Un viaggio nello sviluppo di Shenmue e la visione di un grande autore…

La lunga carriera di Yu Suzuki analizzata nel dettaglio

Yu Suzuki, un importante game designer e autore presso SEGA, creò nella sua carriera alcuni dei più importanti titoli per arcade e console della storia. Suzuki sviluppò diversi arcade come Shenmue, Virtua fighter, Virtua Cop, Space Harrier, After burner, Outrun e molti altri.

Nella sua carriera, aveva sempre avuto l’obiettivo di donare ai giocatori l’esperienza più immersiva possibile durante il gameplay.

Suzuki nello sviluppo dei suoi titoli utilizzava varie tecniche per rompere la quarta parete.

Per esempio con Space Harrier aveva studiato un cabinato simile a una cabina di pilotaggio e l’Intera postazione poteva muoversi, seguendo i movimenti della cloche controllata dal giocatore.

La stessa tecnologia venne utilizzata per Outrun, ma con Outrun 2 venne realizzata una completa revisione della simulazione del movimento dell’auto e della nuova impressionante grafica.

Questo immergeva il giocatore in un tour con l’iconica ragazza bionda, la grande scelta tra i classici modelli Ferrari e le ottime location con molti percorsi da seguire.

L’ultimo arcade era After Burner, un titolo dove il giocatore pilotava un caccia e doveva eliminare diversi bersagli e ingaggiare dog fight con alcuni di loro.

After Burner utilizzava in tutti i capitoli il sistema di simulazione del movimento, sempre molto aggiornato in ogni nuovo capitolo per aumentare l’immersività.

La nascita di Shenmue

Shenmue era un progetto sperimentale, fu sviluppato in cinque anni dal 1994 al 1999. Questa produzione era nata come uno spin-off GDR di Virtua Fighter e alcune caratteristiche sono ancora presenti nella versione definitiva.

Shenmue era uno dei primi giochi AAA per l’epoca, il budget tra marketing e produzione fu di 70 milioni per entrambi i due capitoli della serie.

Shenmue fu un titolo molto innovativo. Inizialmente era pensato per il Sega Saturn ma per via delle limitazioni hardware, Suzuki chiese alla dirigenza di SEGA di passare lo sviluppo sulla prossima console next gen, il Dreamcast.

Shenmue

Cosa rende Shenmue una rivoluzione 

Suzuki creò un nuovo genere con Shenmue, il Free Roaming.

Il sistema Free dava ai giocatori un’ esperienza molto immersiva e cosa ancora più importante, interattiva.

Tutto l’ambiente di gioco: dalle case, ai cittadini poi gli oggetti come macchine gacha, arcade, cabine telefoniche, mappe, cartelli, mobili nelle case e molto altro erano interagibili.

Il mondo era vivo e tutti i cittadini sono differenti e con la propria vita, personalità, lavoro e conoscenze.

Per il gioco furono utilizzati 300 attori per dare vita a un mondo realistico. In Shenmue i giocatori potevano parlare con tutti e ogni volta le reazioni erano diverse in base  alle domande fatte dal protagonista.

La progressione funzionava in un modo originale per l’epoca, il giocatore aveva un obiettivo nel diario e poteva scegliere se cercare informazioni nelle diverse aree della mappa, completandolo.

Oppure poteva ignorarlo completamente e dedicarsi alle attività del mondo di gioco. I giocatori potevano esplorare la città, giocare ad alcuni arcade SEGA nella sala giochi, utilizzare alcune macchine gacha e fare allenamento nel parco o nel dojo.

Shenmue non forniva una mappa classica al giocatore.  Qui il giocatore doveva capire come orientarsi in città anche chiedendo indicazioni e consigli ai cittadini.

 In alcuni posti specifici erano presenti delle mappe dell’area che erano un ottimo aiuto per i giocatori. Il giocatore aveva bisogno di fissarsi diversi punti di riferimento visivi per orientarsi nel gioco.

Controllare l’ora era una meccanica importante, perché alcune missioni o eventi casuali accadevano solo in un certo orario della giornata.

Il meteo dinamico era un’interessante caratteristica all’epoca, l’intero meteo del gioco era basato sulle reali condizioni atmosferiche di Yokosuka in un’anno.

Shenmue

L’innovativo sistema di progressione del combattimento 

Shenmue presentava un sistema di combattimento tecnico basato sui vari capitoli di Virtua Fighter e prendeva ispirazione dalla filosofia marziale per la progressione.

Il protagonista di Shenmue è ancora uno studente di arti marziali e aveva bisogno di imparare come combattere al meglio.

Questa caratteristica veniva trasmessa al giocatore tramite la  necessità di lunghe sessioni di allenamento, nel dojo o nel parco. Il giocatore doveva seguire l’ideologia delle arti marziali “ripetizione per raggiungere la perfezione”.

Con un lungo allenamento si potevano migliorare la forza e la  velocità degli attacchi del personaggio. 

C’era la possibilità di allenarsi in solitaria o con alcuni importanti maestri, che potevano insegnare nuove mosse da utilizzare in combattimento. Questa meccanica, permetteva ai giocatori di avere una maggiore memoria muscolare in combattimento e creare una connessione tra il protagonista e il giocatore.

The Story Goes On…

Shenmue non fu un successo commerciale per SEGA, anche il test di lancio del secondo capitolo sulla prima Xbox fallì.

La prima Xbox era un’ottima console ma non così diffusa per il suo prezzo. Gli incassi della serie di Shenmue non erano quelli sperati, per via della vendita di solo 1,2 milioni di copie.

Un terzo capitolo fu cancellato, ma le sperimentazioni continuarono, con lo sviluppo di Shenmue Online, un MMO che voleva esplorare il mondo di Shenmue e offrire ai giocatori molta più esplorazione e mini-giochi, ma il progetto fu cancellato.

Yu Suzuki lanciò un Kickstarter per la realizzazione del terzo capitolo di Shenmue e i risultati furono ottimi.

Con un budget limitato e un piccolo team, Suzuki creò il sequel che i fan aspettavano. Il gioco, per via della sua struttura particolare, non venne apprezzato dai nuovi videogiocatori, molto più abituati ad esperienze più veloci e immediate.

Il terzo capitolo fu un grande ritorno per la serie. I fan aspettano l’importante ritorno dell’ultimo capitolo della serie, il quarto, che darà un finale a questa importante opera autoriale.

Goodbye from the arcade!

Ciao sono Luca un videogiocatore di 27 anni e vivo a Brescia. Sempre alla ricerca di nuove esperienze nel settore videoludico e cinematografico.