Un disturbante thriller investigativo che scava nei silenzi, nelle manipolazioni mediatiche e nelle ferite sociali del Lazio dei primi anni ’90.

When Sirens Fall Silent - Reveal Trailer

Ci sono annunci che passano inosservati, e ci sono rivelazioni capaci di catturare immediatamente l’attenzione di chi vive e respira videogiochi. When Sirens Fall Silent, il nuovo progetto di LKA, in collaborazione con Wired Productions, appartiene decisamente alla seconda categoria.

Non è solo un nuovo titolo: è una dichiarazione d’intenti, un passo avanti nella ricerca, ormai tipica dello studio, di un videogioco che non abbia solo l’ambizione di intrattenere, ma anche quella di raccontare, scuotere, disturbare, far riflettere.

Con un trailer di pochi minuti è riuscito a evocare l’atmosfera di un’epoca, introdurre un mistero ricco di zone d’ombra e presentare una protagonista profondamente umana. Ma soprattutto, ha mostrato una direzione chiara: LKA vuole realizzare il suo thriller psicologico più adulto e spietato.

Ed è così, allora, che il 4 dicembre 2025, in occasione del PC Gaming Show: Most Wanted, lo studio italiano LKA, in collaborazione con Wired Productions, ha annunciato ufficialmente When Sirens Fall Silent, una produzione predestinata a diventare una pietra miliare del thriller psicologico nel panorama videoludico italiano e internazionale.

Pochi secondi sono bastati per delineare un’identità precisa: un thriller investigativo che non vive di artifici orrorifici, ma di ambiguità, silenzi deformanti e tensioni emotive. Le immagini iniziali, una donna legata, ripresa come in una messa in scena teatrale, un interrogatorio che sembra più una performance che una procedura, suggeriscono un gioco che intende scavare nella realtà, nelle sue distorsioni e nelle sue zone d’ombra, senza ricorrere al soprannaturale.

Secondo il comunicato ufficiale, il gioco fa parte della serie “Storie Senza Voce”, una raccolta di esperienze narrative che mettono al centro “persone dimenticate”, storie scomode e verità spesso ignorate.  

Italia in cattedra

LKA Studio, già autore di titoli come The Town of Light e Martha Is Dead, torna con quella che il team descrivere come la sua opera più ambiziosa: un “dark, investigative, psychological thriller” ambientato in un Lazio dei primi anni ’90. Il team compone così la sua terza opera narrativa, e l’impressione è che questa volta voglia spingersi oltre la tensione psicologica che già definiva i due precedenti lavori, costruendo un racconto in cui la forma stessa dell’informazione, e la sua manipolazione, diventano parte integrante dell’esperienza. Come non menzionare poi Wired Productions, una partnership, quella con l’editore, che negli anni ha permesso allo studio italiano di esprimersi con grande libertà artistica pur contando su un supporto editoriale solido.

LKA è un team stanziato in Toscana, relativamente piccolo, ma dotato di una forte impronta autoriale, guidato dalla visione del direttore creativo Luca Dalcò, che ha fatto della fusione tra teatro, storia e psicologia la cifra stilistica dei suoi giochi. Le sue opere non si limitano a raccontare: mettono in scena, quasi come un testo drammaturgico digitale, eventi ispirati a fatti reali o plausibili, immersi in contesti italiani ricostruiti con cura documentaristica. Wired Productions, dal canto suo, continua a scommettere su produzioni mature, complesse, che non temono di affrontare argomenti sensibili. La dichiarazione ufficiale secondo cui When Sirens Fall Silent sarebbe il progetto più grande e ambizioso mai intrapreso da LKA lascia intendere una crescita non solo tecnica ma soprattutto narrativa, un’espansione del linguaggio autoriale dello studio.

Una storia italiana

Al centro della storia, e precisamente nel primo atto, come mostrato dal trailer, c’è Mila, una poliziotta coinvolta in un’indagine che riguarda una serie di rapimenti e omicidi avvenuti nel Lazio dei primi anni ’90. Non una detective infallibile, non un’eroina distaccata: una donna attraversata da conflitti personali che si intrecciano alla crudezza del caso.

La trama descritta da LKA parla di vittime vulnerabili, spesso invisibili agli occhi della società, attorno alle quali ruotano traffici, sfruttamenti e bugie. L’indagine non è un percorso lineare di raccolta indizi, ma un viaggio attraverso testimonianze contraddittorie, documenti incompleti, filmati che sembrano reperti reali ma potrebbero contenere falsificazioni, omissioni o messinscene. Il giocatore non dovrà soltanto capire cosa è accaduto, ma quale versione degli eventi crede di poter accettare. Più Mila procede, più la vicenda assume il sapore amaro delle storie che nessuno vuole raccontare, e che per questo chiedono di essere comprese anche attraverso il dolore.

L’espressione utilizzata dagli sviluppatori, “salvare Mila da sé stessa”, non è un artificio drammatico, ma una dichiarazione sulla natura fragile e complessa della protagonista; il suo equilibrio emotivo, il suo senso del dovere e la sua capacità di giudizio saranno costantemente messi in discussione, mentre insieme a lei ci addentreremo nei meandri di un mistero che tocca le radici della società: traffico di esseri umani, manipolazione mediatica, violenza psicologica, misoginia. 

Colpisce nel profondo

Nel percorso narrativo, come si può intuire dal trailer ufficiale mostrato, emergono temi di grande impatto sociale, affrontati con la delicatezza che contraddistingue lo studio. When Sirens Fall Silent esplora la violenza di genere e le sue conseguenze, rappresentandola non come spettacolo ma come fenomeno sociale fatto di silenzi, vergogna, rimozione e potere.

Il traffico di persone, la prostituzione, lo sfruttamento, le forme sottili di coercizione psicologica che modellano le identità di chi subisce abusi diventano elementi centrali, che non vengono trattati come funzionali alla drammaticità, ma come realtà da comprendere nel loro orrore concreto. LKA ci ha già mostrato, nei precedenti titoli, di saper e voler lavorare spesso sulla percezione, sulla difficoltà di distinguere il vero dal costruito, spingendo stavolta anche su come la manipolazione mediatica, il valore delle immagini e la loro capacità di mentire hanno un ruolo cruciale nell’interpretazione di una realtà.

Il titolo stesso, When Sirens Fall Silent, suggerisce che l’allarme si interrompe non perché il pericolo è cessato, ma perché qualcuno ha deciso che non dev’essere ascoltato. Il silenzio diventa così una metafora potente: tacere, nascondere, non vedere sono le forme più devastanti di complicità.

When Sirens Fall Silent

Impatto visivo stupefacente

Dal punto di vista tecnico, il trailer ha mostrato un gioco spingerà al massimo il ben noto Unreal Engine 5, scelta che consente allo studio di sfruttare un livello di realismo molto elevato, utile soprattutto nella rappresentazione dei volti, degli spazi chiusi e della luce. Le ambientazioni non puntano alla spettacolarità, ma alla verosimiglianza curata in ogni dettaglio: case modeste, interni vissuti, superfici che portano i segni dell’uso quotidiano, strade periferiche che fanno percepire la loro storia anche solo osservandone il degrado. L’illuminazione gioca un ruolo narrativo fondamentale, creando contrasti violenti tra scene d’interrogatorio illuminate come palchi teatrali e ambienti soffocati da un buio denso.

Le espressioni facciali, curate altrettanto maniacalmente, permettono ai personaggi di comunicare attraverso cenni quasi impercettibili, in linea con una storia incentrata sulla lettura dei segnali nascosti. È evidente che l’obiettivo non è soltanto impressionare l’occhio, ma colpire la mente, costruendo un’immersione che passa dall’autenticità più che dalla spettacolarità. Insomma, dal trailer mostrato possiamo senz’altro riconoscere il marchio di fabbrica dello studio made in Italy: forte identità, alta qualità tecnica e grafica, grande impatto visivo e narrativamente incisivo

Che sound aspettarci?

Accanto alla componente visiva, il sonoro ha sempre giocato, per LKA, un ruolo altrettanto decisivo. Il materiale diffuso finora mostra un approccio minimalista, dove il silenzio domina e ogni rumore viene utilizzato per generare tensione o suggerire un ricordo, una presenza, un presagio. I suoni dell’ambiente urbano degli anni ’90 sono ricostruiti con attenzione: televisori, radio che gracchiano notiziari, sirene lontane, brusii di quartieri affollati ma invisibili.

L’uso di tecnologie analogiche, come registratori, nastri, interferenze, rafforza la sensazione di trovarsi davanti a documenti autentici, a testimonianze sporche non solo nel contenuto, ma nella forma. La musica, quando presente, non accompagna ma interroga: poche note, spesso sospese o disturbanti, che sottolineano l’inquietudine latente della vicenda senza guidare emotivamente il giocatore verso una risposta preconfezionata. Tutti presupposti, questi, che non possono che far ben sperare.

Tutto da vedere

When Sirens Fall Silent mostra nel trailer, una donna che, rapita, è costretta a leggere un messaggio, giunto ai notiziari, per conto del presunto rapitore, allo scopo di aver salva la vita. Non abbiamo altri indizi, se non la scena finale, dove si vede la stessa donna quasi congratularsi con sé stessa per la buona riuscita del video-messaggio, quasi come se fosse un’interpretazione andata a buon fine, lasciando al pubblico un dubbio quasi sulla veridicità del tutto, spingendo la curiosità alle stelle.

Dal punto di vista del gameplay, allora, è lecito aspettarsi che il gioco si svilupperà presumibilmente nella tradizione LKA, di creare esperienze narrative studiate, contemplative e basate sull’interpretazione. L’esplorazione è al centro dell’esperienza: ogni luogo è costruito come uno spazio narrativo che si lascerà leggere attraverso gli oggetti, le fotografie, i segni dell’abbandono o della quotidianità. Non ci aspettiamo indicatori invadenti o percorsi obbligati: il ritmo lo immaginiamo scandito dalle osservazioni del giocatore e dalla sua capacità di mettere in relazione elementi disseminati con coerenza.

Gli interrogatori rappresenteranno un altro momento chiave: non si tratta semplicemente di scegliere risposte corrette, ma di cogliere dettagli, incongruenze e tensioni emotive che possono ribaltare l’interpretazione del caso. Gli enigmi nascono dal contesto reale: ricostruire cronologie, analizzare documenti, comprendere dichiarazioni che non tornano. Il world building, fortemente radicato nella cornice Laziale degli anni ’90, non serve solo come sfondo, ma come sistema sociale che influenza ogni evento dell’indagine. Tecnologia, abitudini, arredi, linguaggi e dinamiche culturali dell’epoca contribuiscono a creare un contesto credibile e profondamente immersivo.

Quando sarà disponibile?

Arrivando alle considerazioni finali, When Sirens Fall Silent sembra configurarsi come una delle opere narrative più promettenti dell’attuale scena indipendente. La capacità di LKA di affrontare temi dolorosi con sensibilità, unita alla loro visione autoriale e al contributo tecnologico dell’Unreal Engine 5, crea aspettative molto elevate. Non è un gioco pensato per intrattenere con leggerezza, e probabilmente nemmeno per rassicurare: è un viaggio dentro ferite personali e collettive, raccontate con un rispetto che si percepisce fin dalle prime immagini.

L’opera sembra voler interrogare più che rispondere, e questo è forse il suo tratto più importante. Se LKA riuscirà a mantenere la precisione narrativa che l’ha caratterizzata in passato, When Sirens Fall Silent potrebbe non solo confermare la maturità del medium videoludico, ma anche ampliare il modo in cui percepiamo le storie ispirate a eventi reali. Non farà rumore con effetti speciali, ma con il peso dei suoi silenzi: quei silenzi che, nel mondo reale come in quello del gioco, spesso dicono più delle sirene che smettono improvvisamente di suonare.

Già disponibile per l’iscrizione alla wishlist, su Steam, GOG, ed Epic Games Store, il titolo sta facendo già impazzire l’immaginario dei videogiocatori amanti del genere. Resta da definire, però, la data di uscita. Su una cosa non ci piove: non vediamo l’ora di saperne di più. Stay tuned!

From the moment I first held an NES controller, followed by the N64, my passion for video games began. However, it was during the '90s, with the release of the PlayStation, that my love for the medium truly flourished. While my heart beats for the horror genre in all its variations, I approach every video game as an immersive world to lose myself in—much like a captivating book I long to read cover to cover, or a dream I never wish to wake from.