Una fiaba dark ambientata in un mondo surreale della mitologia slava
Sviluppato da The Parasight e pubblicato da Focus Entertainment, Blacktail è un action-adventure in prima persona, la cui data di uscita è il 15 dicembre (2022), per Steam, PC, GOG.com, Epic Games Store, PlayStation5 e Xbox Series X|S.
Un’idea originale e interessante, forse un po’ troppo in forma di fiaba e avventura e non così dark come si potrebbe sperare.
UN TEAM DI SVILUPPO DELIZIOSAMENTE AMBIZIOSO
The Parasight nasce nel 2019 e si trova nel centro Cracovia, in Polonia, in cui cultura, tradizione e folklore pullulano e sono di forte ispirazione.
Composto da abili sviluppatori e artisti già affermati, il team The Parasight si impegna a riportare in auge proprio quelle leggende del loro territorio, ma non solo, per dare loro nuovo lustro.
L’obiettivo, infatti, è quello di creare giochi che abbiano sia una buona base di gameplay, divertente e accattivante, e una solida costruzione narrativa, la quale prende spunto da fiabe e favole più ricercate e particolari.
Trovo il loro proposito molto affascinante e interessante e staremo a vedere se con questo loro gioco saranno riusciti nell’intento.
UNA CLASSICA STORIA DI FORMAZIONE CON UN’INSOLITA BABA YAGA
Baba Jaga è una figura della mitologia slava, forse una delle più enigmatiche e controverse del panorama mitologico europeo, la cui origine risale probabilmente all’Età proto-storica. In età contemporanea, questa creatura, la troviamo come personaggio di numerose fiabe russe, polacche, slovacche, bulgare e ceche.
Tra i racconti russi e polacchi le differenze sono poche, e sostanzialmente si tratta di una vecchia strega che si muove volando su un mortaio, usando il pestello come timone che grazie ad una scopa di betulla d’argento, cancella i sentieri nei boschi.
In Blacktail è proprio lei la protagonista e la troviamo nelle vesti di una sedicenne problematica che intraprende un viaggio avventuroso fatto di sfide e pericoli.
Perché la giovane decide di iniziare questo difficile cammino?
Il gioco ci introduce alla sua triste storia, fatta di un’infanzia sofferta a causa della non accettazione da parte della gente, che vede in lei un freak, una figura di cui non potersi fidare e da cui stare alla larga, in quanto convinti che sia maledetta.
I ricordi vengono svelati man mano e ogni volta sono rappresentati da episodi narrativi in 2.5D artisticamente molto curati. Ognuno di questi ricordi, svela l’anima e il cuore di Baba Yaga, nonché il suo misterioso passato.
Con il volto nascosto da una maschera di legno, Baba Yaga ha una sola persona che si prende cura di lei e che le vuole bene: sua sorella Zora.
Tuttavia, Zora scompare improvvisamente, lasciando la povera Baba Yaga sola ad affrontare la diffidenza e la crudeltà del mondo.
Ed è questo il motore che spinge la nostra protagonista ad addentrarsi nelle profondità della foresta, alla ricerca della sua amata sorella perduta, con la guida di una voce minacciosa che le parla dalla parte posteriore della testa.
SARAI LA STREGA BUONA O LA STREGA CATTIVA?
La figura mitologica di Baba Jaga è controversa ed enigmatica, come già detto, soprattutto perché viene indicata a volte come negativa, altre come positiva. Nel primo caso, la si rappresenta come rapitrice e divoratrice di bambini, nel secondo, come dispensatrice di consigli e valido aiuto per coloro che sono alla ricerca di qualcosa di importante. Per ottenere il suo intervento benevolo, tuttavia, bisogna essere puri di spirito, o quantomeno preparati ad una sua possibile reazione negativa.
Anche in Blacktail esiste questa dualità. Le scelte morali del giocatore, dunque, determinano se Baba Yaga si manifesterà nella sua accezione negativa o positiva. Abbiamo visto questa possibilità di caratterizzazione tra buono e cattivo in molti giochi, il primo che mi viene in mente è Infamous, splendido action free-roaming basato sul Karma. In questa tipologia di storie non si viene penalizzati in base alle scelte morali e suppongo sia lo stesso per Blacktail.
In questo titolo, Baba Yaga potrà diventare la guardiana della foresta, aiutante di tutte le creature bisognose, oppure un vero incubo, dando conferma ai timori iniziali di chi la giudicava e la isolava.
Come per ogni circostanza simile, e per quanto si possa in parte giustificare o quanto meno comprendere la scelta di abbracciare il proprio lato oscuro, starà al giocatore decidere se rendere il personaggio in questione un faro di luce e saggezza o l’ombra spaventosa, vendicatrice e dal cuore indurito dalla sofferenza.
Tuttavia, stiamo parlando di un gioco, in entrambi i casi, sarà divertente e stimolante. Immagino abbia senso giocarlo sia in un modo che nell’altro, in quanto le skill, i potenziamenti e la storia stessa, saranno diversi.
Soprattutto, non dimentichiamoci che “dove c’è la luce, deve esserci l’ombra e più oscura è la notte, più luminose sono le stelle“.
NON SOLO UNA FIABA
Come già accennato all’inizio dell’articolo, il team The Parasight non intende soffermarsi unicamente sull’aspetto narrativo, ma vuole dare la stessa importanza anche al gameplay.
Blacktail, dunque, è un gioco d’azione, pieno di combattimenti e sfide, e non solo.
Avremo a disposizioni diverse armi, più o meno fisiche o magiche, la principale è l’arco. Con tutto l’arsenale disponibile, dovremo affrontare gli spiriti sfuggenti della foresta e spaventosi boss. Il tutto grazie all’aiuto di Black Cat, fondamentale per rintracciare gli spiriti. Il tutto ci porterà a sbloccare via via i vari ricordi di Baba Yaga e a trovare indizi per risolvere il mistero che l’ha portata ad intraprendere il viaggio.
Grazie ai materiali raccolti in natura, si potranno creare tipi di frecce mortali e una gran varietà di pozioni necessarie a migliorare le abilità.
Durante il percorso in questo mondo surreale, troveremo anche molte creature bizzarre che potremo decidere se aiutare o meno.
La durata totale del gioco si aggira intorno alle 15 ore.
CONCLUSIONI PERSONALI
Il titolo che ho dato all’articolo non è messo a caso: per come si presenta il gioco, l’idea che ho avuto, è che si tratti della classica avventura d’azione con sì una storia originale, ma senza la giusta atmosfera. Magari è solo una mia impressione, staremo a vedere.
In generale, niente di nuovo sotto al sole, amici. L’ambientazione (che non spicca particolarmente in quanto a peculiarità grafica in questo caso) e l’idea da cui si sviluppa la storia, sono indubbiamente vincenti e originali, il problema è che si presenta tutto come cosa già vista. C’è persino dell’Hellblade in tutto ciò, vedi le voci nella testa della nostra protagonista che la guidano nel tragitto o la condizione di reietta da cui parte sin da subito. Ma qui manca indubbiamente l’atmosfera angosciante che ha reso Hellblade un titolo funzionante in tal senso.
Non ho alcun dubbio che sia un gioco ben fatto e divertente, ma dati i presupposti, mi sarei aspettata qualcosa di più atmosferico e cupo. Di dark, come si definisce, non ha granché.
The Parasight resta coerente con i suoi propositi, ma con un’idea del genere e le conoscenze approfondite che indubbiamente hanno, avrei sfruttato meglio l’idea, dando maggiore originalità a tutto il game design.
Insomma, sembra molto divertente, ma ci insegnerà davvero qualcosa sulla figura della leggendaria Baba Jaga?
Link utili:
Focus Entertainmente sito ufficiale