraverso strumenti musicali, incanalano il loro spirito artistico per comporre melodie che infondono vita e vigore agli altri. Questa duplice dimensione – la musica come fonte di energia vitale e come mezzo di espressione artistica – costituisce il cuore pulsante del gioco.

Dal punto di vista dello sviluppo, la musica si erge a strumento narrativo fondamentale. Con il testo ridotto al minimo, ci siamo affidati in larga parte agli ambienti, all’arte e, soprattutto, alla musica per raccontare la nostra storia. In questo modo, la musica diventa un mezzo espressivo di straordinaria potenza, capace di trasmettere emozioni e di arricchire il viaggio del giocatore. Per noi, è indubbiamente il pilastro su cui si fonda l’identità stessa del gioco.

Come avete accennato, il gioco si apre con una scena introduttiva che rivela la misteriosa scomparsa dei fondatori, un avvenimento che pone le fondamenta per la trama che si dispiegherà successivamente. Tuttavia, il destino dei fondatori non rappresenta il fulcro centrale di Symphonia. Sebbene la loro sparizione costituisca un punto di svolta cruciale, l’essenza della narrazione risiede nel mondo presente.

Il cuore pulsante di Symphonia non risiede nello svelare i segreti legati ai fondatori, bensì nell’osservare come i pochi superstiti, gli ultimi custodi della musica in questo universo, si uniscano per riaccendere la speranza e restituire vita a un mondo ormai inerte. La storia dei fondatori potrà forse essere raccontata un giorno, ma per ora rimane un semplice sfondo, un’eco distante che lascia spazio a un viaggio ben più urgente: quello di chi vive nel presente, impegnato a ricostruire l’armonia e a restituire luce ed equilibrio a un regno che rischia di sprofondare nel silenzio eterno.

La maschera di Philemon

Per quanto concerne le influenze musicali che permeano il gioco, ci siamo lasciati profondamente ispirare dalle opere di compositori come Rachmaninoff e Saint-Saëns, tra gli altri. Questo periodo della musica classica si rivela particolarmente affascinante poiché segna una svolta epocale, in cui i compositori iniziarono a impiegare la musica come strumento per raccontare storie immersive e complesse. Le composizioni, a volte caratterizzate da una durata variabile—alcune che si estendono per ore, altre che si condensano in pochi minuti—avevano la straordinaria capacità di sviluppare interi racconti in un intervallo di tempo sorprendentemente breve. Brani come la Danse Macabre di Saint-Saëns, infatti, sono capaci di evocare immagini e sensazioni vivide e struggenti in un battito di ciglia, ed è proprio questa qualità narrativa ed espressiva ciò che Symphonia intende riprodurre.

Nel gioco, i riferimenti musicali non sono semplicemente inseriti come elementi esterni, ma sono scolpiti nel cuore stesso del mondo che abbiamo creato. Ogni livello, infatti, si ispira a una vasta gamma di sonorità, con alcuni ambienti che traggono ispirazione dalle eleganti tonalità degli strumenti a fiato, mentre altri evocano l’imponenza e la ricchezza delle diverse famiglie orchestrali, conferendo così a ciascuna area una propria, distintiva identità musicale. Questi elementi si fondono in un’armonia perfetta, dove ogni risorsa a nostra disposizione è stata sapientemente utilizzata per dar vita a un mondo ricco e vibrante, capace di riflettere la complessità e la magnificenza della musica classica, nella sua piena potenza espressiva.

Philemon

Il nostro intento con questo gioco è stato quello di immergere i giocatori in un mondo intimamente legato alla musica, senza tuttavia fare ricorso a meccaniche basate sul ritmo. La musica costituisce la colonna portante a livello tematico, mentre il gameplay è stato progettato per offrire un’esperienza in cui il cuore pulsante risiede nelle sezioni platform, piuttosto che in un gioco centrato sul ritmo o sulla composizione.

Gli strumenti principali di Philemon, il violino e l’arco, permettono ai giocatori di interagire con l’ambiente in modi unici e musicalmente ispirati, senza richiedere una precisione ritmica. Inoltre, sebbene il gioco presenti alcuni elementi di puzzle, questi non ne rappresentano il cuore; si tratta, a tutti gli effetti, di un’avventura platform, più che di un puzzle-platformer.

Questo progetto incarna la nostra visione distintiva di coniugare la musica classica, in particolare l’orchestra sinfonica romantica, con la precisione tipica dei giochi platform. Sebbene questi due mondi possano sembrare distanti e inconciliabili, abbiamo intravisto un’opportunità interessante per fonderli in un’esperienza coesa che risulti originale e interessante.

Il nostro scopo non è quello di ridisegnare un intero genere né di inventare una nuova forma di musica; piuttosto, ci preme offrire un’esperienza piacevole e sorprendente—un qualcosa di divertente e inaspettato che i giocatori non avrebbero mai pensato di trovare in un videogioco.

Per quanto riguarda il design di Philemon, l’abbiamo immaginato come una figura che incarna un’eleganza impalpabile, un equilibrio perfetto tra agilità e grazia—caratteristiche essenziali per un gameplay che prevede salti e voli attraverso ambientazioni sempre mutevoli. La sua forma, che richiama quella di un uccello, si inserisce in modo del tutto naturale in questo contesto, ma al contempo rispecchia la sua natura complessa e duale. Questa combinazione di tratti umani e aviari non è solo una scelta semplicemente estetica, ma simbolizza l’unione dei due mondi, cuore pulsante della narrazione del gioco.

Oltre alle sue peculiarità fisiche, Philemon riveste un profondo significato simbolico: è uno dei membri fondatori di Symphonia, un tempo parte integrante di un gruppo che ha segnato la nascita del mondo, ma che ora è scomparso. Sebbene non faccia più parte del presente, la sua figura continua a esercitare un’influenza fondamentale, agendo come un catalizzatore del cambiamento. È lui a riunire i musicisti destinati a ripristinare l’equilibrio nel mondo. Sebbene sembri il protagonista della narrazione, il suo vero ruolo è quello di un eroe che affonda le radici nelle origini stesse di Symphonia, un faro di ispirazione che, attraverso la sua eredità, aiuta gli altri a scoprire la propria forza e li spinge a prendere in mano la situazione e a salvare il loro mondo.

Philemon

Nel gioco, i giocatori controlleranno esclusivamente Philemon, ma incontreranno altri personaggi di fondamentale importanza, il cui ruolo è essenziale per lo sviluppo della trama. Con l’evolversi della narrazione, i giocatori avranno modo di interagire con questi personaggi, intessendo legami profondi attraverso la musica e la collaborazione. Tuttavia, sarà attraverso Philemon che i giocatori vivranno, vedranno ed esploreranno il mondo.

In Symphonia, Philemon può suonare il violino in qualsiasi momento del gioco, una meccanica fondamentale che si fonde armoniosamente con il gameplay, conferendo al tutto una straordinaria profondità emotiva. I giocatori possono così abbracciare appieno l’essenza del ruolo del violinista, lasciandosi trasportare dalle melodie che Philemon crea. Per rendere quest’esperienza ancora più coinvolgente, abbiamo registrato numerosi brani per violino, molti dei quali sono perfettamente integrati nel gioco. Sin dalle prime fasi, avrete accesso a una varietà di composizioni, con nuove melodie che si sbloccheranno mano a mano che avanzate nell’avventura. Inoltre, i giocatori potranno migliorare le loro esibizioni raccogliendo oggetti speciali, che non solo sbloccheranno nuove melodie, ma eleveranno anche l’esperienza musicale complessiva, rendendo ogni performance ancora più affascinante.

Gli oggetti collezionabili in Symphonia sono completamente opzionali e li abbiamo introdotti nella demo per evidenziare un aspetto fondamentale del gioco: la sua non linearità. Nella demo, abbiamo presentato un solo tipo di collezionabile: le monete d’oro che avete notato. Tuttavia, nel gioco completo, troverete un’ampia varietà di collezionabili, ognuno con effetti unici e motivazioni specifiche per essere raccolti.

Queste aggiunte ampliano il contenuto secondario del gioco, offrendo un’esperienza più profonda e coinvolgente. Se da un lato le monete d’oro concedono ricompense specifiche, altri collezionabili sbloccano vantaggi di diversa natura. Raccoglierli tutti non solo arricchisce il gameplay, ma svela anche nuovi aspetti del mondo di Symphonia, permettendo ai giocatori di scoprire i misteri che ne caratterizzano l’esistenza e, infine, completando appieno il loro viaggio.

In Symphonia, abbiamo preso la decisione consapevole di escludere il dialogo tradizionale, scegliendo invece di enfatizzare il ruolo centrale della musica come mezzo di comunicazione. Sebbene il mondo di gioco si fondi esclusivamente su quest’elemento, permettendo alla musica di essere la forma di interazione predominante, posso immaginare che, in una versione reale di Symphonia, i suoi abitanti si esprimerebbero anche attraverso la parola, non solo tramite la musica. L’idea di usare sia la musica che il linguaggio verbale per trasmettere messaggi diversi è affascinante. Tuttavia, per le esigenze del gioco, abbiamo scelto di mantenere la comunicazione esclusivamente legata alla forza espressiva della musica.

La scelta di registrare la colonna sonora con un’orchestra dal vivo è stata una decisione su cui abbiamo meditato a lungo. Quando si ascolta la musica, in particolare composizioni orchestrali, la differenza tra il suono autentico degli strumenti reali, suonati da musicisti esperti, e quello sintetico degli strumenti virtuali è inequivocabile. Considerando che Symphonia si fonda sul concetto stesso di orchestra sinfonica, l’autenticità del suono era cruciale per dare vita alla nostra visione. Rinunciare a questa scelta avrebbe significato non rendere giustizia all’essenza più profonda del gioco.

Tuttavia, questa scelta ha comportato una serie di sfide. Registrare con un’orchestra completa, composta da decine di strumenti, richiede una pianificazione logistica estremamente complessa. Per affrontare queste difficoltà, abbiamo collaborato con Scoring Productions e la loro prestigiosa Scoring Orchestra di Parigi, che ci hanno guidato attraverso ogni fase, dal coordinamento tecnico alla gestione logistica, garantendo un risultato all’altezza delle nostre aspettative.

Il risultato finale è un’esperienza sonora capace di far percepire l’ascoltatore come se fosse nella stessa sala dei musicisti, avvolto dalle emozioni che ogni brano si propone di trasmettere. Sebbene registrare con un’orchestra sia una pratica più comune nei giochi di grande scala e con budget elevati, per noi era fondamentale intraprendere questo percorso, nonostante le dimensioni più modeste del nostro studio. La musica orchestrale è il cuore pulsante di Symphonia, e catturarne l’essenza era imprescindibile per onorare pienamente il tema centrale del gioco.

Symphonia

Si tratta di una domanda piuttosto filosofica, ma credo che contenga una verità profonda. In Symphonia, il silenzio simboleggia la morte, mentre la musica rappresenta la vita. Eppure, quando ascoltiamo una composizione, non sono solo le note a rivestire importanza, ma anche il silenzio che le separa. Senza queste pause, la musica perderebbe la sua essenza, proprio come la vita perderebbe il suo significato senza l’inevitabile presenza della morte. Silenzio e suono, dunque, sono legati in modo indissolubile.

Questo concetto si estende naturalmente anche al mondo dei videogiochi. Cosa sarebbe Symphonia senza gli anni di sviluppo che l’hanno preceduto? Quegli anni di lavoro silenzioso, durante i quali nessuno poteva vivere l’esperienza del gioco fino al suo completamento, sono ciò che conferisce al progetto la sua reale profondità e valore. In questo senso, il silenzio non fa che amplificare la musica—e l’intera esperienza—rendendola più potente ed evocativa.

Symphonia

Il regale e incantevole reame musicale di Symphonia è pronto a spalancare le sue porte agli spettatori

Prima di concludere, permetteteci di esprimere un sentito ringraziamento, innanzitutto a voi lettori, per averci seguito fino a questo momento, e un ringraziamento speciale a Simon per la sua gentilezza e disponibilità, per averci dedicato il suo tempo e per aver risposto alle nostre innumerevoli domande sul loro atteso videogioco di debutto.

Vi ricordiamo che Symphonia aprirà ufficialmente le sue porte il 5 dicembre e sarà disponibile su Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S.

Per ulteriori informazioni sul gioco, restate connessi e visitate l’account X del gioco per scoprire tutte le future novità. Noi vi aspettiamo prossimamente su queste pagine con la nostra recensione completa del gioco.

È tutto per oggi. Alla prossima!

Cresciuto con MediEvil e DOOM e affascinato dal mondo videoludico dal 1998. Questa passione nasce dalla voglia di scoprire e ricercare il videogioco a 360 gradi, con particolare attenzione al panorama Indie.