Siete davvero sicuri che Nintendo faccia solo giochi per tutti? Scoprite con noi Emio: L’uomo che sorride e la sua storia.
Appena facciamo il nome di Nintendo, tanti brand vengono alla nostra mente. Basta pensare ai personaggi come Mario e Luigi, Zelda, Link, Yoshi, Donkey Kong e le loro relative serie videoludiche. Come non citare le serie di cui ormai si sono perse le tracce come Kid Icarus o Star Fox, solo per citarne alcuni.
Come reagireste se vi dicessi che esiste un brand Nintendo addirittura vietato ai minori di 18 anni?
Famicom Detective Club
Prima dell’annuncio arrivato con un trailer a sorpresa, scaviamo sulle origini di Emio: L’uomo che sorride.
Con Famicom Detective Club, si intende una serie di visual novels dal tono maturo, che propone dei temi più adulti rispetto ai classici Nintendo. Quindi abbiamo a che fare con “film” interattivi con dentro omicidi, e personaggi complessi e trame articolate.
Per quanto al giorno d’oggi i temi trattati non sono così originali, al tempo (fine anni ‘80) alzarono l’asticella sul genere.
Questi titoli, usciti solo in giappone, vedono dietro la figura di Yoshio Sakamoto. Con esperienza per aver partecipato a serie come Metroid e Wario Ware, in Famicom Detective Club ha il ruolo di sceneggiatore capo.
Il vero merito va a Gunpei Yokoi (padre del Game Boy e della croce direzionale) che ha affidato a Yoshio Sakamoto la sceneggiatura nata da una sua idea.
Le idee di Yoshio Sakamoto si basavano su una grande esplorabilità degli scenari, molti dialoghi con numerosi personaggi con cui approfondire la storia e la raccolta di oggetti per raccogliere indizi. Tutto ciò allo scopo di arrivare al bandolo della matassa.
Da tutto questo nasce Famicom Detective Club: The Missing Heir, primo capitolo della saga.
Alcune Curiosità
La mole di contenuti del gioco era talmente vasta che il gioco uscì in due parti. La prima il 27 Aprile 1988 e la seconda il 14 Giugno dello stesso anno.
Ciò costrinse Nintendo ad usare il Famicom Support Disc, floppy disc proprietario. Per poterlo utilizzare era necessario il Famicom Disc System, add on sempre proprietario, che veniva collegato al Famicom e permetteva l’uso dei dischi proprietari.
Il primo titolo ebbe un buon successo per l’epoca, tanto da ottenere un sequel/prequel. L’anno successivo uscì il secondo capitolo dal sottotitolo: The Girl Who Stands Behind.
Un remake del secondo capitolo è stato fatto per SNES ma solo su cartucce riscrivibili tramite Totem appositi e solo in Giappone.
Uscì anche uno spin off che venne distribuito per Bandai Satellaview: un add on per SNES che permetteva di giocare solo via satellite.
Yoshio Sakamoto, oltre a prendere ispirazione dai classici romanzi thriller nipponici dell’epoca, ha dichiarato un’altra fonte di ispirazione. Il maestro dell’horror-thriller Dario Argento, tra i cui film il preferito è Profondo Rosso.
Arriviamo ad Emio: L’Uomo che Sorride
Finalmente dopo 35 anni arriva il terzo capitolo ufficiale della serie: Emio: L’uomo che sorride. Con Yoshio Sakamoto tornato come director e alla scrittura, il titolo mantiene sia le atmosfere che il gameplay della serie.
Il giocatore dovrà navigare nell’ambiente di gioco, interagire con le persone presenti ed analizzare oggetti ed indizi. Tutto ciò per portare luce sul caso principale della storia. Insomma, tutti i punti cardini del genere, apportando anche migliorie rispetto ai titoli passati.
L’incipit narrativo consiste nell’indagare sull’omicidio di un ragazzo che sembra collegato ad una leggenda metropolitana del passato. La leggenda è appunto quella di Emio: un uomo che gira con un impermeabile e mascherato con una busta con disegnato un inquietante sorriso.
Ciò che sorprende intanto è la classificazione PEGI 18, che sorprende vedere su un gioco targato Nintendo.
My Two Cents
Provando la demo gratuita sul Nintendo Store, salta subito all’occhio che il gioco non è un’avventura grafica, ma una vera e propria visual novel.
Con questo voglio intendere che dovremmo completare i dialoghi e le azioni così come il gioco si aspetta. Solo in questo modo possiamo proseguire la storia ed andare avanti. Oltre a questo avremo nomi da ricordare, deduzioni da compiere su come agire e insieme a chi.
Non pensate che sia un punta e clicca in stile Broken Sword, Monkey Island o Day of The Tentacle. Immaginatelo come un film interattivo dove il giocatore dovrà compiere il gesto “giusto” per proseguire.
Capisco che può essere scoraggiante rimanere bloccati nonostante uno sia convinto del proprio ragionamento. Soprattutto chi non è pratico con questo genere può soffrire questa meccanica.
Se invece siete amanti di giochi come Phoenix Wright: Ace Attorney vi troverete a vostro agio nelle azioni e nella navigazione.
Provate la demo di Emio: L’uomo che sorride sul Nintendo Store. Solo così potrete capire se il titolo fa per voi.