Là dove l’oscurità ci aveva lasciati… ora l’odio ci richiama.

Dopo le ultime, intense – e talvolta strazianti – ore che hanno segnato la conclusione di Diablo IV, molte domande sono rimaste sospese nel silenzio, come echi lontani in attesa di risposta.
Vessel of Hatred riprende esattamente da lì, come naturale prosecuzione di quella storia interrotta, affrontando uno degli interrogativi più oscuri e laceranti: “Quale cammino intraprenderà Neyrelle?” Siete pronti a varcare nuovamente le soglie dell’incubo? A seguire il richiamo dell’odio che serpeggia nell’ombra? Allora, continuate a leggere: l’oscurità ha ancora molto da raccontare.
Una narrazione all’altezza del nome di Diablo
Vessel of Hatred riprende eccellentemente la struttura narrativa classica di Diablo IV, articolandosi in atti ben scanditi e suddivisi in missioni principali e secondarie. Anche in questa espansione, vi ritroverete immersi in dialoghi sapientemente scritti e in sequenze in CGI di altissimo livello, autentico marchio di fabbrica di Blizzard.
La qualità della scrittura si mantiene su standard eccellenti: vi troverete di fronte a un ampio e variegato ventaglio di personaggi, profondamente intrecciati con l’enigmatica terra inesplorata di Nahantu, ciascuno dotato di una precisa identità e di un ruolo narrativo ben definito. Figure come Eru e Akarat si imporranno come fulcri emotivi e spirituali della vicenda, regalando momenti di grande intensità, svolte inaspettate e rivelazioni intrise di pathos.
Il cuore pulsante della narrazione resta la tormentata missione di Neyrelle, chiamata a trovare un modo per contenere l’oscura essenza di Mephisto, imprigionata all’interno della Pietra dell’Anima, precedentemente riattivata nella campagna principale da Donan. Nel frattempo, la corruzione si espande, contaminando ogni cosa al suo passaggio, mentre la minaccia si fa via via più concreta e incombente. In questo scenario carico di tensione, riponete le vostre speranze negli Spiritisti, una nuova e criptica fazione guidata da un consiglio che custodisce arcani saperi ancestrali.
La campagna vi accompagnerà per circa 10 ore, qualora decidiate di affrontarla con calma, immergendovi in ogni missione e dedicandovi anche alle attività collaterali legate al reclutamento dei mercenari.

Il ritorno dei mercenari
Uno degli elementi più amati dai fan storici fa il suo ritorno: i mercenari di Diablo II.
Questa volta, sebbene il loro numero sia limitato, ogni compagno si distingue per un’identità ben definita, con abilità uniche e uno stile di combattimento tutto suo. La scelta del mercenario giusto diventa così una vera e propria decisione tattica, in grado di potenziare le vostre build e colmare eventuali debolezze del vostro personaggio. Ogni mercenario cresce al vostro fianco, sviluppando nuove abilità attraverso un piccolo skill tree dedicato, che vi permetterà di personalizzare ulteriormente il suo ruolo in battaglia.
La novità riguarda il modo in cui vengono introdotti: nelle prime ore di gioco, vi sarà offerto il supporto gratuito del primo mercenario. Successivamente, la base sotterranea vi consentirà di accedere a nuove reclute, ciascuna ottenibile attraverso missioni specifiche, grazie alle quali guadagnerete la loro fiducia e li avrete al vostro fianco.
Un sistema di progressione rinnovato
L’espansione introduce un sistema di progressione pensato anche per accogliere i nuovi giocatori, dando loro la possibilità di evolversi senza perdersi nei meandri di una curva di difficoltà troppo tendente verso l’alto. Il livello massimo è ora fissato a 60, dopo il quale si entra nella fase di sviluppo tramite i punti eccellenza, un sistema che premia l’abilità e la strategia nella costruzione del personaggio. Questa scelta impone maggiore attenzione nella creazione della build, dato che il numero di punti esperienza guadagnabili diminuisce. Per i veterani della serie, Blizzard ha pensato anche a un gradito “regalo” per chi possiede già un account attivo: un boost fino al livello 50, con build preimpostate e un set leggendario completo.

L’introduzione della classe degli Spiritisti
Il gameplay di base rimane quello solido e ben collaudato di Diablo IV, adattato in modo impeccabile alla nuova generazione. Le vere novità, tuttavia, risiedono nell’introduzione della nuova classe degli Spiritisti, che si integra in maniera naturale nella trama principale. Lo Spiritista, capace di attingere ai poteri di quattro spiriti animali, ciascuno con abilità specifiche, offre uno stile di gioco fresco e dinamico, che, se ben progettato, può rivelarsi estremamente potente.
Alcuni dungeon della nuova regione propongono sfide più articolate e complesse, con una struttura meno prevedibile rispetto alle tradizionali aree della mappa principale, aumentando la varietà e l’imprevedibilità dell’esperienza. Sebbene il lavoro sul gameplay sia accurato e ben bilanciato, la proposta rimane fondamentalmente coerente con lo stile del gioco base, senza presentare innovazioni particolarmente rivoluzionarie.


Comparto tecnico: stile e solidità (quasi) impeccabili
L’espansione si distingue per il suo stile visivo impeccabile e una stabilità tecnica eccellente. L’atmosfera di Diablo raggiunge nuove vette, unica come non mai, grazie a una direzione artistica che cattura in modo sublime l’essenza oscura e inquietante del mondo. Tuttavia, persiste un problema che da tempo affligge la serie: la necessità di una connessione costante. Nei momenti di maggiore criticità, anche il più lieve dei lag può rivelarsi fatale, minando l’esperienza di gioco e compromettendo la fluidità dell’azione.
Verdetto finale
Vessel of Hatred si rivela un’espansione ben riuscita, che non solo consolida l’eccellente lavoro di Blizzard, ma lo eleva ulteriormente. Propone contenuti ricchi e vari, arricchendo ulteriormente l’esperienza di gioco originale e permettendo anche ai neofiti di immergersi nel mondo di Diablo IV con maggiore facilità. La trama avvincente, il finale d’impatto e il ritorno dei mercenari rendono questa espansione un’aggiunta imprescindibile per gli appassionati della saga.
Diablo IV: Vessel of Hatred
PRO
- personaggi scritti con cura
- Il ritorno dei mercenari
- Missioni secondarie ben integrate
- Ambientazione suggestiva
- Neyrelle
- La nuova classe degli Spiritisti
CON
- connessione instabile nei momenti critici
- Level cap troppo basso per le build avanzate
- Durata della campagna