Un sequel che stravolge radicalmente le regole e l’impianto ludico del suo predecessore.
Durante l’edizione annuale della Gamescom, lo studio ed editore svedese Thunderful Games ha ufficialmente svelato Lost in Random: The Eternal Die, sequel dell’avvincente action-adventure a tinte dark, originariamente sviluppato da Zoink Games e Thunderful Games e pubblicato da Electronic Arts.
Il nuovo capitolo è ambientato in quattro biomi inediti, anch’essi parte integrante della magnifica e oscura dimensione di Alea, ispirata alla suggestiva cinematografia di Tim Burton e alle opere incantate di Neil Gaiman. In questo sequel, ci caleremo nei panni di Aleksandra, la temuta Regina di Alea, ormai spogliata di ogni bene. Privata dei suoi antichi poteri e intrappolata in un incubo tenebroso, Aleksandra dovrà contare sulle sue abilità e sul fidato dado, Fortune. Insieme, sfideranno il destino in un’epica avventura di vendetta, redenzione e rivelazioni attraverso i regni bizzarri e affascinanti di Alea.
Il sequel introdurrà un concetto ludico profondamente innovativo, pur conservando la narrazione e l’atmosfera distintive del capitolo precedente. Abbandonando la prospettiva in terza persona, il gioco adotterà una visuale isometrica dall’alto, promettendo, a detta degli sviluppatori, un’esperienza interattiva di maggiore immediatezza e intensità.
Anche la formula del gameplay è stata profondamente ristrutturata. Se il primo capitolo si contraddistingueva per la sua raffinata amalgama di strategia, meccaniche basate sui dadi e casualità, il sequel abbraccerà una formula ludica di tipo rogue-lite. Pur preservando l’elemento di casualità che ne ha segnato il successo, il nuovo sistema di gioco presenterà biomi in continua metamorfosi, arricchiti da colpi di scena imprevedibili, sfide stimolanti e cospicue ricompense.
Tuttavia, il sistema di combattimento non rinuncerà del tutto alle proprie radici. Difatti, i giocatori saranno spesso chiamati ad abbracciare caos, adattandosi con prontezza agli imprevisti e architettando strategie con ingegno, sfruttando le armi più appropriate per liberarsi degli avversari, oppure affidandosi alla sorte, che determinerà il destino di Aleksandra. Inoltre, il nuovo Sistema delle Reliquie conferirà un ulteriore livello di profondità strategica, permettendo di raccogliere e combinare reliquie per svelare una vasta gamma di effetti immediati, sinergie caotiche e potenti bonus, influenzando in maniera rilevante i diversi stili di gioco e rendendo ogni partita un’esperienza irripetibile.
Inoltre, come in ogni rogue-lite che si rispetti, la morte non segnerà la fine. Ogni volta che i giocatori saranno sconfitti, potranno tornare al Santuario, un rifugio in costante evoluzione popolato da un gruppo di personaggi eclettici, per sbloccare e potenziare armi da uno scaffale vivente, scegliere con saggezza tra le Benedizioni dell’onnipotente Aama o semplicemente rinnovare il proprio guardaroba. Completando missioni per gli alleati, sarà possibile ripristinare integralmente i poteri di Aleksandra e svelare il suo vero potenziale.
Nonostante l’iniziale entusiasmo suscitato dall’audace scelta da parte di Thunderful di rinnovare il gameplay con una formula rogue-lite, nutriamo alcune perplessità che non possono essere ignorate. La prima riguarda l’assenza di Olov Redmalm e Klaus Lyngeled, i principali artefici della genesi del multiverso di Lost in Random, dallo sviluppo di questo secondo capitolo. Riteniamo che tale mancanza potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità complessiva del gioco.
La seconda perplessità concerne la formula stessa che Thunderful ha scelto di adottare per il sequel, profondamente incentrata sulle meccaniche tipiche del genere rogue-lite. Sebbene si tratti di una scelta coraggiosa, essa rischia di alterare l’essenza stessa di Lost in Random, snaturando quell’atmosfera unica e quel feeling distintivo che solo il gameplay e il sistema di combattimento del primo capitolo sapevano offrire. Inoltre, bisogna tenere conto dell’elevata competitività all’interno del genere, il che rende questa decisione particolarmente rischiosa e azzardata. Tuttavia, è altresì vero che la casualità intrinseca alle meccaniche rogue-lite potrebbe infondere al gameplay un’interessante dose di imprevedibilità, un tratto distintivo del primo capitolo che potrebbe, quindi, rivelarsi la vera chiave del successo del sequel.
In attesa di ulteriori dettagli da parte di Thunderful Games, rimaniamo fiduciosi, confidando che essi preservino con la dovuta attenzione l’integrità della narrazione, dei temi e dell’atmosfera che Olov e Klaus hanno sapientemente concepito.
Lost in Random: The Eternal Die è atteso nel corso del 2025 per Nintendo Switch, PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S, e sarà disponibile dal giorno del lancio nel catalogo di Xbox e PC Game Pass.
Per ulteriori aggiornamenti sul gioco, vi invitiamo a seguirci e a visitare l’account X di Thunderful Games, per non perdere le ultime novità e informazioni sul progetto.
È tutto per oggi. Ci vediamo presto ad Alea!