La vendetta è un piatto che va servito freddo!
Signore e signori, nobili roditori, siamo lieti di darvi il bentornato nel Ratdom, terra di antiche leggende, dove i coraggiosi eroi combattono con ardore in nome della giustizia, sotto la sapiente guida di Sua Maestà, Re Redgi, erede del nobile Re Rattus, l’unico valoroso roditore ad essere stato in grado spodestare il perfido Verruca Verde dal suo falso trono.
In questa recensione, torniamo a parlare di Tails of Iron, analizzando il più recente DLC, Bright Fir Forest, la prima espansione dedicata alla storia del gioco, disponibile gratuitamente per il download su Nintendo Switch, PC (tramite Steam), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S e Xbox One.
Dunque, senza ulteriori indugi, viaggiamo in compagnia di Redgi ai confini della magica Foresta dell’Abete Luminoso per celebrare la Festa delle Foglie Cadenti e scopriamo se la nuova mini-avventura targata Odd Bug Studio è riuscita a stupirci!
Guai all’orizzonte
Ci eravamo lasciati nel 2021 con Bloody Whiskers, la primissima espansione end game di Tails of Iron. Un prodotto indubbiamente di buona qualità e particolarmente riuscito sul fronte del gameplay, ma altrettanto carente sul versante narrativo che, nonostante un ottimo colpo di scena finale, non ha contribuito in modo significativo ad arricchire la storia di Redgi.
A quasi 2 anni dall’uscita del primo DLC, il team di Odd Bug Studio fa finalmente il suo ritorno con Bright Fir Forest, la prima vera espansione dedicata alla storia di Tails of Iron. Un prodotto indubbiamente più complesso e sostanzioso, che amplia l’arco narrativo di Redgi ponendo definitivamente fine alla quasi interminabile rivalità tra ratti e rane, nonché alla crudele tirannia di Verruca Verde.
L’espansione, della durata di circa 2 ore e mezza (circa 4 ore se si desidera ottenere tutti i trofei), è un DLC che prosegue la storia di Redgi, riportandoci esattamente al punto in cui ci eravamo fermati l’ultima volta: nella nostra inespugnabile Fortezza Cremisi, la roccaforte dove risiedono i nostri adorabili ratti e il protagonista e sovrano, Redgi.
Nel caso non abbiate ancora completato il precedente DLC, non preoccupatevi. Sia Bloody Whiskers che Bright Fir Forest sono due DLC completamente opzionali, il che significa che potete giocarli nell’ordine che preferite. Tuttavia, vi consigliamo caldamente di seguire l’ordine in cui sono stati rilasciati dagli sviluppatori: iniziate con Bloody Whiskers e poi passate a Bright Fir Forest. Questo non solo per rispettare una precisa sequenza temporale, ma anche perché, non giocando a Bloody Whiskers, potreste perdervi un intrigante e oscuro segreto sulla storia dell’ex sovrano, Re Rattus, il padre di Redgi.
La storia del DLC ha inizio nella nostra roccaforte, la Fortezza Cremisi, che ospita gli Scoiattoli Viaggiatori durante il loro annuale pellegrinaggio alla Foresta dell’Abete Luminoso. Alle porte del nostro castello, ci attende un ospite d’onore: la guida scoiattolo Zazu, che si presenta con un invito ufficiale dal suo clan da consegnare personalmente al re, un invito alla prestigiosa Festa delle Foglie Cadenti. È l’opportunità perfetta per Redgi di prendersi una pausa dalle sue battaglie e immergersi nella bellezza dei Boschi Dorati, una terra splendida avvolta nella natura incontaminata di cui tanto aveva sentito parlare.
Tuttavia, come spesso accade, la realtà non sempre rispecchia le aspettative o le descrizioni altrui. La splendida luce che avrebbe dovuto illuminare e animare la foresta è offuscata da giganteschi funghi e dalle loro spore, che avvolgono il bosco in un’aria pestilenziale. Un inquietante presagio che non prometteva nulla di buono.
Accompagnato da Zazu, una volta giunto di fronte agli Scoiattoli, Redgi rimase estremamente sorpreso, quasi sconcertato, alla vista di ciò che aveva di fronte. Nell’aria si percepiva un’atmosfera di paura, ansia e preoccupazione, e lo scenario che si trovava di fronte era tutto fuorché festoso. Zazu, visibilmente imbarazzato, spiegò la vera ragione per cui il clan aveva richiesto aiuto: l’Anziano degli Scoiattoli e un Sacerdote dell’Abete Luminoso erano scomparsi dopo dopo essere entrati nelle oscure Miniere Scintillanti per raccogliere il muschio luminoso.
Da questo punto ha inizio la nuova avvincente avventura di Redgi, un breve viaggio che lo condurrà nella nuova regione di Bright Fir, a sradicare il male che si annida nei suoi recessi più oscuri, fino ad affrontare la vera, più grande minaccia: l’inatteso ritorno dell’esercito di Verruca Verde, più feroce che mai, determinato a vendicare la morte del loro sovrano e a impalare la testa di Redgi su una picca.
Tuttavia, non cadete nell’errore di considerare Bright Fir Forest semplicemente una storia di vendetta. Va oltre, molto oltre. È un racconto che affronta temi complessi come l’odio, la rabbia, la vendetta, ma anche la fratellanza, l’amicizia e i legami familiari più profondi. Si tratta di un’espansione che, dal punto di vista narrativo, offre un’esperienza emozionale in continua crescita, ricca di sfumature, con una trama, dei personaggi e degli antagonisti che non hanno nulla da invidiare a quelli del gioco principale. È un’esperienza da vivere appieno, senza anticipazioni o spoiler.
Per tale ragione, riteniamo opportuno concludere qui la nostra esposizione sulla trama e lasciare che sia il DLC stesso a parlare!
La coda più lesta del Ratdom
Passano i mesi, scorrono gli anni, eppure il gameplay di Tails of Iron non è cambiato di una virgola, non è invecchiato di un giorno, regalandoci ancora oggi la stessa gioia di quando lo provammo per la prima volta!
Come è facile intuire, in Bright Fir Forest la consolidata formula ludica di Tails of Iron non è stata rivoluzionata, né sono state introdotte particolari innovazioni o novità alle meccaniche di gioco. Piuttosto, il team di Odd Bug Studio si è concentrato principalmente nell’arricchire il DLC con delle piccole e intelligenti aggiunte che interessano il sistema di combattimento, l’esplorazione e il sistema di base-building, mantenendo però intatta l’originale struttura di gioco.
Ciò che salta immediatamente all’occhio è l’ambientazione del DLC, la Foresta dell’Abete Luminoso – per noi uno dei luoghi più suggestivi in assoluto di Tails of Iron. Si tratta di una splendida regione inedita, avvolta nella natura incontaminata, disseminata di nuove aree mortali a prova di ratto, dalle oscure profondità delle Miniere Scintillanti sino alla sommità del maestoso Castello Drey, l’antica dimora degli Scoiattoli Viaggiatori, ora sotto il controllo dell’esercito di Verruca Verde.
I giocatori avranno la libertà di scegliere se dedicarsi esclusivamente alle 4 missioni principali che compongono la trama principale o immergersi nelle 9 missioni secondarie sparse per l’intero mondo di gioco (indispensabili per ottenere tutti i trofei del DLC).
Se pensavate che il sistema di combattimento fosse già abbastanza impegnativo, preparatevi ad affrontare le nuove creature presenti nell’espansione. Inesorabili vittime dell’infestazione che si sta abbattendo sulla Foresta, i nemici che popolano l’Abete Luminoso sembrano essere caduti sotto un sortilegio che li ha resi ancora più imprevedibili e temibili di quanto potessimo ricordare. Il risultato è un’esperienza di gioco davvero eccellente e appagante, che rende gli scontri più dinamici e coinvolgenti, frutto dell’eccezionale lavoro svolto da Odd Bug Studio sul sistema di combattimento, con particolare attenzione al design dei nuovi nemici.
Nonostante non siano state introdotte vere e proprie innovazioni alle meccaniche di combattimento e alle abilità di Redgi, ciò che ci ha colpito sono le nuove soluzioni proposte dal team per migliorare il sistema di combattimento, soprattutto per quanto riguarda l’esercito di Verruca Verde. Quest’ultimo, più di ogni altro, si è trovato in uno stato di caos dopo la morte del proprio capo clan, e ha dovuto reinventarsi completamente dal punto di vista militare. Un esercito che vediamo molto più versatile rispetto al passato, con l’introduzione di un nuovo gruppo di generali spietati e l’addestramento dei loro nuovi animali da guerra, le cavalcature-insetto. Un’altra aggiunta che abbiamo particolarmente gradito è l’introduzione di una nuova specie animale, ancora più letale rispetto a quelle incontrate nel gioco base: i “rootworm”, i nuovi affamati e aggressivi abitanti del sottosuolo.
Se invece desiderate concedervi una breve pausa tra una battaglia e l’altra, fate una capatina da Zazu, dove potrete acquistare a modici prezzi nuove modifiche estetiche per abbellire e migliorare ulteriormente gli interni della Fortezza Cremisi.
E, come ciliegina sulla torta, non potevano proprio mancare le tradizionali e fantastiche quest a tema, un vero e proprio marchio di fabbrica del team di Odd Bug Studio già presente nel gioco base, con riferimenti alla storia, alla musica e alla cultura popolare, che renderanno ancora più piacevole il vostro soggiorno nella Foresta dell’Abete Luminoso.
L’unica, se possiamo definirla così, nota stonata su cui ci permettiamo di esprimere una piccola critica, riguarda l’ampliamento dell’arsenale di Redgi, che comprende un totale di 96 nuove armi e armature che il protagonista può equipaggiare. A prima vista, un’ampia gamma di nuove opzioni a disposizione dei giocatori, tra armature, scudi, armi pesanti, armi leggere e armi a distanza. Tuttavia, molte di queste nuove equipaggiamenti, purtroppo, offrono “solo” modifiche di natura estetica e non forniscono buff particolarmente significativi. Anzi, c’è il rischio che appesantiscano l’equipaggiamento di Redgi e lo rendano meno agile in battaglia, compromettendo la sua agilità e rendendolo più prevedibile e goffo.
D’altra parte, per spezzare una lancia in favore di Odd Bug Studio, bisogna riconoscere che molte delle armature presenti nell’espansione vantano un design davvero curato nei minimi dettagli. Nonostante non conferiscano particolari vantaggi al nostro piccolo eroe, è piacevole indossarle anche semplicemente per esplorare il mondo di gioco senza uno scopo preciso, magari dopo aver completato la main quest.
I dettagli fanno la differenza
Sembra un cliché, ma in fin dei conti è proprio vero. Nei videogiochi di oggi, sono i dettagli, quei piccoli particolari, a fare davvero la differenza!
Ci sono due aspetti in particolare, due piccole chicche, che contribuiscono in modo significativo a rendere l’espansione un ottimo prodotto, secondo noi. Il primo, o meglio i primi due, riguardano il sound design e la colonna sonora, due elementi già di grande successo nel gioco base e che, in questo DLC, si esprimono al massimo delle loro potenzialità. Nella Foresta dell’Abete Luminoso, la musica non è solo una componente di gioco, ma uno degli elementi chiave che danno vita all’espansione.
È forse l’aspetto del titolo in cui Odd Bug Studio ha compiuto la maggiore sperimentazione, a partire dalle specifiche scelte operate sul sound design, la selezione degli strumenti musicali e i suoni utilizzati, quasi a voler incarnare i molteplici stati d’animo delle creature presenti nel gioco. Ne è un esempio lo splendido “main theme” della Foresta dell’Abete Luminoso, una magnifica melodia eseguita dagli Scoiattoli durante il Festival delle Foglie Cadenti.
Il secondo aspetto, altrettanto rilevante, riflette quanto di positivo sia stato fatto nel precedente DLC, Bloody Whiskers, e nell’avventura principale di Redgi. Ci riferiamo, naturalmente, alla straordinaria abilità nello storytelling dell’attore, direttore del doppiaggio e doppiatore statunitense Doug Cockle, che interpreta il ruolo di narratore onnisciente in Tails of Iron. Un’interpretazione davvero strepitosa che rende ogni momento, ogni singolo passo compiuto da Redgi nella Foresta dell’Abete Luminoso, magico, e ogni battaglia, più epica che mai!
Bright Fir Forest segna la fine della saga di Re Redgi?
Ebbene sì, Bright Fir Forest, a meno di clamorosi colpi di scena, è stato lo splendido epilogo della saga di Sua Maestà Redgi, l’ultimo atto che ha chiuso definitivamente la faida tra ratti e rane.
Giungiamo al termine di questa recensione soddisfatti, felici e, se vogliamo essere onesti, anche abbastanza emozionati, consapevoli di aver vissuto un viaggio davvero memorabile, ricco di scontri epici, vecchi nemici e nuovi amici, che hanno reso le nostre ore trascorse in compagnia del DLC incredibilmente piacevoli e, forse, persino troppo veloci.
Bright Fir Forest è senza ombra di dubbio l’espansione che rende più giustizia alla saga di Redgi e scrive l’ultima pagina del nostro soggiorno nella Fortezza Cremisi. Un’avventura che, nonostante alcuni piccoli intoppi e lievi difetti ereditati dal gioco principale, offre una narrativa eccellente e un gameplay avvincente, impegnativo ma mai veramente frustrante, incentivando i giocatori a mettere alla prova i propri riflessi e la concentrazione, il tutto arricchito da una scenografia mozzafiato e da un sound design di altissimo livello.
In attesa dell’arrivo del sequel, Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, una nuova avventura che ci condurrà nelle terre del Nord nei panni del prode ratto Arlo (qui potete trovare tutte le informazioni a riguardo), se non l’aveste ancora fatto, fatevi un favore e godetevi questo piccolo gioiellino. Redgi vi accoglierà nel pub sotterraneo della Fortezza Cremisi, mentre si gode un buon boccale di birra ghiacciata!
L’espansione Bright Fir Forest è disponibile gratuitamente per Nintendo Switch, PC (tramite Steam), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S e Xbox One.
Per maggiori dettagli su tutti i contenuti legati a Tails of Iron, continuate a seguirci e non dimenticate di visitare i siti di Odd Bug Studio e United Label per rimanere aggiornati sulle ultime novità riguardanti il sequel.
Per oggi è tutto. Alla prossima recensione!
Tails of Iron – Bright Fir Forest
PRO
- La nuova area, la Foresta dell’Abete Luminoso, è uno spettacolo per gli occhi
- Una narrazione affascinante e convincente chiude splendidamente la saga di Redgi
- Buona gestione ed equilibrio tra le quest principali e quelle secondarie
- Gameplay che eredita tutti i punti di forza del gioco base…
- Ottimo character design di nemici base e boss
- Colonna sonora e doppiaggio di altissima qualità
- Un’ampia gamma e varietà di nuove armi e armature…
CON
- Discreta ma non sempre eccezionale varietà delle missioni secondarie
- …ma mette in luce anche alcune delle sue principali criticità
- …solo poche di esse sono veramente degne di nota, e anzi, rischiano di appesantire l’equipaggiamento del protagonista