Alterium Shift è un salto nel passato. Un gioco ispirato ai vecchi RPG 16 bit. Ancora in accesso anticipato, vediamo cosa ha da offrire questo titolo.

Chi come me è abbastanza grandicello, giocando Alterium Shift sicuramente ricorderà l’epoca d’oro degli RPG a 16 bit. Specialmente insieme al SNES formavano una dicotomia granitica che ha segnato e trasformato il mondo videoludico. Titoli indimenticabili come Final Fantasy, Breath of Fire, Star Ocean, Chrono Trigger e Secret of Mana, solo per citarne alcuni. La loro eredità è stata talmente forte che il loro stile in pixel art e le loro dinamiche base sono state riprese ed arricchite in titoli recenti. Basta pensare ad Octopath Traveler, Sea of Stars o Chained Echoes.

Soprattutto Octopath Traveler sembra aver ispirato una dinamica di Alterium Shift, anche se il titolo la declina in maniera diversa. 

Drattzy Games LLC e GRAVITY GAME ARISE Co, hanno fatto uscire questo titolo, ancora in accesso anticipato, che vuole omaggiare il genere RPG.

Alterium Shift e i 3 Protagonisti

Esatto! Alterium Shift ha 3 protagonisti, 3 potenziali eroi le cui strade e i destini si incroceranno a seconda delle nostre scelte. Anche se, in tutta onestà il deus ex machina sembra essere un globo luminoso. Un’entità senziente che cerca di porre rimedio ad una catastrofe che è già accaduta.

Ma ora veniamo ai nostri eroi e alle loro caratteristiche.

Pyra è la classica guerriera. Rigorosa, puntuale, con un gran senso del dovere ed un’innata predisposizione per il comando. È abile nell’incanalare l’elemento del fuoco nei suoi attacchi con la lancia. Ha un legame quasi da sorella maggiore con Atlas, arciere che domina l’elemento del vento. Abile ma abbastanza insicuro ha un rapporto molto stretto con Pyra che lo aiuta e lo incoraggia spesso. Un personaggio a livello di gameplay interessante e con abilità sia di attacco che di difesa. Tutt’altro carattere è Sage, dormiglione, spocchioso e vanitoso. Un mago che possiede l’abilità di controllare tutti gli elementi presenti nel gioco. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, e sono capaci di coinvolgere il giocatore con i loro pensieri. Ognuno di essi reagirà agli eventi in base al loro carattere e non mancheranno momenti divertenti.

Un Lento Inizio

L’inizio di Alterium Shift è esattamente vecchia scuola, lento e pieno di piccoli dettagli da cogliere. Qualsiasi personaggio scegliamo, inizieremo l’avventura sempre nel villaggio di Summiton. Siamo alla vigilia dell’esame che, una volta superato, ci permetterà di avventurarsi al di fuori del villaggio. Per superare la prova sia pratica che scritta, dovremo letteralmente studiare sui libri presenti in biblioteca. Un espediente che serve a farci conoscere la lore di questo mondo e ci offre alcuni consigli sul combat system, basato sulle debolezze elementali. Il villaggio offre anche alcune quest tipiche dei JRPG come andare a prendere le galline scappate dal cortile. Ovviamente le case sono tutte esplorabili e come da tradizione possiamo liberamente intrufolarci nelle abitazioni altrui e magari aprire le loro chest. Per quanto interessante e rispettoso delle tradizioni dei JRPG, l’inizio è parecchio lento. Specialmente con Pyra far decollare la storia diventa faticoso anche per chi conosce il genere e i suoi cliché.

La Mappa del Mondo

Una volta usciti dal villaggio affronteremo il mondo aperto e la mappa di gioco. La mappa presenta i punti di interesse che possiamo raggiungere, ma qui iniziano i primi problemi. Attraversare il mondo di gioco per raggiungere il nostro obiettivo è abbastanza difficile e poco intuitivo. Ad esempio se vogliamo raggiungere un luogo ad est partendo dal villaggio, per quanto ci spostiamo la nostra icona sulla mappa rimarrà fissa su uno stesso punto. Oltretutto sono presenti caricamenti all’interno di una stessa area, questi ultimi disorientano e non incentivano l’esplorazione. Questo è un peccato perché le zone sono ben curate, con dei segreti da scoprire e con i nemici ben visibili.

Anche se ci si abitua, il disorientamento è forte e si rischia di perdere dei piccoli segreti che sono parte dell’esperienza di questo genere. Per ovviare a questo problema, ai bordi di alcune zone di interesse sono stati messi dei cerchi luminosi. Basta entrarci col personaggio per poter navigare la mappa fino ad un altro cerchio, praticamente un fast travel. Comodo, ma che fa perdere qualsiasi interazione sia con l’ambiente che con i nemici.

Alterium Shift e le Meccaniche

La meccanica di questo titolo è sicuramente la scelta dei personaggi, con le relative implicazioni che questo comporta. Per questo motivo molti hanno accostato il titolo ad Octopath Traveler, anche se ci sono sostanziali differenze. In Octopath Traveler i personaggi sono estranei agli altri. Il personaggio scelto parte in uno specifico punto del mondo e a seconda del suo cammino può incrociare gli altri, conoscendo e partecipando alla loro storia.In Alterium Shift abbiamo 3 amici. Una volta scelto il protagonista viviamo sostanzialmente la stessa storia, ma dal suo punto di vista. Non mancano interazioni e zone differenti a seconda del personaggio scelto. In sostanza la meta e alcuni punti sono uguali, cambia parzialmente il modo in cui ci si arriva. Ogni personaggio ha una peculiare abilità da usare durante l’esplorazione della mappa. Pyra può distruggere alcune rocce, Atlas può attivare interruttori colpendoli con le frecce mentre Sage percepisce le tracce di alterium per scoprire segreti e percepire i nemici.

Il combattimento è quello classico a turni, alcune abilità hanno anche effetti secondari come diminuire l’attacco, la difesa o la velocità degli avversari. Esistono anche debolezze elementali, ma il tutto si risolve in danno in più senza ulteriori bonus o status. Aumentando di livello si sbloccano più abilità, in più si sblocca anche una barra che si riempie ogni volta che infliggiamo o subiamo danni. Una volta riempita possiamo castare un colpo speciale particolarmente potente.

Due Mondi

L’altra meccanica fondamentale la scopriamo con un colpo di scena. Senza fare troppi spoiler scopriremo di poter interagire con dei cristalli, attraverso i quali possiamo letteralmente spostarci in un mondo parallelo. Il mondo degli elfi oscuri. Da questo momento l’interazione con i cristalli diventa fondamentale. Interagendo con essi possiamo sbloccare barriere luminose cambiando il colore dei cristalli, decidere se cambiare personaggio oppure parlare con quella palla di luce che incontriamo ad inizio gioco.

Queste due ultime opzioni sono molto importanti perché scopriremo importanti elementi di trama e lore, oltre a questi capiremo un’altra cosa fondamentale. Ogni storia iniziata con un personaggio esiste in una specifica linea temporale. Le interazioni sono differenti perché appartengono ad una linea temporale unica. Se cambiamo personaggio apriamo un altro slot di salvataggio, il che significa che che apriamo un’altra storia che non si incrocerà mai con quella dell’altro personaggio. Per questo solo certi personaggi possono aprire certi passaggi ed avere interazioni uniche.

My Two Cents

Alterium Shift ha sicuramente delle ottime idee e si vede che gli sviluppatori amano e conoscono bene il mondo dei JRPG. Forse sono legati anche troppo a quel mondo e inevitabilmente portano nel loro gioco anche i difetti e le dinamiche di giochi creati ormai quasi 30 anni fa. La pixel art e la colonna sonora sono estremamente curate, ben dettagliate ed evocative. Con questo stile veniamo catapultati nel passato dei vecchi titoli. 

Le dinamiche di combattimento sono anche troppo basilari e spesso ci si limita ad usare la stessa mossa quasi per tutto il tempo. Anche la difficoltà ed il bilanciamento dovrebbero essere rivisti. Un giocatore che conosce bene il genere può quasi rompere il gioco ed ottenere dai vari vendor oggetti anche troppo potenti. Le stesse quest secondarie sono un po’ ripetitive e tipiche dei titoli dei primi anni ‘90 anche se le ricompense sono buone. La meccanica dei 3 protagonisti e l’interazione con i cristalli è un’ottima idea ed invoglia la rigiocabilità del titolo. Inoltre la storia sembra promettente e con colpi di scena interessanti. Questo non è comunque un giudizio finale perché il gioco è ancora in early access e la storia si interrompe esattamente sul più bello. Fondamentalmente abbiamo giocato un prologo e dobbiamo vedere ancora tutto lo sviluppo. Dobbiamo tenere conto se le meccaniche e le idee reggeranno per tutto il titolo e se le spigolosità verranno aggiustate. Personalmente non vedo l’ora di giocare il prodotto finito per valutarlo come merita.

Alterium Shift

“Alterium Shift ha sicuramente delle ottime idee e si vede che gli sviluppatori amano e conoscono bene il mondo dei JRPG. Forse sono troppo legati a quel mondo e portano inevitabilmente nel loro gioco i difetti e le dinamiche di giochi creati quasi 30 anni fa. Non si tratta però di un giudizio definitivo perché il gioco è ancora in accesso anticipato e la storia termina esattamente sul più bello. Dobbiamo tenere in considerazione se le meccaniche e le idee reggeranno per tutto il titolo e se le spigolosità verranno corrette.”

PRO

  • Buone idee di gameplay
  • Trama interessante
  • Buona la dinamica dei cristalli
  • Buona retro pixel art

CON

  • Problemi con la mappa
  • Gestione debole del gameplay e del bilanciamento
  • La trama deve essere sviluppata
SCORE: 6.8

6.8/10

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.