Dreamate con New Arc Line porta in accesso anticipato un CRPG dal sapore Steampunk. Un titolo promettente ed ambizioso con tante luci ma anche diverse ombre.

New Arc Line è un progetto in accesso anticipato che punta sul genere degli RPG. Erano gli anni 2000 quando Baldur’s Gate 2 cambiò la vita videoludica di moltissimi giocatori. Un numero incredibile di personaggi,le interazioni con essi e con il mondo, l’importanza delle scelte fatte e delle conseguenze. Il tutto con combattimenti che seguono le regole dei manuali di D&D.

Con questo non intendo dire che New Arc Line sia l’erede spirituale dell’opera della BioWare che fu, però sicuramente si ispira molto.

Provare questo gioco mi ha fatto tornare alla mente alcuni classici del genere, sia per stile che per idee di gameplay.

Vediamo come New Arc Line si presenta, al netto dei difetti dovuti per la maggior parte alla condizione di early access.

New Arc Line - Early Access Launch Trailer

Rimandi Estetici e Contesto Narrativo   

L’impostazione stilistica di New Arc Line si rifà chiaramente all’universo Steampunk. Immaginate una metropoli dell’era Vittoriana dove la tecnologia è sviluppata in modo anacronistico. In questo contesto magia e tecnologia si scontrano. Un tempo gli stregoni dominavano il pianeta, ma ora la rivoluzione industriale sta arrivando. New Arc è la capitale e baluardo della rivoluzione tecnologica ed il riscatto dell’essere umano. 

Starà a noi scegliere da che parte schierarci e far pendere l’ago della bilancia verso la magia o la tecnologia.

Nei panni del nostro avatar approdiamo a New Arc con la speranza di trovare una cura per la malattia che affligge la nostra famiglia. Ben presto scopriremo che sotto la luce della rivoluzione umana e industriale si nasconde ben altro. Corruzione, razzismo, ipocrisia, dovremo sporcarci le mani e prendere decisioni scomode per riuscire a sopravvivere a questo nuovo mondo. Ho provato la stessa sensazione di quando vidi Columbia, la città volante su Bioshock Infinite.

Personaggi, Classi e Tratti

Nella schermata della creazione del personaggio possiamo scegliere per ora tra umano oppure elfo, maschio o femmina.

Le classi presenti sono 2: il Voodoo Shaman e il Diesel Engineer. Esse rappresentano la dicotomia presente tra le due fazioni del gioco.

Ogni classe viene poi ampliata con dei tratti. I tratti influiscono sia sulle statistiche che sulla distribuzione dei punteggi delle abilità. Come in ogni gioco di ruolo sta a noi aggiungere i punti statistica e abilità rimanenti come meglio desideriamo. Fortunatamente il gioco spiega bene le statistiche e la loro funzione in termini di gameplay. Basta passare sopra all’abilità o statistica e apparirà la finestra con la spiegazione.

Al momento il Voodoo Shaman può scegliere tra 8 tratti, mentre il Diesel Engineer ne ha solo 6.

Game Design e Interazioni 

New Arc Line si presenta come un classico CRPG con combattimento a turni. Interessante la scelta tra due modalità di gioco: la classica o quella votata alla narrativa.

Esteticamente richiama titoli come Baldur’s Gate 2, soprattutto nella scelta stilistica e nella gestione dei personaggi. Già dai primi passi capiamo quanto siano fondamentali le skill del nostro personaggio. Come una partita di D&D potremo usare le skill con un tiro di dadi.

Possiamo decidere di ingannare, intimidire, oppure sedurre chi abbiamo davanti per portare a termine le quest. Infatti non solo con la violenza si risolvono i problemi, spesso possiamo trovare soluzioni alternative. I dialoghi, ben strutturati, ci danno diverse soluzioni, basterà solo tirare i dadi e aggiungere il punteggio dell’abilità scelta. Se il risultato è uguale o minore al check prestabilito, abbiamo superato la prova. Esistono anche check di caratteristica, sollevare o forzare una porta o valutare una situazione con la saggezza.

Interessante è la figura del narratore, una voce fuori campo che descrive e narra la storia. Ogni tanto farà partire dei check su osservare che, se superato, ci indicherà sulla mappa le zone di interesse. Anche se il check fallisse, non sembra compromettere niente, solo una facilitazione in più.

Ovviamente i dialoghi, ricordarsi delle scelte fatte e la coerenza vengono premiati. Un nostro gesto può incrementare o far scendere il legame e il rispetto che i nostri alleati provano per noi. Leggere attentamente aiuta a trovare soluzioni creative, vale anche corrompere qualcuno. Il gioco infatti non prende per mano il giocatore anche se c’è un diario dove sono ben chiare le quest.

Guardare a lootare in giro premia in questi generi, si possono trovare oggetti molto interessanti e forti. La mappa è ben disegnata e la parte di città esplorabile all’inizio può farvi smarrire. Non preoccupatevi perché poi ci si abitua e anche le quest secondarie aiutano ad orientarsi.

Combattimento, Creazioni e Inventario

Ovviamente il combattimento a turni è uno degli elementi fondamentali del gioco. Ogni personaggio controllato dal giocatore ha un suo turno a seconda dell’iniziativa che ha. Abbiamo il movimento e le azioni da fare. Le azioni utilizzabili in battaglia dipendono principalmente dall’arma che si equipaggia. Ogni arma, come l’equipaggiamento, non sono indossabili da tutti. A seconda della classe e dei tratti ci sono armi ed equipaggiamenti che non potremo usare. Il posizionamento e la gestione del party ha un ruolo fondamentale. Infatti si possono scegliere diverse formazioni e se mettere in prima linea o nelle retrovie alcuni i membri. Muoversi o allontanarsi dall’area di minaccia degli avversari genera attacco d’opportunità. Anche i ranged possono fare una cosa simile ma per gli attacchi a distanza.

Oltre al loot, essendo in un mondo steampunk, possiamo craftare il nostro equipaggiamento. Con i materiali giusti e i progetti adatti possiamo creare armi ed equipaggiamento per noi e i nostri compagni. 

Ma fate attenzione! Non fate come me che ho craftato un paio di stivali per poi scoprire che non erano indossabili da nessuno dei miei personaggi.

L’inventario è gestito dal giocatore e spetta a noi decidere a chi affidare gli oggetti e gli equipaggiamenti. Purtroppo questa è una dei punti critici perché presenta parecchi bug. In questi giochi è importantissimo gestire bene l’inventario perché si passa parecchio tempo nel gestire items ed equipaggiamento. Solitamente si tende a raccogliere molto materiale e la sua gestione deve essere semplice. Purtroppo cambiare equipaggiamento non è immediato e va ottimizzato. Oltretutto c’è un bug dove, una volta interagito con i vendor, tutti gli items ritornamo nell’inventario del protagonista. Immaginate la gioia!

My Two Cents

New Arc Line è sicuramente un progetto ambizioso che vuole ripercorrere i fasti dei CRPG vecchia scuola. Dialoghi, situazioni mature, scelte eticamente difficili da fare. Figuriamoci subire le conseguenze. La parte in early access, per quanto breve, offre parecchi spunti per chi sa cercare. Ogni angolo della città offre qualcosa, anche spunti divertenti. Come craftare l’armatura per un gallo da combattimento o pagare con sardine un uomo pesce per farci raccontare delle barzellette. L’ambientazione è buona, considerata la commistione tra steampunk e creature magiche d’ogni sorta. 

I combattimenti hanno una buona base ma vanno arricchiti, soprattutto la varietà di classi, armi e di nemici. Meglio le scelte e gli skill Check nelle interazioni con i personaggi. Il fatto che il tiro di dado possa fallire, da quel brivido in più.

New Arc Line non è esente da difetti, molto legati all’essere in early access, sono da ricondurre al livello tecnico. Rallentamenti, texture che non si caricano, animazioni troppo basic sono elementi che vanno sistemati. Alcuni sfondi invece sono belli e ben disegnati. 

L’inventario, come detto prima, va ripulito dai bug e l’imprecisione dei controlli.

Al netto di questo spero che il lavoro sul prodotto continui cos’ da vederlo crescere nel tempo.

Chiave Steam ricevuta dagli sviluppatori.

Sono un musicista (pianista), un nerd e un amante di lunga data di manga. Sono nato come videogiocatore grazie ad una copia di Pitfall per Atari 2600 (1982), e così sono cresciuto di pari passo al mio medium preferito fino ai giorni nostri. In seguito ho cominciato ad interessarmi anche a cosa c'è dietro al prodotto finale, alla sua struttura e ciò che accade dietro le quinte del mondo del gaming.