Un titolo estremo, folle e sorprendentemente consapevole del proprio caos.

MULLET MADJACK

MULLET MADJACK è un’opera che sovverte i tradizionali e consolidati schemi degli sparatutto in prima persona, trascinandovi in un vortice audiovisivo che omaggia l’estetica degli anime giapponesi degli anni ’80 e ’90.

Ispirandosi allo stile visivo di capolavori come Akira e abbracciando l’immaginario cyberpunk alla Ghost in the Shell, il titolo di Hammer95 Studios si distingue per un impatto stilistico dirompente, reso ancor più vivido da un sapiente utilizzo di luci al neon e sequenze ad alto tasso adrenalinico. A caratterizzare l’esperienza sono un ritmo forsennato, una brutalità viscerale, una colonna sonora incalzante perfettamente integrata nel gameplay, e soprattutto un timer che scandisce senza tregua ogni vostra mossa, amplificando tensione e immersione.

Siete pronti ad addentrarvi nel mondo folle e ipercinetico di MULLET MADJACK?

Neon, brutalità e creatività: Hammer 95 vi porta nel mondo di MULLET MADJACK

Hammer 95 Studios è un giovane studio indipendente con sede a Rio de Janeiro, che ha fatto il suo debutto sulla scena videoludica con MULLET MADJACK, un titolo tanto folle quanto stilisticamente riconoscibile. Con questo primo progetto, il team sta iniziando a guadagnarsi l’attenzione della scena indie internazionale. La loro passione viscerale per l’action frenetico e per l’estetica degli anime giapponesi degli anni ’80 e ’90 traspare in ogni frame di gioco — un marchio di fabbrica che, con ogni probabilità, ritroverete anche nelle loro future produzioni.

Una trama esplosiva dal gusto retrò

In MULLET MADJACK vestirete i panni di un protagonista che richiama alla mente le iconiche figure dell’azione anni ’80 e ’90, dotato di una battuta sempre pronta e di un’irriverenza degna dei più grandi antieroi del cinema pulp.

La storia si svolge in una megalopoli cyberpunk ormai soggiogata da “robot miliardari”, entità dominanti che hanno assoggettato l’umanità a un consumismo esasperato, trasformando i cittadini in spettatori e protagonisti involontari di dirette streaming dove qualunque individuo può cimentarsi in sfide mortali per ottenere ricompense tanto assurde quanto desiderate. Proprio come accade al nostro eroe, pronto a rischiare la vita pur di aggiudicarsi un paio di ambite sneakers.

Al centro di questo mondo distopico c’è la “Peace Corp”, una corporazione onnipresente guidata da una moderatrice carismatica che vi accompagnerà nella scalata di un grattacielo di 100 piani. Il vostro obiettivo sarà inseguire Bullet, leader di una fazione dei robot miliardari, responsabile del rapimento di una celebre influencer — autoproclamatasi principessa — destinata a un misterioso rituale.

Con questa premessa tanto grottesca quanto intrigante, il titolo si articola come una vertiginosa scalata attraverso i 100 piani di un gigantesco grattacielo. Ogni livello, ogni stanza, ogni arena è caratterizzata da un’identità estetica ben precisa, capace di restituire uno spaccato visivo e narrativo della società distopica in cui vi muoverete.

La narrazione, per quanto volutamente paradossale, riesce a intrattenervi e incuriosirvi lungo l’intera durata dell’esperienza – circa tre ore – che può facilmente estendersi qualora decidiate di affrontare il gioco nella sua modalità più impegnativa e originale.

Gli omaggi a Super Mario e John Wick

MULLET MADJACK propone un sistema di gioco ricco di trovate brillanti, sia nella transizione tra i livelli sia nelle meccaniche di combattimento. Durante la scalata, non mancheranno allusioni ironiche e citazioni d’autore: spesso, tra un piano e l’altro, la moderatrice vi ricorderà con tono beffardo che “la principessa è in un altro piano”, oppure troverete elaborate trappole che simulano la sua presenza, come diversivi dopo aver sconfitto uno dei numerosi boss. Un chiaro omaggio ai primi capitoli di Super Mario, in cui si veniva informati che la Principessa Peach si trovava in un altro castello.

Sul fronte del combattimento, il titolo richiama l’eleganza letale e la dinamicità di John Wick: i movimenti del protagonista sono rapidi e chirurgici, la mira è infallibile, e le esecuzioni ambientali – eseguibili grazie agli oggetti disseminati nello scenario – si rivelano tanto spettacolari quanto brutali, rievocando l’estetica e il ritmo adrenalinico dei film con Keanu Reeves. Il citazionismo, d’altronde, è parte integrante dell’identità di MULLET MADJACK: rintracciare ogni singolo riferimento diventa un vero e proprio gioco nel gioco, capace di arricchire l’esperienza e stimolare la curiosità dei più attenti tra voi.

MULLET MADJACK

Due giochi in uno

Lo studio dietro MULLET MADJACK ha compiuto una delle scelte più intelligenti e lungimiranti in termini di accessibilità e approccio alla completabilità dell’opera. Avete infatti a disposizione un’ampia gamma di modalità, pensate per soddisfare esigenze e stili di gioco differenti: dalla classica con timer di 15 secondi – perfettamente integrata nella narrazione e nel ritmo frenetico dell’esperienza – fino a varianti più ardite e impegnative, tra cui una vera e propria boss rush.

Tuttavia, è la modalità “boomer shooter” a rappresentare l’intuizione più audace e sorprendente: un’opzione che rivoluziona completamente il gameplay, rimuovendo la pressione del timer e introducendo un sistema a barra della salute in percentuale. Questa scelta apre il titolo anche a un pubblico meno esperto o più riflessivo, consentendovi di esplorare con maggiore calma gli ambienti ispirati e di pianificare in modo meticoloso ogni incursione, analizzando pattern nemici, sfruttando la disposizione degli elementi nello spazio e affinando l’approccio tattico.

Entrambe le modalità, sebbene diverse nella forma e nel ritmo, vi offrono percorsi distinti ma ugualmente appaganti per immergervi nel mondo ipercinetico di MULLET MADJACK.

Sfida e rigiocabilità: l’essenza rogue-lite di MULLET MADJACK

MULLET MADJACK offre un sistema di gioco articolato in capitoli che modificano costantemente la vostra esperienza ludica. L’intera avventura è suddivisa in sezioni scandite da molteplici checkpoint, ciascuna delle quali si conclude con un confronto finale contro un boss. Ogni capitolo si presenta come un omaggio, talvolta ironico e parodico, ai cult del cinema slasher, action e horror degli anni ’80 e ’90, con livelli ispirati a titoli memorabili quali Le colline hanno gli occhi.

Un tratto distintivo e particolarmente suggestivo risiede nella presentazione di ciascun capitolo come una vera e propria custodia di videocassetta d’epoca, un simpatico espediente che vi immerge in un’atmosfera intrisa di nostalgia e fascino rétro. All’inizio di ogni capitolo, non appena raggiungerete un nuovo piano dell’edificio, vi sarà data l’opportunità di scegliere un potenziamento — che può variare dall’incremento del danno inflitto ai nemici, all’acquisizione di armi potenziate, fino alla possibilità di ridurre la salute di un boss — potenziamento che resterà attivo fino alla morte del vostro personaggio.

In caso di sconfitta, sarete chiamati a ripercorrere nuovamente i piani del livello in corso, con una riorganizzazione dinamica e casuale della disposizione delle stanze. Ogni capitolo si conclude con un’epica battaglia contro un boss, preceduta da un checkpoint e da un’area dedicata al recupero della salute, pensati per prepararvi al confronto finale.

I boss sono sapientemente bilanciati: se affronterete lo scontro preparati, con le armi adeguate — come la devastante Rail Gun — e i bonus opportunamente selezionati, la vittoria sarà rapida e gratificante.

MULLET MADJACK

L’arte invisibile dietro il gameplay

Abbiamo avuto modo di giocare a MULLET MADJACK su Xbox Series S, piattaforma in cui titolo si è dimostrato straordinariamente fluido e scorrevole, garantendo un costante frame rate di 60 fps. L’eccellenza del comparto grafico e artistico emerge con forza, trasformando ogni singolo frame in una vera e propria opera d’arte in movimento, capace di immergervi completamente nell’atmosfera unica del gioco.

Valutazione finale

MULLET MADJACK è un ottimo sparatutto, capace di evocare con abilità e passione l’essenza degli anime OAV al loro massimo splendore espressivo. Il titolo colpisce per la sua potenza visiva, sostenuta da una grafica di ottima fattura e da un gameplay solido e coinvolgente. È però doveroso sottolineare come la curva di apprendimento possa rivelarsi inizialmente ardua, rappresentando una sfida significativa per chi vi si avvicina per la prima volta. Nel complesso, rimane un’esperienza di assoluto valore, che vi consigliamo caldamente di provare.

MULLET MADJACK

“MULLET MADJACK è un ottimo sparatutto, capace di evocare con abilità e passione l’essenza degli anime OAV al loro massimo splendore espressivo. Il titolo colpisce per la sua potenza visiva, sostenuta da una grafica di ottima fattura e da un gameplay solido e coinvolgente. È però doveroso sottolineare come la curva di apprendimento possa rivelarsi inizialmente ardua, rappresentando una sfida significativa per chi vi si avvicina per la prima volta. Nel complesso, rimane un’esperienza di assoluto valore, che vi consigliamo caldamente di provare.”

PRO

  • il sistema di combattimento
  • lo stile artistico
  • la moderatrice
  • il personaggio principale
  • l’auto
  • la colonna sonora
  • i boss
  • il citazionismo generale
  • la principessa influencer
  • l’accessibilità

CON

  • l’iniziale smarrimento
  • il design di alcuni nemici
  • un bilanciamento sbagliato degli oggetti curativi nei livelli finali
  • alcune armi non permettono di gestire i combattimenti al meglio
SCORE: 8

8/10

Ciao sono Luca un videogiocatore di 27 anni e vivo a Brescia. Sempre alla ricerca di nuove esperienze nel settore videoludico e cinematografico.