Attendi il risveglio del tuo re in totale solitudine ed esplora le profondità di un regno tenebroso nei panni di un umile servitore.
Inizierò a parlarvi di The Longing sinceramente e senza filtri, proprio perché è esattamente in questo modo che ho deciso di affrontare questo bizzarro e intrigante viaggio, perlomeno fino a questo momento.
Un videogioco su cui mi sono imbattuto poco tempo fa che si è dimostrato una deliziosa scoperta, fin dalle sue prime battute. Scoperto casualmente e in una giornata piovosa, credo sia una delle esperienze più innovative e insolite che ho fatto in questi ultimi tempi, soprattutto per il suo concept geniale e inusuale.
Uscito il 5 Marzo 2020 per Nintendo Switch e PC, The Longing è frutto dello sviluppo di un ambizioso team tedesco di sviluppatori indipendenti che prende il nome di Studio Seufz, già noti per la produzione di film animati, video musicali e altri videogiochi che spiccano soprattutto sotto un profilo artistico.
A fornire ulteriore supporto a questa produzione ci ha pensato Application Systems Heidelberg: un team di publisher tedeschi coinvolto nella pubblicazione di vari videogiochi cross-platform.
The Longing è un viaggio profondo e solitario nei panni di un umile e curioso servitore che attende il risveglio del suo sovrano, che avverrà fra “solo” 400 giorni. Nel frattempo, il nostro simpatico protagonista avrà tutto il tempo di esplorare le profondità della superficie, curiosare tra gli archivi di questa oscura dimora, o più semplicemente gingillarsi nel modo che riterrà più opportuno.
In effetti, 400 giorni sono tanti… E se io vi dicessi che in questo gioco il confine tra fantasia e realtà si sia ridotto a tal punto da essere scomparso? Sareste davvero disposti ad attendere 400 giorni reali per terminare il gioco?
The Longing è veramente il videogioco più lungo mai realizzato fino ad ora? Per scoprirlo, dovrete avere la pazienza e la curiosità di seguirmi. D’altronde, non posso rivelarvi tutto subito!
La Leggenda del Re sotto la Montagna
Gli scritti tramandano che nelle profondità della superficie, più precisamente nelle grotte sotto il castello di Kyffhäuser riposi, in attesa del suo risveglio, il celebre e antico sovrano Federico Barbarossa.
Le leggende narrano che Federico I, detto il Barbarossa, non morì, ma venne colpito da una stregoneria e relegato in una grotta sotto i monti Kyffhäuser, mentre i suoi fedeli servitori attendono con impazienza il suo risveglio.
Ogni cento anni il sovrano si sveglierà dal suo profondo sonno e incaricherà ad uno dei suoi servitori di controllare se i corvi voleranno ancora intorno alla montagna. Se la risposta sarà affermativa, egli potrà tornare a dormire.
Secondo la leggenda, la sua barba dovrà crescere intorno al tavolo una volta (secondo altre leggende addirittura tre volte) per spezzare l’incantesimo.
Se un giorno dovesse risvegliarsi, avrà l’incarico di partire alla volta di Walserfeld e combattere un un’ultima battaglia tra il bene e il male. Uno scontro epocale a cui nemmeno il più potente dei malefici potrà sottrarlo.
Armonia o Contrasto?
Tra le maggiori colonne portanti del gioco, è innegabile quanto sia stato significativo il ruolo della componente storica, oltre ad una spiccato design artistico che si rivelerà essere il vero protagonista di un’opera tanto complessa quanto innovativa.
The Longing si presenta come un inusuale ibrido tra un’avventura fantasiosa e un idle game (definito letteralmente come un gioco inattivo) in cui i giocatori avranno una completa libertà decisionale, potranno decidere il proprio stile di gioco, e influenzare la narrazione con le loro scelte che comporteranno conseguenze positive o negative.
Si tratta di un videogioco punta e clicca in cui i giocatori dovranno vestire i panni di un gracile e solitario servitore. L’obiettivo è quello di attendere per 400 giorni “reali” il risveglio del vostro dormiente sovrano, esplorare aree oscure, interagire con alcuni oggetti e utilizzare con cura il vostro tempo, senza essere impazienti.
Un’esperienza unica dai ritmi compassati che ha come temi centrali l’attesa e la calma. Ma non tutto è come sembra! Ci sono un’infinità di modi che vi permetteranno di interagire con il vostro gracile protagonista, come esplorare, leggere antichi poemi, accelerare il tempo, o persino provare ad evadere.
Potrete decidere di giocarci un’ora al giorno, o anche di far passare inesorabilmente alcuni giorni senza aprire il gioco, ma fate attenzione! Il piccolo e dolce servitore ha dei sentimenti e un’anima. Sarà triste se lo lascerete solo e abbandonato a se stesso e soffrirà terribilmente a causa della vostra assenza!
Occorrerà trovare un equilibrio e dosare con cura le vostre ore di gioco, svolgendo le attività che ritenete necessarie e aiutando il protagonista nelle sue semplici attività giornaliere, senza eccedere nel voler fare troppo.
La calma e la fantasia sono spesso due termini che non sono particolarmente in sintonia, ma in questo caso, due anime di una stessa opera. Immaginatevi nei panni del protagonista. Preferireste scoprire tutto subito e rovinarvi la sorpresa, o dedicare una piccola parte del vostro giorno ad esplorare le profondità di questi luoghi con incredibile curiosità e ammirazione?
The Longing affronta con grande sensibilità sia il tema della solitudine sia del desiderio, trasportando i giocatori in una dimensione alternativa dove l’iperattività non serve a nulla! Una produzione che si differenzia totalmente dalla scena videoludica contemporanea, offrendo un’esperienza che mano a mano saprà abbracciare anche i cuori dei più diffidenti.
Alcune cose che dovreste sapere su Studio Seufz
Studio Seufz è stato fondato nel 2017 da Stefan Michel, Benedikt Hummel e Anselm Pyta. I fondatori sono tutti alunni della Filmakademie Baden-Württemberg, uniti con l’obiettivo di creare animazioni e videogiochi che possiedono una grande anima.
Anselm Pyta e Benedikt Hummel si conoscono dai tempi della scuola. I loro giochi free-to-play come Lucky Tower e Murder sono stati giocati oltre 100 milioni di volte sul web.
The Longing nasce dalle geniali idee di Anselm Pyta, che si districa egregiamente come game designer, artista, sound designer e sceneggiatore, lavorando nell’ambito dal 2014. Una delle più importanti fonti d’ispirazione per questo progetto è stato il viaggio che Anselm ha fatto a Kyffhäuser nel lontano 2012.
Tra gli obiettivi comuni, è evidente una forte ricerca dedicata alla direzione artistica che, particolarmente in The Longing ho notato esplorando le aree di gioco e ogni piccolo dettaglio che non viene mai lasciato al caso.
L’andatura compassata del protagonista, i ritmi eccessivamente rallentati e questa necessità che il tempo faccia il suo corso, sono tutte componenti che sottolineano ancora di più quanto l’arte sia una parte fondamentale del processo di sviluppo di Studio Seufz.
Alcune considerazioni personali su The Longing
Non potrei concludere senza darvi un mio personale parere sull’avventura che sto tutt’ora sperimentando e vivendo in The Longing. Non fraintendetemi, ho già esplorato a dovere e compiuto uno dei possibili scenari che portano alla conclusione del gioco, fino a giungere al finale “cattivo”.
Credo però sia anche giusto non rivelarvelo ancora e aspettare di aver completato il gioco nella sua interezza, prima di dare un giudizio definitivo.
The Longing è un videogioco in cui spicca un grande lavoro fatto sulla componente artistica, che mira ad ammaliare il giocatore, tranquillizzarlo dalla fretta della vita quotidiana in un gameplay che segue un ritmo volutamente molto lento. La progressione del mondo di gioco non è affatto statica, ma si avvale di una logica tutta sua, proprio per invogliare i giocatori a trovare, giorno dopo giorno, qualcosa di nuovo.
Inizialmente potrà sembrarvi quasi una sorta di contemplazione del design artistico. Il nostro protagonista impiegherà tanti, troppi istanti a muovere anche solo un passo, ad attraversare un’area, o per aprire quella benedetta porta che siete tanto curiosi di varcare.
E che meraviglia la colonna sonora! Un excursus magico per le mie orecchie con un sound fortemente ispirato alla musica dei dungeon synth: un oscuro sottogenere del dark ambient e del black metal. Un interessante mix di sonorità che vi accompagnerà in questo solitario e mistico viaggio nelle profondità della terra.
Preparatevi a restare attoniti di fronte ad un’ambientazione modellata nei minimi dettagli, con una cura e una sensibilità artistica che sconvolgerà ogni piccola parte del vostro corpo. Potrete dedicarvi alla lettura in una stanza in cui sono conservate opere letterarie di immenso valore, tra cui l’Iliade di Omero, Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche, fino a Il Corvo di Edgar Allan Poe.
Quella di Studio Seufz è una filosofia ludica anticonvenzionale e critica che si focalizza sull’esagerazione, su quanto l’industria dei videogiochi sia ad oggi per gran parte basata su ritmi incontenibili. Una produzione che non si conforma agli usi e i costumi di tutti i giocatori, ma fa del videogioco un medium che utilizza un nuovo metodo di approccio dove arte e videogioco raggiungono, unendosi, raggiungono delle vette elevatissime.
È un gioco da prendere a piccole dosi, che mi sta intrattenendo, appassionando e sto apprezzando molto questa voglia da parte del team di sviluppo di portare un’idea differente, insolita e che si concentra sul rapporto tra componente artistica e componente ludica.
Consiglierei di giocarlo solo a chi ha una mente molto aperta alla novità e al cambiamento e non ha paura di sperimentare un qualcosa di innovativo che non si presta di certo a un approccio sbrigativo o superficiale del videogioco.
Ma, per rispondere alla domanda che mi ero posto all’inizio, The Longing è davvero il videogioco più lungo mai creato? La mia risposta a questa domanda non potrà mai essere precisa, per alcuni semplici motivi! Come ho già ribadito in precedenza, il confine tra fantasia e realtà è stato spezzato. In The Longing non importa quante ore giocherete al giorno, o di quali o quante mansioni vi occuperete, perché il decorso del tempo nel gioco tiene conto di alcuni importanti fattori, tra cui la vostra vita attuale e reale.
E chi può saperlo. Magari, proprio in questo momento, un team di sviluppatori sta creando un videogioco ancora più lungo di The Longing. Quello che vi assicuro è che questa sarà sicuramente una delle esperienze ludiche più longeve che potrete mai provare nella vostra vita. Se non mi credete, non vi resta che giocarlo!
Nell’attesa di potervi condividere il mio parere definitivo, continuerò quest’avventura e vi attenderò proprio qui, quando uscirà la recensione. Mi raccomando, restate connessi per non perdervela!