Intraprendiamo un viaggio potenzialmente mortale, con l’archeologa Adamari “Andie” Ito. Una storia all’insegna dell’avventura e scoperta di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere il destino dell’umanità
Come promesso siamo tornati per proporvi la recensione di Return to Grace, nuovo titolo della Creative Bytes Studios. Vi ricordiamo che da oggi, 30 Maggio è disponibile per PC tramite le piattaforme di Steam ed Epic Games Store.
La filosofia di Creative Bytes Studios
La compagnia viene fondata nel 2013 a St. Catharines, Canada, da Paul Caporicci e Shawn Jackson. Personalità che hanno lavorato per decenni al fianco di studi AAA. Trovano la quadra per il loro Studio grazie ad un mix bilanciato tra qualità della vita, incredibile accessibilità a talenti e l’affiatamento della comunità di altri sviluppatori di giochi indipendenti. Creative Bytes Studios bilancia il tempo tra la creazione dei propri giochi per console/PC e l’aiutare altri sviluppatori a completare i loro giochi.
La Creative Bytes si pone come scopo di proporre giochi coinvolgenti e di alta qualità in cui l’esperienza del giocatore è l’obiettivo principale. Sono un Team in costante sviluppo e che basa il proprio lavoro su tre pilastri ben definiti: Una grande idea può venire da ovunque, l’iterazione è il più grande strumento per perfezionarsi, ignorare gli errori è ignorare le opportunità.
“Creative Bytes Studios si basa sull’idea che insieme possiamo realizzare cose incredibili che non possiamo fare individualmente.”
Senza altri indugi procediamo con l’esplorazione di Return to Grace…
Ganimede
Sistema Solare…Ganimede…Anno 3820 D.C. Siamo l’archeologa Adamari “Adie” Ito. Abbiamo viaggiato a lungo ed ora siamo pronti a scoprire perché la conquista tecnologica più straordinaria dell’umanità, la I.A. “Grace” è scomparsa da 900 anni.
Veniamo accolti da un freddo polare e la nostra riserva d’ossigeno non è proprio nelle condizioni migliori.
Se vogliamo cercare un ingresso alla super struttura che ospita Grace, bisognerà essere risoluti, veloci e in grado di orientarsi in piena bufera di neve.
Niente paura, non siamo così soli dopotutto. Con noi ci sarà Allen, I.A. della nave di Adie, che ci affiancherà tramite il Com che abbiamo al polso.
Allen, è molto protettivo e ci consiglierà per la nostra sopravvivenza…sarà uno dei primi “angeli custodi” che saranno al nostro fianco.
Ripristinare Grace
Fatto accesso alla super struttura, cominciamo con il riavvio dell’energia. Aiutati da Allen, hackeriamo la console principale e…luce fu!
Ci ritroviamo in un’immensa sala dei bottoni, non facciamo in tempo a stupirci che dal Com sentiamo una voce a noi sconosciuta.
Non proprio contenta della nostra presenza all’interno della struttura, però, non manca dal farci da cicerone in questa fase iniziale dell’esplorazione. Tanti saluti ad Allen e benvenuta Logica!
Logica è la parte più razionale che compone l’I.A. denominata “Grace”, ci assisterà appunto dandoci consigli totalmente dal punto di vista logico (chissà come mai) e ci aiuterà anche nel hackeraggio dei vari pannelli che dovremo aprire per accedere ad altre zone della struttura che necessitano di riavvio.
Ci fornirà anche altri indizi sulla natura di Grace e sulla funzione delle sue sottoparti.
In questo nostro viaggio all’interno di Grace faremo la conoscenza di altre sue “sfumature”: Controllo, Empatia, Mamma, Pal e Jack.
La Guglia è la Chiave!
Man mano che procederemo con l’esplorazione e la ricerca sul perché Grace non sia più in funzione, ci pare chiaro che la Guglia sia la chiave del mistero. Non sono solo gli indizi che troveremo nell’ambiente a dircelo ma sarà proprio una delle parti di Grace, Controllo, a dircelo.
Controllo ha un carattere autoritario, si fa come dice lui senza troppi se e ma. A tratti è anche un po’ “buffo” per come si esprime, ma questo lo scoprirete da voi standoci in compagnia!
Quindi, come raggiungere la Guglia? Le strade sono aperte: il gioco si modella in base alle nostre scelte. Potremo fare scelte azzardate preoccupando così Mamma ma allo stesso tempo entusiasmando Pal, la parte più spericolata di Grace. Potremo cercare di hackerare pannelli senza prestare troppa attenzione a Logica che poi ci “prenderà in giro” perché non sappiamo come si disegni una Z. Potremo continuare ad esplorare, ritardando il nostro arrivo alla Guglia indisponendo Controllo che invece ha una gran fretta di riunire “gregge” e “pastore”.
Queste sono solo alcune delle possibili interazioni che avremo a nostra disposizione con queste I.A. al nostro fianco. Personalmente non avremmo mai pensato di affezionarci in poco tempo, ad esempio, a Pal e Mamma.
Nonostante i dialoghi siano semplici e sempre molto incentrati sulla missione, si ha qualche spiraglio per una battuta fra I.A. o fra I.A. ed Adie, rendendo tutto più leggero.
Attento a cosa desideri
Da cosa nascono i desideri? Secondo Freud, i desideri sono la percezione del soddisfacimento.
I desideri nascono, quindi, in una situazione in cui manca qualcosa che è stato sperimentato come gratificante. È la parte più intima di uno uomo e nello stesso tempo la più sconosciuta a lui stesso.
Un’altra grande scoperta che la nostra protagonista fa, insieme alle I.A., durante l’esplorazione è che i desideri sono fondamentali. Gli sviluppatori ci fanno capire, attraverso il gioco, quanto i desideri siano importanti per l’uomo. Come questi, siano capaci di farci andare avanti e di come regolino la nostra felicità e prosperità.
Alcune voci di “desideri” che troviamo nell’esplorazione, ci fanno riflettere su come l’uomo possa anche essere egoista nel desiderare qualcosa o di come, in presenza di estremo benessere i desideri diventino frivoli e di poco spessore morale.
La figura chiave dei sogni è il Custode e la sua figura fedele, vigilante e volenterosa la scoprirete man mano che si procede nella storia.
Il ritorno di Grace
Tutto è nelle nostre mani, siamo l’unico essere vivente presente nella struttura.
Siamo alla fine di un viaggio e saremo chiamati a scegliere un finale. I finali sono modellati dalle nostre scelte. Avremo esplorato abbastanza? Avremo fatto la scelta giusta nel fidarci o meno delle I.A.? Questo lo scopriremo una volta arrivati alla Guglia perché…la Guglia è la chiave di tutto!
Riusciremo a scoprire cos’è Grace? Capiremo realmente perché sia offline da 900 anni? Per sapere la risposta, non resta altro che giocare a Return to Grace per scoprirlo di persona.
La Giocabilità
Se volete giocare ad un titolo che non richieda troppe combinazioni di tasti, Return to Grace è perfetto per voi.
Infatti i tasti da utilizzare sono veramente pochi e sono i classici: a,w,s,d per il movimento, il tasto sx del mouse per eseguire le azioni e poco altro. Il gioco inoltre, lascia sempre in sovraimpressione i tasti che al momento sono utilizzabili, quindi in caso non ve li ricordiate potete tranquillamente leggerli in basso a dx sullo schermo.
In caso vogliate giocare da PC, utilizzando però il controller siete liberi di farlo e dal menu delle impostazioni troverete tutte le configurazioni disponibili. Allo stesso modo se volete cambiare la configurazione dei tasti sarete liberi di farlo sempre dallo stesso menu delle impostazioni.
Un altro punto a favore, va ai salvataggi. Questi infatti sono sempre automatici e frequenti. Nella nostra prima run abbiamo riscontrato un piccolo glitch. Esplorando ci siamo avvicinati un po’ troppo ad un muro, rimanendo quindi bloccati da quest’ultimo. Non potendo più controllare la situazione abbiamo riavviato dal menu principale, tornando così nella posizione subito precedente al glitch. Questo ci ha fatto risparmiare tempo ed evitato di ripercorrere tutta una parte di trama. I salvataggi davvero significativi, che indicano il passaggio da una fase della storia ad un’altra, si riconoscono grazie ad un simbolo posto in alto a dx che raffigura un antico registratore.
Localizzazione
Il gioco è disponibile solo in Inglese, ha sottotitoli in inglese ed interfaccia in inglese.
La nota positiva nonostante non sia disponibile in altre lingue compresa quella italiana è la semplicità dei dialoghi che quindi non crea grosse difficoltà nella comprensione del “cosa fare” o della trama. Il doppiaggio e la dizione sono molto puliti, rendendo le parole molto comprensibili. Per quanto riguarda l’interfaccia, utilizza parole semplici e comprensibili.
Vi consigliamo di dargli una possibilità, non rimarrete delusi dalla qualità!
La grafica
Come anticipato dagli stessi sviluppatori, Return to Grace offrirà una narrazione fantascientifica ispirata agli anni ‘60.
Ogni dubbio viene spazzato via, una volta all’interno della struttura che racchiude Grace e il suo mistero. Tutto trasuda il periodo appunto degli anni ‘60, dagli stivali di Adie, ai colori caldi degli enormi ambienti che attraverseremo.
Le pareti intarsiate con motivi geometrici e le applique da parete verdi che danno un tocco lussuoso all’ambiente.
La cura degli sviluppatori, non si è fermata qui, sono andati nel dettaglio. Mentre esploriamo e ci immergiamo nelle ambientazioni, cogliamo i dettagli e le rifiniture dei corrimano in ottone.
Per non parlare dei pavimenti, con i classici motivi arabeggianti e rosoni dalle vetrate colorate che riprendono il pattern dei pavimenti.
Non c’è che dire, la grande attenzione ai dettagli, rende affascinante, molto piacevole e rilassante l’avventura a livello estetico.
La longevità di Return to Grace
Se non amate particolarmente i giochi troppo lunghi e stressanti Return to Grace vi strizza l’occhio. Abbiamo impiegato circa cinque ore per terminarlo scoprendo così la natura di Grace. Ci siamo divertiti ed immersi nell’esplorazione degli ambienti offerti, senza mai noiarci. Siamo letteralmente rimasti incollati allo schermo.
Nonostante il tempo di gioco possa sembrare irrisorio, la trama e il messaggio che si cela dietro questo Indie è tutt’altro che scontato. Come espresso dagli sviluppatori: “Come squadra, siamo incredibilmente appassionati di raccontare storie di grande impatto, guidate dai personaggi e di fare l’inaspettato”.
La morale che abbiamo colto da Return to Grace
Un monito tra le righe della conclusione, per quanto l’essere umano desideri la perfezione questa se raggiunta non assicura la felicità che ci si aspettava.
Col passare del tempo la perfezione, inibisce l’uomo nel desiderare qualcosa che non ha ancora raggiunto. Ricordandoci così, che nonostante le difficoltà e lotte alle quali siamo sottoposti nella vita, queste rendono i desideri una giusta ricompensa per cui vale la pena lottare.
Vi ricordiamo che da oggi 30 Maggio, Return to Grace è disponibile per PC sulle piattaforme Steam ed Epic Games Store.
Preparatevi a partire per un viaggio alla scoperta del mistero di Grace, l’antica custode del Sistema Solare.
Return to Grace
PRO
- Trama coinvolgente
- Finali multipli
- Combinazione di tasti ridotta
- Grafica piacevole
CON
- Glitch che ti blocca nelle pareti