Spilled! e la sua giovane sviluppatrice Lente vanno a gonfie vele! Grazie al successo della campagna Kickstarter, abbiamo a disposizione una demo con una nuova grafica, davvero ben realizzata.
Il successo della campagna Kickstarter di Spilled!, il gioco rilassante in cui dobbiamo pulire perdite di petrolio e rifiuti, sviluppato da Lente, ha consentito a quest’ultima di avvalersi di una figura esterna per migliorare la veste grafica del suo primo videogioco, introducendo in occasione del Wholesome Direct, nel bel mezzo del Summer Game Fest, una nuova demo disponibile su Steam, che abbiamo provato e di cui siamo felici di parlare.
Chi è Lente?
Ma prima di inoltrarci in modo più specifico in Spilled!, lasciatemi spendere due parole sulla giovane sviluppatrice che a febbraio di quest’anno – 2024 – ci ha concesso un’intervista, raccontandoci di sé e delle sue passioni.
Lente ha 23 anni ed è cresciuta su una nave nei Paesi Bassi. Con la sua famiglia faceva viaggi ogni estate, in una barca più piccola, anche per sei settimane, entrando in contatto con la vita di mare allo stato brado.
Da queste esperienze ha sviluppato un amore per la natura e un profondo rispetto per essa, tanto che il suo scopo è quello di essere autosufficiente al 100%, sia a livello di energia elettrica, tramite l’uso di pannelli solari, che di nutrimento, coltivando piante e allevando animali. Tutto questo vivendo in una barca, come ha sempre fatto e continua a fare, inseguendo un sogno di totale indipendenza, che sente sempre più vicino quando, ad esempio, parte al largo con la sua “casa”, e si ferma nel bel mezzo del nulla, come in una piccola isola tutta sua.
La sua passione per i videogiochi è nata quando, per un po’ di tempo, la sua famiglia ha vissuto senza elettricità cablata e facevano uso di un generatore a terra all’occorrenza. In questo periodo, lei e suo fratello passavano il tempo con i giochi flash sul laptop dei genitori. Da lì, è iniziato il suo interesse per i videogiochi, anche se non ha pensato subito di poterne sviluppare uno.
Il suo amore per la vita in barca ha influenzato sia il suo stile di vita che il suo lavoro. Valutando sia i vantaggi che gli svantaggi di questa, come ad esempio i problemi di manutenzione, di riscaldamento o ritrovarsi con il serbatoio dell’acqua vuoto, Lente è comunque determinata a condurre questa vita in libertà, ma soprattutto nella sostenibilità.
Come molti della sua generazione – per fortuna -, Lente sente l’urgenza di occuparsi dell’ambiente e di instillare, in un modo o in un altro, questa urgenza anche nelle menti di chi non ha ancora compreso quanto sia importante interrompere la tendenza all’inquinamento e allo spreco delle risorse. Tuttavia, non ha un approccio, come molti altri invece hanno, definiamolo “da predica”. Non vuole essere didattica o pesante. La cosa bella e interessante è che semplicemente giocando a Spilled!, in forma di passatempo spensierato, il desiderio di voler vedere un mondo più pulito e vivo, nasce spontaneo.
Ma vediamo perché.
Il sogno di un mondo migliore
Il sogno del mondo ideale credo che lo abbiamo un po’ tutti. Ma qual’è questo mondo ideale? Nel caso dell’ambiente, credo sia piuttosto semplice: tutti proviamo sentimenti ed emozioni positive di fronte ad un paesaggio pulito, in cui la natura è viva e rigogliosa.
Un mondo più bello, sostanzialmente, a partire dal suo aspetto, dunque.
Un aspetto che Spilled! ha potuto migliorare, come già accennato, grazie al successo della campagna Kickstarter, iniziata il 30 gennaio 2024, il cui gol era raggiungere 10,000 euro. Lente ha superato del 316% questo obiettivo, guadagnando dunque 31,600 euro, e assumendo un grafico che ha reso Spilled! ancora più delizioso e accattivante.
Il lavoro grafico iniziale non risulta stravolto, ma ha acquistato profondità, dettaglio e vividezza, che comunque fanno la differenza.
Per chi non lo sapesse ancora, in Spilled! lo scopo è quello di pulire, tramite una barca a pannelli solari, l’ambiente in cui si muove, quindi eliminando macchie di petrolio e raccogliendo rifiuti.
Dopo aver ripulito l’area, ecco che l’acqua da marrone diventa gradualmente di un blu trasparente che lascia intravedere una fauna acquatica libera di nuotare e prosperare.
Questo cambiamento estetico è ciò che fa innescare nel giocatore la voglia di assistere sul serio ad un tale miglioramento. Si tratta comunque di un videogioco, prodotto di fantasia, in cui non c’è un particolare realismo, tuttavia, fa riflettere su quale tipo di ambiente ci piacerebbe avere intorno a noi.
Come lo miglioriamo questo mondo?
La nostra piccola barca, che si muove tramite l’uso delle frecce direzionali della tastiera, procede lungo insenature via via più grandi, portando con sé macchie di petrolio, rifiuti galleggianti e salvando animali intrappolati.
Man mano che si riempie di rifiuti, la barca dovrà passare per una struttura atta al riciclo, che ci ricompenserà con delle monete, con le quali potremo ingrandire le dimensioni del raccoglitore o quelle del serbatoio, e aumentare la velocità della barca, con l’acquisto di pannelli solari migliorati.
Oltre a raccogliere le macchie di petrolio dall’acqua, la barca ha un sistema che sarà utile per pulire anche le macchie sulle pareti rocciose o per spegnere incendi.
Per quanto riguarda i rifiuti, oltre a quelli galleggianti – presumibilmente plastica -, la barca può raccogliere dal fondo dei barili, o raccogliere oggetti di vario tipo, come un pallone o una piccola barca di legno, ottenendo guadagni extra.
Una volta ripulita a sufficienza l’area, potremo proseguire in una più grande, con macchie più larghe e molte più cose da fare.
La demo è piuttosto breve, ma i presupposti per un ottimo passatempo rilassante ci sono tutti. Un passatempo rilassante che fa anche riflettere.
Perché provare Spilled!?
Quando iniziamo la demo, Lente ci ringrazia e ci dà il benvenuto con una breve presentazione di sé e dei suoi intenti, e questo trovo che sia un ottimo sistema per entrare subito in empatia con il giocatore.
Al di là della tematica che c’è alla base di Spilled!, che trovo di per sé importante e motivante, il gioco resta comunque un’ottima forma di intrattenimento, con cui ci si può rilassare nei tempi e le modalità che preferiamo.
Per come è concepito il gameplay, è necessario giocarlo da computer, ma credo che se ne venisse creata una versione per smartphone o tablet sarebbe forse ancora più adatto.
Tuttavia, sono davvero lieta che questo piccolo titolo stia avendo successo e che Lente abbia tutta l’intenzione di completarlo. Spero anche che decida di proseguire con la realizzazione di altri videogiochi di questo genere, sia per la tipologia che per le tematiche.