Uno struggente e profondo viaggio interiore tra visioni e ricordi, dove l’animazione in stop motion si fa lingua dell’anima, trasformando malinconia e dolore in un silenzioso, ma potente, atto di rinascita.

South of Midnight ha finalmente fatto il suo debutto lo scorso 8 aprile su PC, Xbox Series X|S e Game Pass, e dopo aver trascorso diverse ore in un’esperienza che si fa progressivamente più intensa e “devastante”, possiamo affermare con certezza che il gioco ha superato ogni più fervida aspettativa. Compulsion Games è riuscita a intrecciare stop motion e videogioco in una maniera del tutto unica, creando un mondo popolato da personaggi grotteschi e situazioni sorprendenti e affascinanti. A completare l’opera, un comparto sonoro di pregevole fatture che arricchisce l’esperienza, rendendola ancora più immersiva e coerente nel suo insieme. Siete pronti a immergervi nell’affascinante storia di Hazel? Continuate a leggere.
Un’autentica opera d’arte animata
Al primo avvio, South of Midnight cattura immediatamente l’attenzione del giocatore con un breve ma affascinante corto animato in stop motion, che viene mostrato ancora prima del menu principale. Un piccolo capolavoro visivo, che non solo riflette lo stile artistico distintivo di molte sezioni del gioco, ma esalta anche la meticolosa cura dedicata alla realizzazione dei pupazzi e delle ambientazioni. Una scelta creativa che non è semplicemente una trovata estetica, ma una chiara manifestazione della volontà di Compulsion Games di dare assoluta centralità nella loro opera all’animazione artigianale, conferendo al titolo un’identità e un carattere unici.


Una fiaba oscura tra memoria e redenzione
La trama di South of Midnight si distingue per un impianto narrativo di assoluto livello, capace di coniugare sapientemente elementi fiabeschi e tensione drammatica. Se l’incipit può inizialmente apparire convenzionale, è solo con il progredire dell’avventura — e l’incontro con una vasta gamma di personaggi affascinanti e tormentati — che la narrazione rivela tutta la sua profondità, raggiungendo momenti di sorprendente intensità emotiva. Il racconto si sviluppa all’interno di una struttura fortemente guidata, un “corridoio narrativo” che accompagna il giocatore con ritmo cadenzato, mantenendo alta la tensione e l’interesse attraverso svolte inaspettate e un raffinato equilibrio tra pathos e mistero. A scandire ogni capitolo, la voce di un narratore d’eccezione — un carismatico pesce gatto — che introduce i momenti salienti del viaggio di Hazel, la giovane protagonista impegnata nella ricerca della verità sulle proprie origini e sui poteri che custodisce.
L’esplorazione si articola in diverse aree della città di Prospero e in ambientazioni eterogenee, sospese tra misticismo e decadenza. In ogni capitolo, Hazel è chiamata ad affrontare una creatura corrotta — come l’impressionante alligatore gigante — per recuperare brandelli della propria memoria sotto forma di “filamenti” di ricordi. Ogni antagonista cela una vicenda umana, spesso dolorosa, che contribuisce ad arricchire la dimensione emotiva del racconto e a spiazzare profondamente il giocatore.

Un gameplay classico ma ben congegnato: tra platform, enigmi e poteri tessili
South of Midnight si fonda su una solida struttura da action-adventure tradizionale, le cui meccaniche evocano per certi versi lo stile di Prince of Persia. Il sistema di movimento si arricchisce progressivamente grazie all’acquisizione di nuove abilità — dalle corse sui muri alle planate, fino a spinte aeree e salti concatenati — che ampliano la verticalità e la dinamicità dell’esplorazione.
La progettazione dei livelli richiede una padronanza sempre più precisa delle meccaniche platform, in particolare durante le sequenze di fuga più concitate, dove una certa entità misteriosa metterà alla prova i riflessi del giocatore con brutale aggressività e sorprendente velocità. Gli enigmi ambientali, ben dosati e organicamente integrati nel level design, incentivano l’uso ingegnoso dei poteri tessili di Hazel per manipolare oggetti e piattaforme, aprendo la via verso aree altrimenti inaccessibili.
Va tuttavia riconosciuto che, nelle sue fasi iniziali, il gameplay appare ancora acerbo e non sempre rifinito sul piano tecnico. È soltanto nella seconda metà del gioco che l’esperienza ludica raggiunge una maggiore fluidità e reattività, lasciando intravedere la piena maturazione delle idee del team di sviluppo.

Un sistema di combattimento classico, ma ben congegnato
Il sistema di combattimento di South of Midnight si presenta inizialmente in forma semplice e piuttosto reiterativa, ma si arricchisce progressivamente, acquisendo spessore tecnico e una crescente capacità di coinvolgimento. Con l’ampliarsi delle abilità disponibili e l’introduzione di nuove tipologie di nemici, le dinamiche degli scontri assumono sfumature sempre più strategiche. Hazel combatte intrecciando le sue doti da Tessitrice, alternando colpi leggeri e pesanti, che danno accesso a un ampio ventaglio di mosse, sia singole che ad area, ognuna caratterizzata da effetti peculiari — come rallentamenti, stordimenti o colpi a distanza. Padroneggiare questi poteri diventa cruciale, specialmente durante le boss fight, dove lettura dei pattern e gestione delle risorse si rivelano fondamentali.
Proprio gli scontri con i boss rappresentano i vertici dell’intera esperienza, sia in termini di sfida che di regia scenica.
Il duello contro l’enorme alligatore corrotto è uno degli esempi più riusciti: brutale, perfettamente riuscito, e capace di restituire tutta la tensione narrativa che lo precede. Ogni boss è infatti legato a un frammento di storia, e per uscirne vittoriosi non basta la forza: occorre osservare, comprendere e sfruttare tutto ciò che si è appreso sul piano narrativo.


Crouton e il pesce gatto: i due incantevoli compagni di viaggio di Hazel
Crouton, il curioso pupazzo che accompagna Hazel, prende vita in seguito all’uragano che risveglia i suoi poteri. Diventa presto un alleato prezioso: può attivare leve, infilarsi in passaggi troppo stretti per Hazel o distrarre i nemici, offrendo un supporto concreto e mai invasivo. Il suo design, tenero e stravagante, lo rende immediatamente memorabile — e la sua personalità buffa ma affettuosa conquista con naturalezza.
Di tutt’altra natura è invece il pesce gatto, figura enigmatica e affascinante, che assume il ruolo di guida spirituale per Hazel.
Narratore della sua vicenda, testimone delle verità più profonde e voce antica intrisa di saggezza, il pesce gatto rappresenta il legame tra mito e realtà, tra passato e presente. La sua costante presenza conferisce al racconto un tono più evocativo e mistico, arricchendo l’esperienza emotiva e narrativa con riflessioni dal sapore quasi poetico.

Comparto tecnico: un equilibrio perfetto tra estetica e prestazioni
Sfruttando la potenza dell’Unreal Engine 5, South of Midnight si distingue per un comparto visivo di altissimo livello, potenziato dalla natura lineare dell’esperienza — una scelta che risolve i limiti tipici del motore in ambientazioni open world. Su Xbox Series S, il gioco mantiene un frame rate stabile e una qualità video di prim’ordine, senza evidenti problematiche tecniche. Durante l’intera esperienza, non sono emersi bug significativi, e la seconda patch rilasciata ha perfezionato ulteriormente la stabilità, migliorando ancora di più la fluidità complessiva del gioco.
Il verdetto
Nonostante un sistema di combattimento che, almeno nelle fasi iniziali, non spicchi per originalità e alcune sezioni platform che avrebbero potuto beneficiare di ulteriori rifiniture, South of Midnight è un’opera che lascia il segno, grazie alla sua inconfondibile originalità e alla straordinaria profondità emotiva che riesce a trasmettere. Ogni aspetto del gioco, dall’animazione artigianale al comparto sonoro, è realizzato con una cura maniacale, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Il risultato è un’esperienza che, sebbene non priva di qualche sbavatura, si distingue nel panorama videoludico odierno per la sua capacità di emozionare e affascinare. Un progetto dall’anima inconfondibile, capace di entrare nel cuore del giocatore e che, con molta probabilità, lo accompagnerà per lungo tempo.
South of Midnight
PRO
- Estetica unica e coinvolgente
- Narrazione profonda e significativa
- Colonna sonora evocativa
- Compagni di viaggio memorabili
CON
- Sistema di combattimento funzionale, ma carente in termini di varietà e originalità
- La difficoltà delle boss fight tende talvolta ad essere eccessivamente bassa, risultando poco stimolante e penalizzando il senso di sfida complessiva