Intraprendete un viaggio emozionante e struggente nei panni di un piccolo, solitario e temerario robot, alla disperata ricerca del padre perduto.

Minosse

Tra i Metroidvania più affascinanti in arrivo nel nuovo anno, Super Roboy merita senza dubbio un posto di prim’ordine. Questo incantevole gioco, disegnato interamente a mano, è ambientato in un oscuro e suggestivo mondo post-apocalittico, che, pur nella sua drammatica desolazione, si rivela il palcoscenico ideale per la storia che stiamo per raccontarvi, dando vita a un contrasto affascinante tra l’ambiente di gioco e la trama che si sviluppa al suo interno.

Creato dal giovane e brillante autore e tatuatore olandese Vincent Penning, un talento che sin dalla sua infanzia ha coltivato una passione travolgente per l’arte, Super Roboy è un’opera che affascina per la sua bellezza e le sue innegabili qualità artistiche. L’arte, infatti, non si limita a essere un semplice elemento estetico, ma rappresenta uno dei principali veicoli di espressione del gioco stesso, che prende vita attraverso colori vivaci e brillanti, dando forma a un mondo catastrofico popolato da esseri bizzarri e inusuali, il cui compito sarà ostacolare la nostra progressione.

Tuttavia, non lasciatevi ingannare dall’apparente linearità della trama: il comparto narrativo di Super Roboy si erge come un protagonista a pieno titolo, dotato di una propria anima e personalità ben definite. Non si limita a essere un mero pretesto per la quest principale, ma si fonde armoniosamente con la filosofia del gameplay, arricchendo l’esperienza con una straordinaria carica emotiva, capace di toccare i cuori dei giocatori più sensibili.

Siete pronti a scoprire cosa questa piccola, ma al contempo promettente e ambiziosa opera ha in serbo per voi? Se la risposta è sì, allora non vi resta che proseguire nella lettura e lasciarvi conquistare dall’affascinante, seppur oscuro, mondo di Super Roboy.

Il percorso di Vincent Penning e la genesi di Super Roboy

Quella di Vincent è una di quelle storie commoventi, intrise di passione e di umanità, che meritano di essere narrate perché ci svelano come, per molti, un videogioco rappresenti molto più di un semplice passatempo: diventa una finestra sulla propria vita interiore, sulle proprie esperienze e su legami profondi.

Vincent è un appassionato e talentuoso tatuatore, che da anni nutre un amore autentico e duraturo per l’arte, declinata in tutte le sue forme, espressioni e manifestazioni. Non è un caso che, parallelamente a questo percorso professionale, abbia sempre coltivato una passione segreta — e un piccolo sogno nel cassetto — diventare autore di videogiochi.

Come è nata questa sua seconda, ma altrettanto profonda vocazione? Merito di suo padre, che fin dall’infanzia gli ha trasmesso, con profonda dedizione e affetto, la passione l’amore per il medium videoludico, trascorrendo con lui preziosi momenti a programmare giochi sul Commodore Amiga. Con il passare degli anni, Vincent ha continuato a nutrire entrambe queste passioni, alimentandole con lo stesso fervore e la stessa visione che lo avevano accompagnato fin da giovane. Prima di intraprendere la carriera di tatuatore, ha sempre coltivato il sogno di poterle unire in un’unica strada, immaginando un futuro in cui sarebbe stato anche sviluppatore di videogiochi — oltre che fumettista e compositore.

Un sogno che stava per diventare realtà, da realizzare al fianco di suo padre, l’uomo che fin dall’infanzia aveva alimentato con amore e passione la sua dedizione per i videogiochi. Sfortunatamente, come spesso accade, la vita prese una piega inaspettata e dolorosa. Pochi anni dopo, un evento tragico e imprevedibile cambiò irrevocabilmente l’esistenza di Vincent, segnando una frattura profonda nel suo cammino e nelle sue aspirazioni future. La scomparsa del padre, figura imprescindibile e uno dei suoi più grandi punti di riferimento, lasciò un vuoto che nessun altro avrebbe potuto colmare.

Questo grande lutto spinse Vincent a una riflessione profonda e personale, culminata in una decisione che avrebbe trasformato il dolore in qualcosa di immortale. Decise infatti di realizzare il progetto che insieme al padre aveva sognato, di dare forma a quella visione condivisa, come un tributo vivo al legame indissolubile che li univa. Il videogioco, il sogno che avrebbero dovuto costruire insieme, divenne così la sua sfida personale, l’opera che gli permise di fondere tutte le sue passioni più sincere: l’arte, la musica, lo storytelling e, naturalmente, il videogioco stesso. Un tributo, ma anche una rinascita, un modo per ricongiungersi con un passato che vive ora nel presente della sua creazione.

Questa è la storia di come nasce Super Roboy, un racconto toccante, emozionante e memorabile, che abbiamo ritenuto fondamentale condividere con voi, per svelare ciò che si cela dietro ciò che, troppo spesso, viene ridotto e ingiustamente etichettato come un “semplice videogioco”.

Un’intensa e toccante storia autobiografica di ricerca, speranza e… paternità

Spesso, ci viene insegnato che i robot sono privi di emozioni, che l’empatia non possa trovare spazio nei loro rigidi e inanimati sistemi operativi. Eppure, forse non tutte le storie seguono lo stesso copione.

Lanciato su Kickstarter il 30 settembre, con una campagna di crowdfunding che ha ottenuto un notevole successo, raggiungendo rapidamente l’obiettivo prefissato, il gioco ha catturato l’attenzione fin da subito per due aspetti fondamentali: l’arte – che, non possiamo fare a meno di sottolineare, rappresenta il vero punto di forza di Vincent – e la narrazione, una trama avvolgente, intrisa di tematiche affascinanti e impreziosita da profondi tratti autobiografici.

Super Roboy

Il gioco, pur presentando una main quest che, a prima vista, appare semplice – la storia di solitario robot alla ricerca del proprio padre – si rivela in realtà un viaggio narrativo che esplora una molteplicità di tematiche complesse, spingendosi a toccare anche gli angoli più intimi della vita e del passato di Vincent. In questo contesto, emerge con forza il tema della figura paterna, un elemento centrale che si intreccia profondamente tanto nel percorso di crescita di Vincent quanto in quello del protagonista meccanico, diventando così un punto di riferimento imprescindibile nell’evoluzione di entrambe le storie.

Ispirato a celebri produzioni come Dante’s Inferno e alle raffinate opere di fantascienza firmate da autori quali Asimov e Heinlein, iil gioco si addentra in profonde riflessioni morali, sollevando interrogativi cruciali sul ruolo e sul destino dell’umanità in un universo sempre più soggiogato dal predominio tecnologico. Il nucleo tematico di questa avventura ruota attorno alla nozione di famiglia, addentrandosi nel significato profondo dell’identità, della redenzione e della crescita interiore del protagonista, in un viaggio che può essere definito, a tutti gli effetti, una “coming-of-age story”.

Il tutto prende forma attraverso splendide illustrazioni in puro stile sci-fi, che fondono con eleganza il linguaggio visivo iconico dei fumetti con ricordi materializzati sotto forma di diorami e interessanti e coinvolgenti dialoghi con gli NPC. Ciò che ne scaturisce un’esperienza visiva unica, in cui l’arte stessa si fa portavoce di un racconto profondo, innalzando lo storytelling a una dimensione di straordinaria potenza espressiva ed emozionale.

Cosa attenderci dal gameplay di Super Roboy?

Il gioco è strutturato su un totale di dodici livelli, ai quali si aggiungono i due necessari per affrontare i temuti boss finali, per un totale di circa dieci ore dedicate al completamento della main questline. Il gameplay si distingue per una forte enfasi sull’esplorazione, adottando un approccio non lineare che valorizza il backtracking, senza tuttavia appesantirlo o renderlo un compito ripetitivo, bensì un’esperienza fluida e appagante.

Un’attenzione particolare è stata dedicata al sistema di combattimento, sapientemente progettato per offrire una costante varietà, dinamicità e profondità. L’intento è stato quello di integrare una serie di elementi affascinanti, concepiti per offrire un’esperienza sempre stimolante, diversificata e con un ampio margine di personalizzazione, evitando in ogni caso che essa sfoci in un percorso punitivo o frustrante. Tra le caratteristiche di maggior rilievo, spiccano gli effetti di stato – ben sei in totale – che Roboy può infliggere ai nemici, insieme a una funzionalità esclusiva, il cosiddetto “enemy skill system”.

Super Roboy

Come illustrato dallo sviluppatore, questo interessante sistema è stato ideato per rinnovare il tradizionale metodo di acquisizione dei potenziamenti. Nello specifico, ogni abilità è legata a determinati nemici, che dovranno essere sconfitti per poterla sbloccare. Una volta ottenuta l’abilità, il giocatore dovrà localizzare un cristallo e raggiungere un livello base prestabilito per attivarne il potenziale.

In alcuni frangenti, queste abilità si riveleranno fondamentali per avanzare nel mondo di gioco; altre volte saranno indispensabili per abbattere un avversario particolarmente temibile, altrimenti invincibile con le sole capacità di base. In altri casi ancora, queste skill offriranno la possibilità di incrementare particolari statistiche di Roboy, consentendogli di eseguire nuovi attacchi offensivi o di infliggere alterazioni di stato ai nemici.

Dulcis in fundo, un altro elemento di spicco è rappresentato dai puzzle: affascinanti e complessi enigmi ambientali, sapientemente ideati dallo sviluppatore per offrire una sfida coinvolgente che richiede attenzione, ingegno e un’accurata pianificazione strategica. Tuttavia, tali sezioni sono interamente facoltative e ricompensano i giocatori con oggetti aggiuntivi che non influenzano in alcun modo la progressione principale dell’avventura, lasciando loro piena libertà di scelta nel decidere se impegnarsi nella loro risoluzione o proseguire oltre.

La progressione di Roboy

Per non anticiparvi ulteriori dettagli né svelarvi le sorprese che il gioco ha in serbo per voi, ci fermiamo qui. Tuttavia, ci permettiamo di offrirvi un breve, ma esaustivo, riepilogo delle principali caratteristiche che vi attendono nel gameplay di Super Roboy:

  • Impara le abilità dei nemici: Trova e sconfiggi i nemici per apprendere una varietà di abilità, che spaziano da potenziamenti nei movimenti a nuove armi.

  • Esplora: Immergiti in un mondo post-apocalittico interconnesso, arricchito da elementi fantascientifici, dove il giocatore viene premiato per deviare dagli obiettivi principali.

  • Scopri il passato di Roboy: Una storia emozionante raccontata attraverso cutscene in stile fumetto, ispirata a racconti senza tempo come Dante’s Inferno e ai classici romanzi di fantascienza.

  • Sfrutta le debolezze dei nemici: Impara a utilizzare gli elementi, infliggere malus e padroneggiare attacchi unici per infliggere colpi devastanti anche ai nemici più potenti.

Roboy è pronto ad accogliervi nel suo tenebroso mondo post-apocalittico

L’attesa è quasi finita. Super Roboy e il suo enigmatico mondo post-apocalittico vi aspettano il 20 gennaio 2025. Il titolo, frutto del lavoro di Vincent Penning e pubblicato da VP Games, sarà disponibile su PC tramite Steam. Resta invece ancora incerto, ad oggi, un suo eventuale approdo su console.

Per ulteriori aggiornamenti, vi invitiamo a seguire l’account del gioco su X e a rimanere connessi con noi, per scoprire tutte le novità e, naturalmente, la nostra recensione il giorno del lancio.

È tutto per oggi. Alla prossima!

Cresciuto con MediEvil e DOOM e affascinato dal mondo videoludico dal 1998. Questa passione nasce dalla voglia di scoprire e ricercare il videogioco a 360 gradi, con particolare attenzione al panorama Indie.