Le novità dall’ultimo evento dedicato a DOOM: The Dark Ages.

Poche settimane fa si è tenuto un evento di prova dedicato a DOOM: The Dark Ages. Stampa e content creator hanno avuto accesso alla sezione iniziale del gioco, con circa quattro ore di gameplay a disposizione. Le impressioni generali sono state molto positive, sia dal punto di vista tecnico che ludico. In particolare, è stato apprezzato il nuovo sistema di shooting, più pesante e meno frenetico rispetto ai capitoli precedenti, insieme a una maggiore enfasi sulla componente narrativa.
Tra le nuove aggiunte al gameplay, l’Atlan – un mech alto 30 piani – ha suscitato entusiasmo grazie alla possibilità di utilizzare armi imponenti, come una gigantesca gatling, e i devastanti pugni meccanici. Reazioni più contrastanti, invece, per quanto riguarda la sequenza con il drago: alcuni hanno trovato il combattimento troppo statico, complice il sistema di volo e la gestione della torretta non particolarmente fluida. Le nuove meccaniche di gioco sono state approfondite da Hugo Martin in un’intervista rilasciata al canale Mortismal Gaming durante l’evento.

DOOM: The Dark Ages e la nuova filosofia “Stand and Fight”
Nell’intervista di Mortismal Gaming, Hugo Martin ha discusso in profondità la filosofia dietro il combattimento di DOOM, sottolineando quanto sia fondamentale l’evoluzione costante del gameplay da un capitolo all’altro. Ogni nuovo titolo ha introdotto modifiche sostanziali al ritmo di gioco, alle armi, alle modalità di attacco e ai cosiddetti combat puzzle.
Secondo Martin, il cuore del sistema è sempre stato la capacità del giocatore di padroneggiare ogni elemento: dalle armi e le munizioni, alla velocità e ai cooldown delle abilità. Questa nuova filosofia viene definita da Martin “Stand and Fight”, con l’introduzione di uno scudo come elemento centrale del gameplay, e l’incoraggiamento ad affrontare frontalmente i nemici più ostici, piuttosto che schivarli. I nemici andranno studiati a fondo per capire il comportamento e scegliere le armi più adatte. Tornano abilità speciali come il pugno di sangue, la motosega, le granate e il lanciafiamme, strumenti fondamentali nel ciclo di combattimento.
Un altro elemento chiave è il level design, che dai tempi di DOOM (2016) ha assunto connotazioni uniche: si è passati da una verticalità moderata al vero e proprio platforming acrobatico di DOOM Eternal. Tutti questi aspetti vengono appresi e “masterati” dai fan più appassionati, come dimostrano i tantissimi video della community. Come sottolinea Martin: “Si tratta ancora di un ‘puzzle di combattimento’ — vogliamo offrirvi qualcosa da imparare e perfezionare.” Secondo Martin, riproporre un’esperienza già conosciuta non avrebbe alcun valore: purtroppo, se i giocatori si sentissero “a casa”, avrebbero già appreso e padroneggiato quel tipo di gameplay, rendendo l’esperienza troppo prevedibile e meno stimolante.

Mappe più vaste, nuovi potenziamenti per lo Slayer e una trama ambiziosa: cosa ci attende in DOOM: The Dark Ages
Per la prima volta nella storia della saga, DOOM: The Dark Ages apre le porte a un’esperienza di esplorazione più profonda, con mappe estese e dettagliate che promettono di rivoluzionare il gameplay. Alcuni livelli offriranno spazi vastissimi da esplorare, dove i giocatori potranno scoprire boss segreti, eserciti di demoni e aree nascoste, con diverse modalità per affrontare gli obiettivi sparsi nel mondo di gioco. L’esplorazione diventa fondamentale, non solo per scoprire nuovi angoli del mondo, ma anche per ottenere miglioramenti significativi per lo Slayer, che potranno essere trovati nei santuari delle Sentinelle.
Hugo Martin lo riassume perfettamente:
“Più esploro, più divento forte”
E aggiunge che i segreti nascosti saranno più numerosi e complessi che mai.
Verso la fine dell’intervista, Martin ha svelato alcuni dettagli intriganti sulla trama: lo Slayer si troverà coinvolto in una guerra contro un Signore Oscuro, mentre le forze dei Makyr e di Novik cercheranno di piegarlo al loro volere. Pur mantenendo il mistero sul nemico principale, Martin lo definisce come una minaccia imponente, capace di mettere alla prova anche i giocatori più esperti.
Con una narrativa che si espande ulteriormente, Doom: The Dark Ages introdurrà nuovi mondi, segreti e sviluppi della trama, rendendo l’universo di Doom ancora più vasto e affascinante.
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Doom: The Dark Ages – Il nuovo capitolo della saga che amplifica il caos e porta Doom alla massima potenza
DOOM: The Dark Ages sarà disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S Game Pass dal 15 maggio. Il gioco sarà disponibile sin dal day one sul catalogo Game Pass.
Recuperate l’intervista completa qui: Intervista completa con Hugo Martin