Un piccolo passatempo che pone l’attenzione su temi importanti come la salute mentale
Doctor Cat, uscito per X Box l’11 Aprile 2024, già presente per PC dal 20 Luglio 2023 e per Play Station dal 20 Gennaio 2024, è un piccolo videogioco rilassante che parte da alcuni presupposti interessanti.
Sviluppato da Headway Games, un’azienda portoghese di videogiochi focalizzata nel realizzare giochi semplici e brevi, come Golf: Hole in One, Finger Football: Goal in One e Puzzlerio.
Una delle premesse che mi ha incuriosito è la presenza di gatti come protagonisti della storia. Certo, non stiamo parlando di Stray, ma questi gatti vanno in terapia e noi dobbiamo giocare proprio nello studio di un gatto psicologo. L’insieme di questi due aspetti ha scaturito la mia curiosità.
Il Dottor Gatto
Il nostro gatto psicologo è seduto con blocco e penna in mano e inforca un paio di occhiali. Pronto a prendere appunti, accoglie uno ad uno i suoi pazienti.
Doctor Cat ha un apparente tono ironico e leggero, non tanto per la presenza di gatti, perché proprio Stray ci ha insegnato quanto un videogioco con un gatto come protagonista possa infine risultare profondo e trattare tematiche molto importanti.
Il tono apparentemente leggero è dato dall’impatto estetico e le scelte grafiche che sono state fatte. Ma di questo parlerò meglio dopo.
Quello che ci sembra un videogioco leggero e rilassante – che di fatto lo è per la maggior parte dei suoi aspetti -, in realtà intende trattare tematiche molto sensibili come quella relativa alla salute mentale.
Il Dottor Gatto, dunque, ha l’importante ruolo di ascoltare i problemi dei suoi pazienti e farli infine sentire meglio.
In realtà, li fa sentire meglio per averli ascoltati e quasi niente di più, o almeno questo è ciò che vediamo noi. I dialoghi non ci dicono molto di come il Dottor Gatto gestisca realmente le problematiche serie di cui i gatti-pazienti parlano. E questo è uno degli aspetti che personalmente ho trovato critico in questo videogioco.
La scrittura è un po’ superficiale e scarna e, considerato che a livello di gameplay – di cui parlerò meglio dopo – non ci troviamo di fronte a chissà quale complessità, e che anche il lavoro fatto con la grafica, per quanto realizzata bene a livello tecnico, risulta semplice, mi sarei aspettata qualcosa di più, almeno sotto questo aspetto.
Voglio dire, era da puntare tutto sulla scrittura, dato che grafica e gameplay sono piuttosto elementari.
Trovo anche un po’ difficile vedere questo titolo adatto ad un target di troppo giovani. Se fosse, giustificherebbe la semplicità dei dialoghi e della scrittura, a tratti un po’ banale.
Tuttavia, per i temi trattati, che ora andremo ad approfondire, trovo difficile che un bambino possa giocarci senza fare un bel po’ di domande, soprattutto perché ci vengono presentati una serie di problemi che non vengono approfonditi abbastanza e non ci viene neanche proposta un’idea di come gestirli.
Il primo passo è la consapevolezza
I nostri gatti-pazienti espongono al Dottor Gatto cosa li affligge e ci troviamo di fronte a dodici problemi, tutti di considerevole importanza.
Ogni paziente enuncia innanzitutto l’aspetto della loro vita che gli crea disagio e sofferenza, al punto da essersi convinti ad andare in terapia. Consapevoli, dunque, di avere un problema.
L’importanza di andare in terapia, ma soprattutto di prendere coscienza dell’esistenza di un problema che crea difficoltà esistenziali, è un bel messaggio da trasmettere, e da questo punto di vista Doctor Cat sembra comunicarcelo piuttosto bene.
Le testimonianze dei pazienti, infatti, sono tutte tristi e complesse. Scritte in maniera molto sintetica, come del resto tutti i dialoghi presenti, ma comunque efficaci nel farci capire di quale problema si sta parlando, queste testimonianze sono a tratti disturbanti, il che è reso tutto un po’ cringe dal fatto che a parlarne sono dei gatti bidimensionali, che hanno la pretesa di essere pucciosi e teneri come ci si aspetta da dei gatti.
Ora vi elenco in ordine quali sono i problemi presentati dai gatti-pazienti, giusto per far capire il livello di importanza e in parte l’occasione persa di Doctor Cat di approfondirli debitamente.
Iniziamo con il primo paziente che ha problemi di natura pratica che lo affliggono molto, come quelli di natura economica che gli creano forti preoccupazioni, soprattutto perché ha una famiglia da mantenere.
Il secondo paziente deve invece affrontare un trauma avuto a seguito di una disavventura all’interno di una caverna. Si prosegue con un altro che ha problemi a gestire la rabbia e si trova spesso al centro di violente risse.
Da qui una sequela di situazioni difficili come quella della gestione di un cambiamento recente che ha scatenato tutta una serie di incertezze e di ansia da prestazione, o quella dei problemi di comunicazione all’interno di una coppia.
Inoltre, disturbi alimentari, come la dipendenza da cibo, o la depressione e la mancanza di motivazione, problemi ad affrontare la morte di un amico, problemi comportamentali come un’eccessiva arroganza che ha portato il paziente a rimanere solo.
Si parla anche di tematiche come quella dell’ADHD e della difficoltà a restare concentrati al lavoro, o del disturbo ossessivo compulsivo, e, per finire, problemi di autostima e la paura paralizzante di fallire nel lavoro e nella vita.
Alla fine ci si ritrova un po’ tristi e depressi, il che significa che l’impatto emotivo scatenato da questi problemi e da come ci vengono presentati è alquanto incisivo.
Ma come ci vengono presentati questi problemi?
Ricomporre i pezzi
Doctor Cat è un gioco di scambio casuale di tessere, molto semplice e per questo rilassante. A livello di gameplay, dunque, non dobbiamo fare altro che ricomporre delle immagini che, dopo aver ascoltato i problemi dei gatti-pazienti, ci si presentano frammentate, in due livelli di difficoltà, che consistono nel numero di tessere che compongono l’immagine.
C’è un ulteriore livello di difficoltà che è caratterizzato dal tempo di esecuzione del puzzle.
Inoltre, i puzzle sono generati casualmente, dunque si può rigiocare tutte le volte che si vuole.
Il gameplay è semplice e così anche la grafica. Ci sono davvero pochi disegni e animazioni minimali, tuttavia, le tavole che dobbiamo ricomporre – 12 in tutto -, sono realizzate bene, tecnicamente parlando.
Sono in 2D disegnati a mano, con tratti stilizzati ma con una buona cura del dettaglio. Ho apprezzato particolarmente l’uso delle luci e dei colori, che oltre ad avere dato una buona resa estetica all’immagine, evoca lo stato d’animo del gatto-paziente rappresentato in quella scena. Voto 8 al disegnatore.
In conclusione
In conclusione, Doctor Cat non si presenta come un videogioco dalle grandi pretese e in questo è onesto e funziona, tuttavia, una pretesa ce l’ha, molto nobile, va detto, che è quella di parlarci di tematiche importanti come la salute mentale e la psicoterapia.
A mio avviso, non ci riesce del tutto. L’intento è buono e il messaggio della pesantezza di alcuni problemi che impattano moltissimo nella vita di tutti i giorni, in qualche modo arriva.
Tuttavia, mi sarei aspettata qualcosa di più dalla scrittura – dai dialoghi -, vista l’importanza di certi temi.
Nobile l’intento, dunque, e buona l’idea, poteva restare semplice com’è, con qualche accortezza in più sul piano tecnico – non ho amato particolarmente nemmeno l’unica musica presente -, ma avrebbe dovuto dare maggiore attenzione alle tematiche che voleva trattare. Un’occasione in parte sprecata.
Doctor Cat
PRO
- Intento nobile: Il gioco cerca di affrontare temi importanti legati alla salute mentale e alla psicoterapia, fornendo consapevolezza su tali questioni
- Messaggio rilevante: Nonostante le limitazioni, il gioco riesce a trasmettere il peso dei problemi che influenzano la vita quotidiana, aprendo la discussione su questioni significative
- Semplicità: L’approccio semplice del gioco può renderlo accessibile a un’ampia gamma di giocatori, contribuendo alla sua diffusione
CON
- Scrittura superficiale: I dialoghi e la scrittura complessiva mancano della profondità necessaria per esplorare appieno i temi trattati, risultando in un’esperienza meno coinvolgente
- Mancanza di approfondimento: Nonostante l’intento nobile, il gioco non riesce a offrire un’analisi dettagliata dei problemi presentati, perdendo così l’opportunità di fornire una comprensione più completa
- Carenze tecniche: Alcuni aspetti tecnici, come la mancanza di varietà nella colonna sonora, potrebbero ridurre l’esperienza complessiva del gioco, limitandone l’attrattiva per i giocatori