E se fosse il tuo psicologo ad aver bisogno di entrare in terapia?

In Sound Mind – Launch Trailer


Se sentite parlare di un horror psicologico, dal sapore originale, che una volta terminato lascia il giocatore in silenzio, tormentato da mille domande su sé stesso, probabilmente si tratta di In Sound Mind, sviluppato da We Create Stuff e pubblicato da Modus Games. Rilasciato il 28 settembre 2021, è disponibile su PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch.​

We Create Stuff, bel lavoro

We Create Stuff è uno studio di sviluppo israeliano che si era fatto già notare per la serie Nightmare House. Con In Sound Mind, il team ha fatto il suo debutto nel panorama dei giochi commerciali, collaborando con Modus Games per la pubblicazione del titolo, seppur mantenendo ben distinta la sua identità indie.​

Premesse profonde

In Sound Mind è un gioco in prima persona che fonde elementi di horror psicologico, esplorazione e risoluzione di enigmi. Vestirete i panni di Desmond Wales, uno psichiatra che esplora le menti dei suoi pazienti attraverso registrazioni audio, affrontando e cercando di epurare le loro paure e traumi in ambienti surreali e decisamente inquietanti, popolati dalle ombre, che talvolta possono albergare in ognuno di noi.

Negli abissi della psiche

Il gioco si apre con una panoramica che parte da una notte stellata, e regredisce fino a confinarsi nei sotterranei di un edificio misterioso, lasciandoci intravedere una città sommersa dalle acque. Ed è in quel seminterrato che si risveglia Desmond, senza memoria del suo passato. Esplorando l’ambiente, riesce a giungere al piano terra di quello che ha tutta l’aria di un condominio, per scoprire che ogni stanza rappresenta la mente di un suo paziente, celando le sue paure e i suoi più profondi e reconditi traumi. Ogni stanza catapulterà Desmond nelle abitazioni di quattro suoi pazienti, all’interno delle quali potrà rinvenire una cassetta registrata, che ascoltata nel suo ufficio al secondo piano, gli permetterà di entrare nelle menti dei suoi pazienti, affrontando creature e risolvendo enigmi per scoprire la verità, che li ha condotti a una tragica fine.

Quando la psiche prende vita

La narrativa di In Sound Mind è assolutamente originale, ricca di colpi di scena e inglobata in un’atmosfera di mistero e tensione psicologica. Non è facile dare forma a ciò che è nel nostro inconscio, ma quelli di We Create Stuff provano a farlo. E trattandosi di pazienti tormentati, il gioco non poteva che rappresentare ambienti surreali, stilizzati, inquieti e quasi dannati, per riflettere al meglio quattro menti disturbate. Il risultato? Senso di oppressione psicologica intenso. Varcando la porta di ogni paziente, ci ritroveremo nel loro mondo, quello che nessuno ha potuto vedere: neanche Desmond. Ecco che stavolta, il nostro psicologo riesce a visualizzare un mondo fatto di paure e traumi, impersonificati da ombre, creature dannate, che da sempre hanno accompagnato le menti, ma anche i cuori di quei pazienti, che Desmond non è riuscito a guarire.

Oltre la grafica

Il motore grafico Unity, noto per la sua versatilità e capacità di creare ambienti dettagliati e dinamici, riesce a fare sicuramente un bel lavoro anche stavolta, anche se non eccelso e dal retrogusto datato. D’altra parte invece, le mani sapienti del gruppo musicale The Living Tombstone, noto nel settore dell’electronic rock, riescono a regalarci un’iconica colonna sonora. Anche il resto dell’esperienza videoludica, sarà cullata da un comparto sonoro che riesce a rappresentare, tramite i suoni giusti, una mente che annega in sé stessa, adattandosi perfettamente all’atmosfera del gioco, carpendo quelli che sono i momenti di tensione, quelli drammatici, quelli spaventosi, ma soprattutto quelli in cui posare il joypad, ed emozionarsi.

Efficacia nel gameplay

Il gioco combina esplorazione in prima persona, risoluzione di enigmi e combattimenti contro creature di ogni tipo, sottoforma di ombre o fantasmi. Ogni livello offre meccaniche di gioco uniche, come l’uso di strumenti speciali per interagire con l’ambiente o affrontare nemici. Potremmo avvalerci infatti sia di armi da fuoco, come pistole, fucili, spararazzi fumogeni, sia anche di coltelli, dispositivi per compromettere i segnali radio e le frequenze elettriche, o addirittura pillole, che stimolano le nostre capacità psichiche. Il sistema di combattimento è semplice ma efficace, ma un focus sulla gestione delle risorse e sulla strategia sarà doveroso, per non rischiare di restarne privi. Lo sviluppo del gioco è altresì semplice e lineare: non avremo problemi a capire dove dirigerci, in quanto ogni registrazione farà la sua comparsa in sequenza, definendo l’ordine in cui addentrarci nella mente dei nostri quattro pazienti. A farci da guida sarà Tonia, il gatto di Desmond, che dal suo ufficio, lo dirigerà con dolcezza, e un misterioso senso di tristezza, verso ogni ascolto.

Colpo di scena

Desmond vaga per l’edificio, per le stanze, per la psiche, ma mai solo. Una misteriosa figura, sin da subito, si paleserà dinanzi a lui, alta, elegante, ma spaventosa. Nella sua evanescenza, questa ci darà talvolta consigli, talvolta opinioni, ma in primis, sembrerà prendersi gioco di noi, incolpandoci della fine di quei pazienti. Chi sarà quest’essere che tanto sembra conoscerci, e tanto sembra odiarci? Avrà forse a che fare con la quinta registrazione, che a sorpresa Desmond troverà dopo aver ascoltato le quattro dei suoi pazienti? E perché anche loro sembrano incolparlo, come causa della loro fine? C’è qualcosa che non sappiamo del dottor Desmond Wales?

In Sound Mind

La critica dice: si.

In Sound Mind ha ricevuto recensioni generalmente favorevoli dalla critica. Su Metacritic, la versione per PC ha ottenuto un punteggio di 75 su 100, basato su 18 recensioni, mentre la versione per console si assesta su un punteggio simile. ​

Punti di forza

La trama è sicuramente uno dei pro di questo prodotto, intrigante, con colpi di scena, e dai profondi spunti di riflessione. Anche le ambientazioni uniche e l’atmosfera coinvolgente hanno una certa presa sul giocatore, affrontate con meccaniche di gioco creative e variate, oltre che semplici ed intuitive. Infine, ogni suono che il giocatore percepirà sembrerà essere sempre al posto giusto, al momento giusto.

Punti da migliorare

Al lancio, il gioco presentava punti di crush, che a distanza di tempo sembrano essere risolti. Inevitabile però è quel senso di motion sickness che la frenesia di alcune parti può causare nel giocatore. Un’altra parentesi potrebbe essere quella della ripetitività, lamentata da alcuni. Sebbene infatti, ogni paziente abbia un mondo di gioco ben caratterizzato sulla base della propria psiche, le modalità con cui affrontare le ombre, e di taluni enigmi, a lungo andare possono risultare ridondanti.

In Sound Mind

“In Sound Mind è un’esperienza di horror psicologico ben realizzata. Se sei un fan degli horror psicologici e cerchi un gioco che stimoli la mente, In Sound Mind merita sicuramente una prova. Perché è questo, ciò che riesce a far meglio: stimolare la mente. Personalmente, dopo averlo terminato, in un periodo particolare della mia vita, ho sentito l’esigenza di posare il joypad, e prendermi un attimo per me stesso, per riflettere su quanto questo gioco sia stato capace di toccare corde profonde e complesse, per arrivare ad offrirci la verità. Solo chi si è ritrovato, come i pazienti di Desmond, in un oblio dal quale sembra non esserci via d’uscita, sa quanto sia essenziale un percorso psicologico, per capire questo: a volte, la causa del nostro tormento, siamo noi stessi.”

PRO

  • trama intrigante, con colpi di scena e spunti di riflessione;
  • ambientazioni e atmosfera suggestive;
  • meccaniche di gioco varie, creative ma anche intuitive;
  • sound design appropriato al contesto.

CON

  • possibile motion sickness in alcune fasi frenetiche del gioco;
  • ripetitività che alcuni potrebbero percepire nel modo in cui si affrontano i nemici, e in taluni enigmi.
SCORE: 7.5

7.5/10

Nato con un controller NES tra le mani, e successivamente N64, sviluppo la mia passione videoludica alla piena potenza negli anni '90, grazie a quel gioiello chiamato Playstation. Sebbene amante folle del genere horror, in tutte le sue sfumature, vivo ogni singolo videogioco come un mondo in cui perdersi, come un libro di cui voler leggere ogni singola pagina, come un sogno dal quale non volersi svegliare mai.