Gestione dello spazio, automazione e atmosfera: Midori no Kaori come esperienza cozy costruita sul ritmo e sulla permanenza
Midori no Kaori è un videogioco indie cozy sviluppato e pubblicato da TheLaba, disponibile su PC via Steam. Dopo un periodo di Early Access iniziato il 27 novembre 2024, il titolo è uscito in versione completa il 21 ottobre 2025, arrivando alla sua forma definitiva come esperienza contemplativa e rilassata, lontana dalle logiche tradizionali di sfida e competizione.
Il gioco si concentra sulla costruzione e personalizzazione di un ristorante ispirato all’estetica e all’atmosfera del Giappone tradizionale. Propone un’esperienza priva di obiettivi stringenti, punteggi o condizioni di fallimento. Fin dai primi minuti emerge la volontà di offrire al giocatore non una prova di abilità. Piuttosto, Midori no Kaori si presenta come uno spazio da abitare, osservare e modellare nel tempo.
La filosofia di design di Midori no Kaori è chiara: ridurre la pressione, rallentare il ritmo e favorire una fruizione intenzionale, più vicina alla permanenza che alla progressione forzata.

Un cozy game che privilegia il ritmo e la permanenza
Inserendosi nel filone dei cozy game, Midori no Kaori adotta un approccio misurato e coerente. Il gameplay ruota attorno alla gestione dello spazio più che alla gestione delle risorse in senso stretto: arredare, decorare e organizzare il ristorante diventa l’attività centrale, mentre il tempo scorre senza imporre urgenze.
Non esistono timer, penalità o obiettivi obbligatori. Il gioco non chiede di “vincere”, ma di trovare un proprio equilibrio all’interno dello spazio costruito. Questa scelta rende l’esperienza particolarmente adatta a chi cerca un titolo da vivere con calma, magari a sessioni brevi o intermittenti, senza la sensazione di dover ottimizzare ogni azione.
Midori no Kaori si configura così come un’esperienza di gestione soft, dove la soddisfazione nasce dall’osservare il proprio ristorante prendere forma e vita, più che dal raggiungimento di traguardi numerici.

Automazione e anima idle: una gestione che può diventare passiva
Uno degli aspetti che caratterizzano Midori no Kaori è la presenza di unsistema di automazione che permette al ristorante di funzionare quasi in autonomia. Una volta impostate le basi, il gioco serve automaticamente i clienti e genera guadagni continui senza richiedere un’interazione costante.
Questo elemento conferisce al titolo una leggera anima da idle game, pur senza abbracciarne completamente la struttura classica. Il giocatore può lasciare il gioco attivo, tornare dopo un po’ e usare la valuta accumulata per ampliare o abbellire lo spazio.
L’interazione manuale resta sempre possibile, ma non è mai obbligatoria. Questa flessibilità rende Midori no Kaori adatto a chi apprezza esperienze semi-passive, capaci di adattarsi al tempo e all’attenzione disponibili

Direzione artistica e resa visiva: equilibrio e coerenza
Dal punto di vista grafico, Midori no Kaori adotta una direzione artistica essenziale e controllata. Il gioco evita il realismo spinto e una stilizzazione eccessiva. La palette cromatica privilegia toni naturali e desaturati. Verdi, marroni e luci calde contribuiscono a creare un ambiente visivamente stabile e rilassante. L’attenzione al dettaglio non punta alla spettacolarità, ma alla coerenza percettiva. Ogni elemento decorativo è progettato per integrarsi armonicamente nello spazio.
Il ristorante non è un semplice scenario funzionale. È un ambiente abitabile, pensato per invitare il giocatore a soffermarsi e osservare. Illuminazione, animazioni ambientali e sound design lavorano in sinergia. Pioggia, luci soffuse e musica discreta agiscono come regolatori emotivi.Questi elementi mantengono costante un tono rilassato e contemplativo durante l’esperienza.

Lore e costruzione del contesto: narrazione ambientale minimale
Midori no Kaori rinuncia a una narrazione strutturata in senso classico. Non ci sono dialoghi complessi, background espliciti o linee narrative definite. Il contesto emerge attraverso l’atmosfera, la ripetizione delle azioni e l’osservazione dello spazio.
La componente emotiva è affidata a una narrazione ambientale minimale, che lascia al giocatore ampi margini di interpretazione. Il gioco funziona più come un contenitore esperienziale che come un racconto tradizionale, permettendo a ciascuno di costruire una relazione personale con il luogo creato.
È una scelta che riduce l’impatto narrativo immediato, ma rafforza la coerenza complessiva del progetto e ne aumenta l’accessibilità.

Lo sviluppatore e il percorso produttivo
Midori no Kaori è nato dalla mente di TheLaba, pseudonimo di Leonardo, sviluppatore italiano di 27 anni originario di Milano, che ha portato avanti il progetto in solitaria per oltre un anno.
La sua formazione nasce da una passione precoce per i videogiochi, in particolare per le grandi avventure narrative e per le potenzialità del medium videoludico come strumento di racconto interattivo. Durante le scuole medie Leonardo ha iniziato a realizzare i suoi primi progetti in 3D, proseguendo poi il suo percorso formativo in un ITIS informatico.
Negli anni successivi ha sviluppato diversi videogiochi mobile, accumulando esperienza pratica sia sul piano tecnico che su quello produttivo. Al termine del percorso scolastico ha presentato come tesina un videogioco storico, capace di integrare i temi affrontati durante gli studi.
Prima di dedicarsi completamente allo sviluppo indipendente, Leonardo ha lavorato in ambito Ricerca e Sviluppo all’interno di una multinazionale, occupandosi di realtà aumentata e realtà virtuale. Un’esperienza che si è rivelata particolarmente formativa, soprattutto dal punto di vista organizzativo e gestionale del lavoro.
La decisione di sviluppare Midori no Kaori nasce dal desiderio di creare qualcosa di più personale e artistico. Dopo aver realizzato due piccoli videogiochi horror come banco di prova, Leonardo ha scelto di affrontare un progetto più ambizioso, portandolo avanti in autonomia. Il riscontro ottenuto ha superato le aspettative, anche per la capacità del gioco di comunicare temi più profondi, legati alla morte e alla felicità, colti e interpretati da una parte significativa della community.
Nel corso dell’Early Access, il dialogo con i giocatori ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo: il gioco ha visto un ampliamento progressivo, con nuovi elementi decorativi, miglioramenti all’intelligenza artificiale, interventi di bilanciamento e un’estensione significativa della localizzazione, arrivando a includere otto lingue ufficiali. Lo sviluppo pone grande attenzione alla stabilità tecnica e introduce numerosi interventi correttivi.
Un dettaglio simbolico chiude idealmente questo percorso: poco prima del rilascio completo nel 2025, Leonardo si trovava in Giappone, già impegnato nello sviluppo di un nuovo progetto. Midori no Kaori nasce come una dichiarazione d’amore per un immaginario preciso e conclude il suo ciclo mentre il suo autore è fisicamente immerso nel contesto che lo ha ispirato.
Attualmente, Leonardo sta sviluppando un secondo progetto più ambizioso, in arrivo prossimamente.

Conclusioni: Midori no Kaori è l’esperienza cozy che stavi cercando?
Midori no Kaori non è un gioco per chi cerca sfide complesse o sistemi gestionali profondi. È un’esperienza lenta, intenzionale e profondamente rilassante, pensata per chi ama i cozy game, l’automazione e la costruzione di spazi da vivere più che da ottimizzare.
La sua forza risiede nella coerenza: ogni scelta di design lavora per ridurre la pressione e favorire una fruizione personale. Se l’idea di costruire un ristorante giapponese zen, lasciarlo funzionare quasi da solo e tornarci quando ne senti il bisogno ti affascina, questo titolo indie merita attenzione.

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Midori no Kaori
PRO
- Atmosfera rilassante e coerente
- Gameplay flessibile e accessibile
- Forte identità autoriale
CON
- Profondità ludica limitata
- Sensazione di idle game non sempre gradita
- Narrazione minimale
