Vivi una straordinaria avventura in una delle epoche più drammatiche della storia antica. Guida Amicia e Hugo alla salvezza, mentre tenti di scappare alle inarrestabili forze dell’Inquisizione.
A Plague Tale: Innocence è un viaggio incredibilmente emozionante che trasporta il giocatore a stretto contatto con una delle epoche più oscure e drammatiche della storia medievale.
Asobo Studio confeziona una perla di inestimabile valore, portando sul mercato un ottimo prodotto che eccelle per numerosi tratti distintivi che ne fanno parte, tra cui delle ambientazioni mozzafiato e una narrazione da pelle d’oca.
Il gioco è disponibile a partire dal 14 maggio 2019 per PlayStation, Xbox e PC. Asobo ha inoltre rilasciato il gioco anche per Nintendo Switch e console di nuova generazione a partire dal 6 luglio 2021.
A Plague Tale immerge fin da subito il giocatore nella vita della giovane Amicia de Rune: una ragazza intrepida e temeraria, in fuga dalle spietate truppe dell’Inquisizione.
Si tratta di una drammatica storia di riscatto e speranza. Amicia dovrà accompagnare e proteggere il suo fratellino Hugo da tutte le avversità che li circonderanno, tentando di scoprire cosa si cela dietro l’ignota “Maledizione del Medioevo“.
Se non fossi ancora a conoscenza di questo progetto, ti invito a seguirmi in questo nuovo ed emozionante viaggio alla scoperta di A Plague Tale: Innocence!
Un capolavoro narrativo
L’anno 1348 sancisce un periodo buio e oscuro per il Regno di Francia. Mentre la Guerra dei Cent’Anni sta mettendo a ferro e fuoco gli eserciti di Francia e Inghilterra, una nuova e oscura maledizione si avvicina.
L’avvento e la diffusione della Peste Nera rende il popolo schivo, malato e furioso. Mentre le persone muoiono sole e abbandonate a loro stesse, le spietate forze dell’Inquisitore regnano sovrane e incontrastate su queste terre.
Ed è proprio qui che inizia la storia di Amicia De Rune. Una giovane ragazza di nobile famiglia che vive nelle fiorenti campagne dell’Aquitania insieme ai genitori e al fratello Hugo.
Hugo è malato dalla nascita: si tratta di un morbo estremamente raro la cui cura non è chiara neanche ai più saggi alchimisti.
È dovere di Beatrice (madre di Amicia e Hugo) proteggere e “rinchiudere” il piccolo nella magione della propria famiglia, per nasconderlo agli avidi occhi del popolo.
La narrazione entra nel vivo fin dall’inizio. Durante una battuta di caccia Amicia, accompagnata da suo padre Robert, vede i primi tragici effetti del morbo abbattersi sul loro povero cane.
Una rivoltante entità spuntata dal terreno divora il piccolo Lion, terrorizzando la famiglia De Rune. I ratti si mostrano dunque per la prima volta in una forma oscura e incredibilmente potente, risucchiando Lion con la forza di un vortice.
I guai per la famiglia De Rune sono appena iniziati. Non appena Amicia e Robert fanno ritorno a casa, giungono le forze dell’Inquisizione, capeggiate da Lord Nicholas.
L’Inquisizione ha un unico obiettivo: trovare il piccolo Hugo e fare a pezzi chiunque cerchi di proteggerlo.
Si tratta di un momento estremamente tragico e drammatico che porterà alla morte di Robert e Beatrice per mano dello stesso Lord Nicholas. Nonostante il crudo saccheggio, Amicia e Hugo riescono a scappare dall’abitazione, sfuggendo all’immensa crudeltà di Lord Nicholas.
Beatrice, prima di morire, ordina ad Amicia di recarsi presso l’abitazione del medico Laurentius. L’unico dottore in grado di curare il morbo di Hugo.
Ed è in questo momento che inizia la vera storia di Amicia e Hugo. Un viaggio alla ricerca di speranza e redenzione, dove il rapporto fraterno diventa un qualcosa di indispensabile per la sopravvivenza.
Una narrazione solida, matura ed emozionante che si colloca come una delle tante colonne portanti che fanno parte di un progetto accattivante e convicente.
Gli orrori della Francia medievale
A Plague Tale: Innocence fa dell’ambientazione e delle atmosfere di gioco due tra gli elementi caratterizzanti che rendono ancora più vivida l’immedesimazione del giocatore in uno dei periodi storici più drammatici.
Asobo intende giocare con gli stati d’animo del giocatore, capovolgendo scenari e ambientazioni. Tutto questo crea un mix variegato e sempre intrigante, stuzzicando continuamente la nostra curiosità.
Le atmosfere rendono l’esperienza di gioco indimenticabile, portando il giocatore a vivere a stretto contatto con la carestia, la malattia e la morte stessa.
Giudico eccellente la modellazione di tutti gli elementi volti a comporre un’ambientazione storicamente caratteristica e che trasporta il giocatore in un’avventura a chiare tinte dark.
Sono inoltre rimasto estremamente colpito dalla cura che il team di sviluppo ha voluto imprimere su ogni piccolo dettaglio. La sensazione del repentino passaggio da un’ambientazione all’altra è a dir poco da brividi!
Un plauso alla direzione artistica per la scelta di voler rappresentare il morbo e la guerra nella sua forma più nuda e cruda.
Gli orrori e la crudeltà della guerra segneranno inevitabilmente il tuo percorso, facendoti vivere un’esperienza incredibilmente realistica e drammatica.
Dalle ceneri risorgerò
A Plague Tale: Innocence fa breccia nei cuori dei giocatori, concentrando l’attenzione di quest’ultimi sull’evoluzione psicologica della protagonista.
Proviamo ad immedesimarci per un istante nella storia di Amicia: orfana, ricercata dalle truppe dell’Inquisitore e senza una casa.
L’avvento e la diffusione del morbo rendono la sua vita un vero inferno, diffondendo perplessità e preoccupazione da parte del popolo nei confronti di lei e Hugo.
Amicia ha inoltre l’importante compito di occuparsi del suo fratellino, facendogli da sorella e da madre al tempo stesso. Una missione impossibile per chiunque.
Proseguendo la storia di A Plague Tale sveleremo mano a mano la sua personalità, scoprendo una giovane donna incredibilmente forte, coraggiosa e intraprendente.
D’altro canto la protagonista scoprirà la sua vera forza solamente attraverso il profondo legame che instaurerà con Hugo.
Sarà proprio questo legame che permetterà ai due fratelli di proteggersi a vicenda e restare in vita.
Non c’era altra scelta
Il gameplay di A Plague Tale è caratterizzato da una forte componente stealth. Una scelta che trovo comprensibile e indispensabile, soprattutto se pensiamo alla giovane età di Amicia e alla sua totale inesperienza con (quasi) qualunque tipo di arma.
Durante l’esplorazione delle varie aree di gioco, il giocatore sarà chiamato a controllare sia Amicia sia Hugo. Potremo inoltre ordinare al piccolo di seguire Amicia, oppure ordinargli di restare fermo per esplorare o liberare l’area dai pericoli.
Il gioco, nella maggior parte dei casi, permetterà al giocatore di nascondersi, sgattaiolare tra i cespugli al fine di evitare il nemico.
Nonostante non sia presente un solido combat system, in certi casi il giocatore dovrà ricorrere alla forza bruta per sbarazzarsi dei soldati.
L’utilizzo della fionda sarà infatti indispensabile ad Amicia sia per risolvere la maggior parte degli enigmi ambientali sia come arma contundente.
Un altro elemento importante sotto il piano ludico è legato al sistema di crafting: un’altra importante componente che permetterà alla protagonista di potenziare armi, oggetti e di apprendere le alchimie.
Quest’ultime fungeranno da utili stratagemmi per risolvere le situazioni più intricate come spegnere i bracieri o addormentare i soldati attraverso dei composti soporiferi.
Per i platinatori più accaniti saranno inoltre presenti ben 50 collezionabili, suddivisi in 26 curiosità, 13 fiori e 11 doni. Per completare il gioco al 100% sarà dunque necessario esplorare ogni zona e prestare attenzione ad ogni piccolo dettaglio.
Nonostante la sua apparente semplicità, il gameplay di A Plague Tale riesce comunque a farsi apprezzare, portando un sistema di gioco leggero e che fa quasi da accompagnamento a quella che è a tutti gli effetti una narrazione deliziosa e toccante.
Una delle critiche che si può muovere al gioco è la mancanza dei vari livelli di difficoltà e di un combat system vero e proprio. Le prime ore di gioco risultano infatti davvero troppo semplici, complice anche un’IA non sempre perfetta.
Ribadisco, come detto in precedenza, che questa scelta è però perfettamente coerente, vista l’età e l’inesperienza della giovane Amicia.
Il verdetto finale
Prima di svelarvi il verdetto finale e la votazione, è doveroso fare delle piccole ma importanti premesse.
A Plague Tale: Innocence è un videogioco di pregevole fattura, che non ha nulla da invidiare sia tecnicamente sia artisticamente alle grandi produzioni.
Il sound design e l’eccezionale lavoro fatto sul doppiaggio sono quel quid in più che rendono il titolo di Asobo un qualcosa di imperdibile e necessario da giocare almeno una volta nella vita.
Cosa rende dunque A Plague Tale un prodotto così affascinante? A mio modesto parere le ambientazioni, la narrazione e la caratterizzazione di ogni personaggio che il giocatore incontrerà, sono i tratti distintivi di questo titolo.
Ogni ambiente e ogni specifica situazione differisce dalle altre per un qualcosa e intende soprattutto comunicare sempre uno specifico stato d’animo nella mente di chi gioca.
Avrei gradito maggiore attenzione sull’IA e una maggiore cura sul bilanciamento della difficoltà, però anche il gameplay ha un suo perché e, nonostante questi piccoli difetti, mi ha convinto.
Cosa stai aspettando? Preparati a vivere un’avventura avvincente e toccante e accompagna Amicia e Hugo in un viaggio pieno di mistero e colpi di scena.
A Plague Tale: Innocence
8.5/10
