Il papà del genere horror-psicologico è prossimo al suo attesissimo ritorno!
Siamo con grande entusiasmo agli sgoccioli di questa lunga ed estenuante attesa per il remake del papà del genere horror-psicologico: Silent Hill 2. Il progetto della Bloober Team è sempre stato sotto ai riflettori a causa delle varie critiche, dovuto soprattutto da una mancanza di fiducia nei confronti del team, considerato non all’altezza di soddisfare le aspettative e in particolar modo, di ritrasmettere le stesse sensazioni dell’originale.
Dopo varie vicissitudini tra Bloober team e la Konami e problemi legati al marketing, sembrerebbe che il team polacco, dopo l’ultimo trailer pubblicato, sia riuscito a riscattarsi e a mostrare l’impegno e la passione dedicata per offrire ai nuovi giocatori e ai nostalgici, un’esperienza indimenticabile. Il trailer viene aperto con una delle scene più importanti di tutta l’opera videoludica, il dialogo tra James e Maria, entrambi rinchiusi in una cella, nella quale quest’ultima inizia a rilevare la sua vera personalità e le sue intenzioni.
Possiamo vedere finalmente in maniera più chiara il nuovo design della seduttrice, sebbene non indossi il suo vestito iconico apprezzato dai fan, riesce a mantenere il suo ruolo e a trasmettere sensualità, bensì in vesti meno provocanti. Tuttavia, per quanto concerne il doppiaggio, la doppiatrice non è personalmente riuscita a recitare il personaggio di Maria, trovandola robotica, fredda e senza emozioni, a discapito del personaggio di Mary, che ho percepito più dolce e puro, come dovrebbe essere.
Abbiamo avuto il piacere di vedere le prime apparizioni di Eddie, il terzo peccatore; un design dettagliato e perfetto per il personaggio che rappresenta, addirittura a mio avviso superiore al suo originale. Occhi azzurri freddi come il ghiaccio, i suoi denti così imperfetti e la sua fisicità, messa ancor di più in evidenza rispetto al design del 2001, al fine di sottolineare maggiormente l’importanza della sua condizione e per il motivo per il quale si trova a Silent Hill.
Non potevo non menzionare una delle scene più intense ed emozionanti di Silent Hill 2 mostrata in questo trailer: Angela Orosco, così profonda ed umana, con la sua celebre frase drammatica “Lo vedi anche tu? Per me è sempre così”, purtroppo però, come già accennato nel caso di Maria, in questa nuova interpretazione non riesco a percepire lo stesso dolore e rassegnazione trasmessi dalla sua precedente doppiatrice.
Per quanto riguarda il protagonista, James Sunderland, uno dei personaggi più enigmatici e complessi, aveva già convinto la maggior parte dell’opinione pubblica, ma con questo trailer non ha fatto altro che riconfermarsi. Il suo design risulta essere curato e la sua voiceline risulta in sintonia col suo personaggio; Personalmente, ho apprezzato il gioco di luci nel frame riportato di seguito:
Le ambientazioni già proposte nei precedenti trailer e rimostrate in quest’ultimo, sono molto fedeli al suo originale e ricreano ciò che la città di Silent Hill debba trasmettere come il buio, l’angoscia, la solitudine, l’ ansia, l’ ambiguità; nonostante ciò data la modernità e la rappresentazione maggiormente realistica, si perde l’effetto a sorpresa e di timore nel non poter vedere cosa si cela nell’ombra ed oltre alla nebbia.
Sicuramente ci saranno critiche ancora oggi, e ce ne saranno molte altre anche quando il gioco sarà ultimato, principalmente riguardo al gameplay, in quanto sembrerebbe che abbia dato l’idea di continuare ad essere meccanico e legnoso come i suoi precedenti capitoli. Anche io personalmente sono di questo pensiero, non capisco se possa essere stata una scelta voluta, in quanto tutti i capitoli di Silent Hill hanno voluto sempre dare maggiori attenzioni e focus alla trama piuttosto che al gameplay, oppure semplicemente mancanza di competenza da parte del team polacco.
Concludo dicendo che ho buone aspettative per quest’opera, spero molto che con questo remake la saga di Silent Hill possa avere il successo che merita, che possa lasciare ai nuovi videogiocatori un segno indelebile e riaffiorare ai vecchi, le stesse emozioni.