Unity annulla la tassa “Runtime Fee” sulle installazioni, aggiornando i piani di abbonamento per il 2025
Unity Technologies ha annunciato oggi 12 settembre 2024, attraverso un comunicato ufficiale, la cancellazione della controversa “Runtime Fee“, una tassa che avrebbe imposto agli sviluppatori di pagare una tariffa basata sulle installazioni dei loro giochi.
Questa decisione arriva dopo mesi di consultazioni con la comunità di sviluppatori e clienti, che hanno espresso forti critiche verso le precedenti politiche aziendali. Unity manterrà il suo attuale modello di abbonamento basato sui posti (seat-based subscription) e non applicherà alcuna condivisione dei ricavi.
L’annuncio include anche aggiornamenti sui piani di abbonamento previsti per il 2025. Unity aumenterà il prezzo delle sottoscrizioni Unity Pro per la prima volta in oltre due anni e offrirà un nuovo piano personalizzato per i clienti Enterprise.
In aggiunta, Unity Personal, la versione gratuita del motore, continuerà ad essere accessibile agli sviluppatori con entrate fino a 200.000 USD, un tetto aumentato per consentire l’accesso a un numero maggiore di creatori emergenti.
Per ulteriori dettagli, è possibile leggere l’annuncio completo sul blog ufficiale di Unity qui.
La Controversia relativa alla Tassa dopo l’annuncio nel settembre 2023
La decisione di cancellare la Runtime Fee arriva a seguito delle forti polemiche suscitate dalle modifiche alle politiche di licenza annunciate da Unity nel settembre 2023. La tassa prevedeva che gli sviluppatori dovessero pagare una somma per ogni installazione del loro gioco una volta superate determinate soglie di entrate e di installazioni. Questa mossa aveva scatenato proteste nella comunità per diversi motivi:
- Imprevedibilità dei Costi: La nuova tassa avrebbe reso difficile per gli sviluppatori stimare i costi operativi, soprattutto per giochi free-to-play che potevano generare milioni di installazioni senza entrate proporzionali.
- Retroattività: La tassa sarebbe stata applicata anche ai giochi già pubblicati, causando problemi finanziari per i progetti passati.
- Impatto sui Modelli di Business: Modelli di business come i giochi gratuiti o i giochi distribuiti in bundle erano particolarmente penalizzati, visto che avrebbero subito costi elevati legati al numero di installazioni.
I chiarimenti che seguirono successivamente alle controversie sulla Runtime Fee
In risposta alle critiche, Unity aveva cercato di mitigare la situazione con una serie di chiarimenti, affermando che la tassa sulle installazioni sarebbe stata applicata solo alle versioni più recenti del motore Unity rilasciate nel 2024 e oltre.
Questo significava che i giochi sviluppati con versioni precedenti del motore non sarebbero stati soggetti alla Runtime Fee.
Tuttavia, questi chiarimenti non erano riusciti a calmare del tutto la comunità, che continuava a sentirsi tradita dalla direzione intrapresa dall’azienda.
Le reazioni negative hanno portato Unity a rivedere ulteriormente la propria posizione, culminando nell’annullamento totale della Runtime Fee come dichiarato in data odierna.
Punto di Vista Personale
Come sviluppatore di giochi indipendenti, ho molta stima di Unity e grande rispetto per i loro strumenti e la loro piattaforma.
Sono fiducioso che abbiano preso questa decisione con una visione maturata dalla loro vasta esperienza nel settore.
Questo è un chiaro segnale che Unity ha imparato da questa situazione, rendendo improbabile che problemi simili si ripetano in futuro.
Il loro impegno nell’ascoltare la comunità e apportare le giuste modifiche quando necessario è un segnale positivo per tutti gli sviluppatori che come me gli hanno affidato la propria fiducia in questi anni.