In questo appiccicoso e divertente puzzle – platform – adventure, EmergeWorlds ci porta nel colorato e intricato mondo di Dros. Dove due improbabili eroi dovranno fare squadra per affrontare le avversità e arrivare alla vetta della Torre.
Già da un primo sguardo Dros ricorda con grande forza alcuni classici del genere. Riesce a mutuare e fare suoi alcuni stilemi che hanno fatto grandi i puzzle – adventure. Bastano i primi livelli per capire l’ispirazione agli Zelda dell’era SNES e ai puzzle come Captain Toad Treasure Tracker. La sua stessa divisione in 4 zone con diversi biomi, l’interazione con gli NPC, l’esplorazione e i segreti sono una chiara eredità e passione per i classici targati Nintendo.
Vediamo di iniziare la recensione di Dros partendo dalla storia, per poi parlare della struttura e degli aspetti tecnici.
Dros: Incipit dell’Avventura
Dros ha due protagonisti e quindi due incipit. Un cacciatore di taglie che si fa chiamare Capitano si avvicina alla torre dell’Alchimista. Su di lui e sul suo flauto pende un’enorme taglia. Con l’intento di riscuotere la ricompensa, il cacciatore di taglie entra dentro la torre. Nello stesso momento in un laboratorio all’interno della torre uno slime si libera dalla sua prigionia. Scopriamo che non è l’unico slime all’interno del laboratorio, oltretutto queste creature sono senzienti e possono comunicare. Appena usciti dalla nostra prigione ci viene detto di trovare un guscio, altrimenti saremo destinati a morte certa. Consapevoli di questo ci gettiamo verso la base della torre.
La sorte non è altrettanto benevola con il cacciatore di taglie. Appena entrato incontra subito l’Alchimista che con un fendente lo mutila lasciandolo morente.
Qui avviene l’incontro tra i due improbabili eroi. Lo slime decide di usare il Capitano come suo guscio, così da ridargli la vita al costo di una rapporto simbiotico.
Dros e la sua Lore
Nel corso dell’avventura incontreremo parecchi personaggi, alcuni fondamentali per lo sviluppo della storia e altri solo di contorno. Un sottile humor permea i dialoghi, creando situazioni e siparietti divertenti, soprattutto tra i due protagonisti. Indipendentemente dalla loro importanza, tutti i personaggi, anche quelli che fanno da sfondo, hanno una caratterizzazione. I dialoghi sono importanti ed è meglio non saltarli, altrimenti si perdono sia informazioni che indizi per ottenere bonus o segreti. I personaggi più importanti compariranno anche in un diario.
Ogni volta che avremo un’interazione con uno di essi o completato determinati eventi, le pagine del diario si riempiranno con altre informazioni. Lo stesso accadrà se analizziamo alcuni dettagli dei livelli o troveremo dei collezionabili speciali. In questo modo conosceremo anche le origini e i segreti di questo mondo, scoprendo una narrativa non banale come sembra.
Una chicca è la lingua e la scrittura di questo mondo. Gli slime hanno una lingua propria e durante il viaggio nella torre troveremo alcune scritte incomprensibili. Quando controlliamo lo slime possiamo però leggerle e capirne il significato.
Struttura di Dros
L’avventura parte dalla base della torre dell’Alchimista. Con il suo flauto riesce a tenere soggiogate le creature (i Dros) e li usa come schiavi.
Oltre ai capitoli che fanno da prologo ed epilogo, la torre è divisa in 4 parti. Ognuna di esse ha 9 livelli dove il nostro obiettivo è quello di raggiungere l’ascensore che ci porterà alla zona successiva. L’ultimo livello sarà sempre una boss fight contro un Drognaught, un costrutto titanico che presenta sempre la stessa gimmick per essere sconfitto.
La vera differenza la fa il level design, che con le diverse meccaniche che offre rende l’approccio alla gimmick differente e mai noioso.
Ogni parte della torre ha un suo bioma e un tema narrativo che offre meccaniche diverse. Oltre a raggiungere l’ascensore ci sono altre 4 missioni opzionali da completare. Raccogliere un certo numero di Prima (fonte di energia del gioco), raccogliere le Bloodrocks, trovare i pezzi di Moderat (macchinario che fa parte di una sub quest) e finire il livello entro un tempo massimo.
Superato il boss di ogni zona ci troveremo in una hub con tutti gli NPC, lì possiamo riorganizzare le idee e andare alla zona successiva.
Completismo ed End game
Ovviamente per fare completismo dovremmo ripetere i livelli più di una volta. Trovare dei segreti completerà anche il diario. Finito il gioco si può accedere ad una modalità sfida: ripetere qualsiasi livello aggiungendo malus e limitazioni per aumentare la sfida.
Level Design e Meccaniche
Il level design e la componente puzzle di Dros sono sicuramente gli aspetti più riusciti dell’intera opera. La voglia di esplorare, di trovare i segreti e gli indizi non sono mai frustranti ma spingono il giocatore a dedicare tempo a trovarli. I livelli si sviluppano in tutte e tre le dimensioni e la quantità di meccaniche e scelte da fare sono tante e originali. Proprio per questo il level design ricorda quello Captain Toad Treasure Tracker, soprattutto per il movimento del personaggio del Capitano e le meccaniche di base. Il gameplay per quanto semplice viene elevato dal level design facendo intendere che la cosa più importante dell’avventura non è il punto di arrivo, ma il modo in cui ci si arriva. Infatti è possibile sia finire un livello in pochi minuti piuttosto che soffermandosi e trovare segreti e completare gli obiettivi secondari.
La Strana Coppia – Il Capitano
Come detto prima il level design serve a mettere in luce le caratteristiche dei nostri protagonisti. Precisiamo che possiamo usare solo un personaggio per volta, quindi giocheremo o nei panni del Capitano o in quelli dello slime.
Il cacciatore di taglie indossa una pesante armatura che ne limita i movimenti e lo appesantisce. Non può saltare ma in compenso il suo peso e la sua forza possono azionare le leve i pulsanti nel terreno più pesanti. Sott’acqua potrà soltanto stare sul fondale. Il Capitano è anche armato di una spada e può difendersi dai Dros mandati dall’Alchimista. Può menare fendenti e pararsi dai colpi avversari oltre che usare un leggero scatto.
Una nota sugli avversari: sono abbastanza diversificati anche se la parte action è quella un po’ più povera. Anche se ci sono alcune mid-boss fight interessanti dal sapore Zeldiano, è la parte più debole di tutto il gioco.
La Strana Coppia – Dros
Il piccolo slime è il vero MVP del gioco. Può staccarsi dal suo partner lasciandolo inerme e vulnerabile. Grazie alla sua velocità e capacità di doppio salto può raggiungere luoghi inaccessibili al Capitano. Inoltre può introdursi in cunicoli e pertugi inaccessibili, controllando meccanismi per spianare la strada al suo partner. Lo slime paga la sua mobilità con una grande fragilità. Può azionare solo pulsanti o leve piccole, non ha la forza di aprire gli scrigni e se viene individuato da un nemico viene neutralizzato con un solo colpo. In questo caso tornerà dal suo guscio senza conseguenze. Il suo corpo leggero gli permette di galleggiare sulle superfici d’acqua.
Oltre a questo lo slime riesce a convogliare e utilizzare l’energia dei Prima donando al suo partner diversi benefici e abilità. Considerato che la parte action è quella più debole le abilità ad esse collegate sono poco utili e difficili da manovrare. Si può andare avanti nell’avventura tranquillamente senza usarle. Diversamente tre delle sue abilità sono fondamentali. La cura, un’abilità che permette di allargare la visuale della mappa per trovare gli obiettivi e i segreti e permettere al suo partner di respirare sott’acqua.
Aspetti Tecnici
Il comparto audio e sonoro sono davvero ben riusciti e descrivono molto bene sia le situazioni che gli ambienti dove stiamo giocando. Il design dei personaggi e l’ambientazione sono un altro punto di forza di Dros. Non fatevi ingannare dallo stile Chibi dei personaggi e dell’ambientazione, specialmente nel finale potreste avere una brusco risveglio.
Nota dolente sono alcuni problemi con la camera e bug che mi hanno costretto a riavviare il livello o addirittura il gioco stesso più e più volte. Spesso lo slime può arrivare in un geodata non perfetto e freezare completamente il gioco. Immaginate che accada dopo aver completato delle subquest e trovato dei segreti.
Sono comunque errori rimediabili con delle patch correttive.
My Two Cents
Dros è un titolo dalla bella narrativa e veramente ben fatto, che cita con intelligenza i grandi classici della grande N. Il suo ottimo stile grafico si sposa con un level design articolato e stimolante. Un gioco stratificato che può essere sia affrontato con leggerezza che approfondito per completare tutti i suoi obiettivi secondari.
Non è esente da difetti, la parte action e le abilità ad esse collegate sono deboli rispetto a quelle puzzle e platform. Oltretutto i bug, anche se risolvibili con una patch, al momento compromettono il buon lavoro di design fatto dagli sviluppatori.
Rimane il fatto che abbiamo di fronte davvero un gran titolo. Una bella sorpresa che consiglio di provare. Non ve ne pentirete.
Dros
PRO
- gran level e game design
- Stile grafico accattivante
- Narrativa divertente e mai noiosa
- Buone fasi puzzle e platform
CON
- Parte action debole
- Bug che possono rovinare l’esperienza
- Alcuni problemi con le inquadrature