V Rising è un indie eccellente, tanto che si fatica a definirlo tale. Infatti la qualità del gameplay e l’aspetto tecnico fanno più pensare ad un titolo tripla A, rendendo il prodotto di Stunlock Studios ancor più sbalorditivo.

Uscito da poco dall’early access, V Rising può inizialmente sembrare un action gdr online come tanti. Ma bastano pochi minuti per rendersi conto di avere tra le mani un prodotto rifinito e ingegnoso, che prende i migliori (ed i peggiori) elementi dei generi gdr e survival per sposarli in un titolo magnifico. Al momento è disponibile per PC tramite Steam ed è stato rilasciato su Playstation 5 di recente, l’11 giugno 2024.

V Rising - Sole

Voglio tornare nella bara!

Siamo in un mondo dark fantasy dove i vampiri sono stati sterminati molto tempo addietro. I sopravvissuti devono fare i conti con una realtà ostile e pericolosa, dove non possono quasi mai tirare un sospiro di sollievo e sono minacciati anche dalla luce solare. Banditi, cacciatori di vampiri, animali, mostri e mutanti generati dal sangue di vampiro completano il quadro, generando un ambiente che cerca di attentare alla vita del nostro personaggio già dai primi istanti.

Molto di V Rising trae ovvia ispirazione dalla famosa e pluripremiata saga Castlevania, sia nell’aspetto che nelle ambientazioni. Vibranti e vive, ma sempre permeate da una flebile eppur presente aura malsana, oscura, nebbiosa. Come citato sopra, il mondo è colmo di pericoli e creature aggressive. Prendiamoci un momento e osserviamo: ogni essere sulla mappa è realizzato con cura e amore, dai movimenti, alle animazioni, alle texture, persino ai suoni. L’intero comparto grafico sprizza qualità e pulizia. Dettagli ricchi e abbondanti dimostrano la dedizione quasi ossessiva degli sviluppatori nel creare il proprio mondo dark. Avete dimenticato che non si tratta di un titolo AAA? Già, è successo pure a me. Menzione d’onore va alle ombre, dinamiche e verosimili, ma è normale: sono imperative per una delle meccaniche principali del titolo, di cui ora andrò a parlare.

Correndo da ombra in ombra

In V Rising impersoniamo un vampiro; nel bene e nel male. Non dovremo guardarci soltanto dall’aglio, che è in grado di applicare un debuff progressivo, ma soprattutto dal Sole, il nostro peggior nemico. Esporsi alla luce solare causerà un danno alla salute crescente, in grado di ucciderci in pochi secondi. Certo, possiamo aumentare la resistenza a tale effetto, ma la miglior difesa risiede nel rimanere all’ombra. Il ciclo giorno/notte è generoso, con quest’ultima di durata molto maggiore rispetto al dì. Ciò significa però che dovremo misurare e pianificare i nostri spostamenti in base alla posizione del Sole ed alle ombre, più lunghe e affusolate all’alba e tramonto. Per questo stavo lodando l’eccellente qualità delle ombre nel gioco: comprendere il sistema risulta facile, soddisfacente ed intuitivo. Aggiunge un bel livello di difficoltà senza però risultare opprimente, e rappresenta una meccanica pressochè unica nella pletora di survival gdr ormai onnipresenti sul mercato.

A proposito di survival… presto verremo sommersi da centinaia di cose da fare e seguire, tra cui l’immancabile costruzione di un castello; che non solo offre riparo dall’implacabile luce solare, ma funge anche da deposito e appoggio per i viaggi, nonchè da base per realizzare vari banchi di lavoro e migliorie all’equipaggiamento. Una mole di informazioni e progetti di questo calibro potrebbe sembrare scoraggiante, ma è accompagnata da un tutorial ben realizzato che guida il giocatore nelle prime fasi ed aiuta a districarsi nell’enormità di contenuto che V Rising ha in serbo per noi. Ma è nel combat system e nelle bossfight che il gioiello di Stunlock Studios brilla sul serio.

V Rising - Combat

C-C-Combo!!!

In quest’anteprima voglio sia sottolineato e compreso quanto il combat system di V Rising sia rifinito. L’impressione che ho avuto è stata di giocare una sorta di Diablo semplificato, ma non per questo di qualità inferiore! Lanciare abilità, magie, usare consumabili e cambiare arma è dinamico, rapido e funzionale. Il feedback dei colpi sui nemici risulta soddisfacente e brutale. Le armi sono ben differenziate e varie situazioni richiedono di passare da una all’altra nel corso addirittura dello stesso scontro. Il combattimento è sia semplice che complesso; nel senso che sarà facile comprenderne le fondamenta, assai più complicato arrivare a padroneggiarlo. Ci ritroveremo a sperimentare e mescolare magie, consumabili ed abilità, e dominare gli scontri richiederà davvero tanto ingegno e tempo. Anche perchè la varietà degli attacchi che potremo scatenare è encomiabile, le combinazioni pressochè infinite, e ciò va inevitabilmente ad influire positivamente sulla rigiocabilità.

Uccidere i numerosissimi boss è fondamentale per proseguire. Bevendo il loro prezioso sangue possiamo accedere a nuove abilità da assegnare alla barra di scelta rapida, o potenziare. Tanto di cappello alla fantasia riversata negli scontri. Molti sono destinati a rimanervi impressi e tutto sommato si apprezza benissimo il tentativo riuscito di rendere ogni boss unico e caratterizzato. Per quanto concerne il sangue, lo possiamo attingere da pressoché qualsiasi creatura vivente. Creature diverse forniscono tipologie di sangue diverse, con bonus dedicati. Più la qualità del sangue che beviamo è alta, maggiori sono tali benefici. Siccome però siamo obbligati ad utilizzarlo per lanciare varie abilità, ci dobbiamo rifornire di sangue abbastanza spesso, e siamo impossibilitati a tenere un sangue di ottima qualità a lungo. Di nuovo, un altro sistema ben congegnato e divertente, sebbene semplice.

Raccogli, costruisci, migliora, ripeti

V Rising non presenta un sistema di progressione convenzionale: il livello del nostro personaggio è legato strettamente al livello dell’equipaggiamento, rendendo avanzamento e crafting vitali per proseguire nel gioco. Qui forse qualche giocatore potrebbe rimanere seriamente scoraggiato: la raccolta e ricerca di materiali rimane il nucleo del gioco per tutta l’avventura. Non smetteremo mai di migliorare e costruire la base ed il nostro equipaggiamento. Un’arma a doppio taglio, la cui efficacia varia da giocatore in giocatore e che con il tempo potrebbe iniziare a sentire il peso della ripetitività. Il vasto mondo di gioco si estende in cinque biomi differenti, ed ognuno offre risorse e materiali diversi. Gli attrezzi che possiamo costruire all’inizio del gioco non sono efficaci nel raccogliere la gran parte delle risorse, tagliandoci fuori da molte aree e oggetti. Nulla di nuovo per chi mastica survival, ed anche i vari miglioramenti alla base non presentano niente di particolarmente peculiare, malgrado mantengano un certo grado di identità.

Certo, possiamo sempre chiedere una mano ad altri giocatori… a tal proposito, ho trovato personalmente la community molto amichevole e disponibile, grazie anche ad una moderazione pronta e continua dei server. Non si è obbligati a giocare online, si può avviare un server singolo o uno privato da giocare con amici, ma così facendo il mondo potrebbe risultare vuoto e stantio, poichè molte zone sono lasciate volutamente a sè per permettere ai giocatori di poter piazzare i propri castelli in aree sicure ed adatte all’ampliamento. Ottima la divisione dei server tra PvE e PvP. Non vi succederà di rientrare nella partita e trovare la porta del castello divelta e i vostri possedimenti rubati… a meno che non lo vogliate voi.

Crafting

V Rising è uno dei migliori indie sul mercato

Non è un’esagerazione, nè un favoritismo: V Rising promette tanto. Uno sviluppo senza intoppi ed un attento ascolto ai feedback dei giocatori ha permesso ai ragazzi di Stunlock Studios di assemblare un prodotto di tutto rispetto, il cui futuro sembra assai roseo. Con il recente ingresso in casa Sony, il gioco ha esteso non di poco la fetta di fruitori che può raggiungere. Un gioiello che mi ha davvero sorpreso, e che devo obbligatoriamente consigliare a tutti i lettori.

Sono un giocatore, scrittore amatoriale ed appassionato di tecnologia che è nel mondo dal 2006. Prediligo i videogiochi che sappiano offrire una sana sfida e sono un grande fan del retrogaming. Adoro sviscerare tutti i retroscena dietro messaggi, sviluppo e segreti dei videogiochi, che considero vere e proprie opere d’arte.