Selfloss è un’avventura dal forte impatto emotivo. La demo ci dà un assaggio del mondo e della sua ambientazione onirica e fantasy.

Appena avviata la demo ci accorgiamo che Selfloss cerca di essere un titolo con caratteristiche ben precise. Sicuramente l’aspetto estetico e autoriale è quello che colpisce di più, grazie anche all’ispirazione al folklore slavo. 

Dai primi istanti di gioco, ci accorgiamo di essere in una specie di limbo dove una torreggiante figura ci indica silenziosamente il cammino. Ci troviamo in una landa infettata da una melma nera chiamata Miasma. In lontananza vediamo il corpo di una balena spiaggiata, ormai morente e ricoperta di quella melma. Oltre questo incontreremo diverse creature sovrannaturali con le quali possiamo interagire.

Particolare è anche il protagonista: un uomo anziano di nome Kazimir che porta con sé un bastone.

Le Meccaniche di Selfloss

Già dalla prima area di gioco Selfloss introduce intelligentemente le meccaniche e le sue fasi.

Il gioco ha principalmente due fasi: esplorativa in cui si risolvono enigmi e un’altra più action.

In entrambe le fasi il bastone del nostro protagonista ha un ruolo centrale.

Il bastone ha la capacità di emettere una luce bianca, permettendoci di risolvere semplici enigmi ambientali. Il giocatore può canalizzare la luce in un raggio più intenso per un breve periodo di tempo, permettendo enigmi più elaborati.

La luce intensa serve anche per le fasi action, perché è un arma efficace contro il Miasma

Caratteristica principale è che è possibile controllare simultaneamente il bastone con la levetta sinistra del gamepad e Kazimir con la levetta destra. In alternativa possiamo utilizzare il mouse e i tasti WASD su PC. Possiamo anche lasciare il bastone piantandolo a terra per poi muoverci liberamente. Una meccanica importante per la fase esplorativa e di combattimento. Per quanto le fasi esplorative siano convincenti, quelle action risultano un po’ troppo macchinose e legnose. Per fortuna non sembrano compromettere troppo l’esperienza.

Un’altro momento importante è l’uso della barca. Il mondo di gioco che abbiamo visto sembra un enorme oceano ricco di arcipelaghi e la barca sarà nostra alleata. Esplorare poi ci porta a scoprire segreti di trama e lore, oltre a potenziamenti per Kazimir. Anche qui, controllare la barca non sarà facile per via di un po’ di inerzia nei comandi.

Vale la Pena Aspettare Selfloss?

Selfloss sembra essere un’avventura in larga parte contemplativa, con fasi action ed enigmi ambientali. La trama è matura e sembra voler affrontare argomenti maturi e seri. Lo stesso Selfloss è un rituale di guarigione che serve a curare l’anima di chi ha subito una perdita. Kazimir dovrà trovare la sua cura aiutando le mitologiche creature che popolano questo oceano.

Un mondo fortemente ispirato all’ecosistema marino, sia la parte reale che quella folkloristica, che danno un tono di sospensione ed silenziosa incredulità.

Al netto di alcune “sporcizie” di gameplay ha tutti i presupposti per stupire e soprattutto far riflettere.

Selfloss è sviluppato da Goodwin Games ed è previsto per il 12 Settembre 2024.

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.