La monetizzazione della nostalgia

Negli ultimi anni, è opinione diffusa che monetizzare sulla nostalgia e sui ricordi sia un sistema perfetto per ottenere grandi entrate a basso rischio e costo. Aspyr, lo studio responsabile della remastered di Star Wars Bounty Hunter, è stato più volte al centro dell’attenzione pubblica e criticato per lavori non sempre curati sotto diversi aspetti. In tre casi emblematici, Aspyr ha compromesso l’immagine sia di Sony che del brand di Star Wars:

  • Aspyr era incaricata del remake di KOTOR, che avrebbe dovuto essere un titolo di lancio per PS5. Tuttavia, poiché il progetto non raggiungeva un livello di qualità adeguato, Sony inizialmente ha deciso di rinviare il progetto a tempo indeterminato, per poi affidarlo a un altro studio, scontentando molti fan. Questo ha creato una situazione simile al caso Scalebound su Xbox One, causando anche un danno economico.

  • Aspyr ha inoltre realizzato i port di KOTOR e altri titoli Star Wars per Switch e dispositivi mobile. Il port di KOTOR 2 su Switch doveva ricevere un DLC con i contenuti tagliati, ma Aspyr ha poi cancellato il progetto, scatenando una class action contro lo studio.

  • Il caso più recente riguarda il poco riscontro della remastered di Star Wars Battlefront 1 e 2, caratterizzata da un elevato peso di installazione e numerosi problemi tecnici, che hanno suscitato il malcontento degli utenti.

Nel tentativo di risollevare la situazione, Aspyr ha puntato sulla nostalgia degli utenti con la remastered di Star Wars Bounty Hunter, senza considerare a pieno i rischi. Il risultato è un’esperienza sbilanciata in termini di giocabilità e intrattenimento.

Star Wars: Bounty Hunter

La storia di Bounty Hunter

Uno degli aspetti più positivi dell’intera esperienza è lo storytelling. Star Wars: Bounty Hunter racconta l’origine di Jango Fett e di come, da famoso cacciatore di taglie, sia diventato l’arma di Lord Tiranus e la matrice per i cloni della Repubblica. La trama esplora diversi aspetti del personaggio e dell’universo di Star Wars, in particolare il lato più oscuro del mondo criminale, che ritroveremo in Star Wars Outlaws. Per la prima volta in un titolo Star Wars, viene approfondito un culto guidato da una Jedi oscura, con personaggi interessanti e misteriosi. La storia di Jango, con accenni al suo passato, è sempre coinvolgente e la scrittura è paragonabile a quella dei film della trilogia prequel.

Jango Fett

Il Gameplay

Star Wars: Bounty Hunter offre una buona varietà di ambientazioni, alcune più esplorabili liberamente e altre più lineari. La diversità dei luoghi è uno dei punti di forza del gioco, con ambientazioni come Coruscant e Tatooine che mostrano un notevole livello di cura.

Il gioco cerca di essere frenetico, in stile DMC, combinando combattimenti con armi da fuoco, lanciafiamme, corde e attacchi fisici. Tuttavia, come molti titoli dei primi anni 2000, non riesce a centrare pienamente l’obiettivo. La legnosità e la lentezza nei cambi di arma e gadget rendono il combattimento frustrante. La telecamera e il sistema di aggancio sono problematici: l’aggancio è impreciso e rende difficile gestire più avversari contemporaneamente.

Star Wars: Bounty Hunter

L’esplorazione è un altro punto debole, specialmente nelle sezioni di platforming con il Jetpack. Il level design, confuso e labirintico, può far perdere molto tempo al giocatore. Fortunatamente, alcuni livelli più lineari offrono un’esperienza più gratificante, mentre la ricerca delle taglie aggiunge una motivazione extra per i completisti a caccia di segreti nascosti.

Aspyr ha inoltre trascurato un aspetto cruciale per vendere un titolo nel 2024, la personalizzazione dell’esperienza. Il menù non è stato modificato in alcun modo, manca la possibilità di personalizzare l’esperienza, se non per la scelta dei comandi e poche impostazioni grafiche. L’elemento più critico è la totale assenza di un selettore della difficoltà e di personalizzazione della stessa. Il gioco parte con il livello di difficoltà preimpostata ma totalmente sbilanciata, per effetto di una gestione della vitalità inadeguata, per un titolo di questa tipologia, e dal punto di vista della lore (le armature in Beskar sono invulnerabili ai Blaster).

Il titolo soffre poi di una ulteriore criticità affatto trascurabile: la gestione dei dati di salvataggio. Il giocatore non ha la possibilità di salvare la partita autonomamente dove vuole, e questo può causare afflizione nel giocatore dovuta alla possibilità di utilizzare la funzione continua da un checkpoint solo 5 volte… Dopo di che si dovrà riavviare nuovamente il livello. La mancanza di un efficiente sistema di orientamento (come la bussola/navigatore in Quake 2 remastered o i punti esclamativi in Turok 2 remastered) può risultare sgradita a quei giocatori che cercano un’esperienza rilassata e guidata.

Star Wars: Bounty Hunter

Valutazione finale

La remastered di Star Wars: Bounty Hunter non è un prodotto che rende giustizia a Jango Fett. Puntare sulla nostalgia ha prodotto sicuramente dei buoni introiti economici a discapito però della cura e dell’amore nei confronti della saga. La nostra speranza è vedere presto altri remake – o in un titolo dedicato ai mandaloriani – all’altezza delle aspettative del pubblico e delle potenzialità degli sviluppatori.

Star Wars: Bounty Hunter - Launch Trailer

Star Wars: Bounty Hunter

“La remastered di Star Wars: Bounty Hunter non è un prodotto che rende giustizia a Jango Fett. Puntare sulla nostalgia ha prodotto sicuramente dei buoni introiti economici a discapito però della cura e dell’amore nei confronti della saga. La nostra speranza è vedere presto altri remake – o in un titolo dedicato ai mandaloriani – all’altezza delle aspettative del pubblico e delle potenzialità degli sviluppatori.”

PRO

  • Jango Fett
  • storia
  • ambientazioni
  • boss fight drago Krayt
  • taglie

CON

  • telecamera
  • combattimento
  • aggancio
  • mancanza del selettore della difficoltà
  • platform
  • esplorazione
  • mancanza di un sistema di salvataggio non automatico
SCORE: 6

6/10

Ciao sono Luca un videogiocatore di 27 anni e vivo a Brescia. Sempre alla ricerca di nuove esperienze nel settore videoludico e cinematografico.