Abbiamo giocato l’early access di Anima Flux e ho alcune cose da dirvi: personaggi geneticamente modificati, truppe d’élite, un mondo distopico morente, un regime dittatoriale e, naturalmente, uno sciame infinito e terrificante di mutanti.
Partiamo dal principio, Anima Flux è un couch co-op metroidvania in cui il giocatore ha il controllo di due soldati d’élite: uno spadaccino e un micidiale arciere appartenenti a un’organizzazione militare segreta, devono farsi strada tra città distrutte e uccidere orde di mutanti.
In questo articolo parlerò della storia, dell’ambientazione, del gameplay, del design e delle mie impressioni su ciò che ho giocato.
L’ultima roccaforte umana – La storia:
L’umanità è quasi estinta e vive in un’arca spaziale, la sua ultima roccaforte. L’ultima città umana rimasta in piedi è costantemente sotto attacco da parte di sciami di creature mutanti, e qui intervengono i soldati NOX.
Una truppa d’élite di soldati geneticamente potenziati, inviati da un regime teocratico totalitario per salvare la città, salvare i sopravvissuti ed eliminare la minaccia mutante.
Questi soldati sono forti, senza paura e possono persino ingannare la morte: grazie a una moderna tecnologia di impianto dove possono trasferire la loro anima.
80s and 90s Sci-Fi, Setting e Citazioni:
Prendete un’arca spaziale, un’invasione mutante e due eroi dai poteri sovrumani, condite il tutto con alcune ambientazioni cyberpunk disegnate a mano e avremo la ricetta per un perfetto metroidvania ispirato alla fantascienza anni ’80 – ’90.
La prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la cifra stilistica che caratterizza i soldati regolari e i mutanti, e una voce nella mia testa ha gridato a squarciagola: Starship Troopers!
Ho potuto riscontrare forti riferimenti estetici al film del 1997 diretto da Paul Verhoeven che parla di un esercito militare sotto il comando del Governo Mondiale della Terra. Mentre l’umanità esplora e colonizza lo spazio, entra in conflitto con una specie aliena nota come Aracnidi, portando ad una guerra interstellare.
Un altro riferimento che balza agli occhi è quello con la saga di Warhammer 40k, in particolare Guardia Imperiale e Tiranidi. Questi ultimi sono bestie insettoidi e fameliche che solcano lo spazio con le loro arche con il solo scopo di divorare tutto.
Parlando dei personaggi principali non si può non pensare a NieR:Automata, diretto da Yoko Taro e sviluppato da Platinumgames, dove si gioca con due personaggi contemporaneamente: 2B e 9S, inviati dall’umanità su un pianeta Terra disabitato per combattere le biomacchine.
Come non pensare al capolavoro di Masamune Shirow, Ghost in the Shell. Soprattutto quando si parla di anima e di soldati geneticamente potenziati.
Gameplay e Game Design, Finalmente:
Amo la fantascienza, speculare su di essa e trovare i suoi riferimenti nei videogiochi. Ora però parlerò del gameplay e delle sue meccaniche, almeno per quanto ho potuto provare nel gioco.
Una delle caratteristiche più interessanti è la couch co-op: uno è bravo nel combattimento all’arma bianca e l’altra può affrontare nemici lontani o volanti con il suo arco.
Si può giocare in locale con un amico e ognuno controllerà un personaggio utilizzando le abilità e strategie peculiari di questi ultimi per superare situazioni pericolose. Ad esempio si dovrà collaborare per risolvere semplici enigmi ambientali.
Si può anche giocare da soli ovviamente, controllando un personaggio alla volta, l’altro ci seguirà controllato dall‘A.I. Oltretutto si può passare da uno all’altro ogni volta che lo si desidera e dare semplici ordini alla tuo seguace come segui o resta.
Il gioco è fondamentalmente un metroidvania 2d:
All’inizio una fase tutorial ci introduce alle meccaniche principali, per poi finire con una boss fight che ci darà il primo potere speciale e ci condurrà a quella che a tutti gli effetti sarà l’hub centrale del gioco.
Dall’hub si aprono molte vie tra cui scegliere e molti NPC e mercanti con cui parlare. Ovviamente in questo momento abbiamo poco di questo, ma quello che ho visto mi ha colpito in maniera molto positiva.
La zona completamente esplorabile ha un buon level design: scorciatoie, sviluppo verticale intelligente e buon design. Dopo il combattimento contro un altro boss otterremo un’altra super abilità che ci permetterà di andare un po’ più avanti nell’esplorazione.
Impressioni Finali:
Anima Flux mi ha colpito per il suo design, il suo gameplay e il suo stile peculiare. Il gioco ha delle solide fondamenta e non vedo l’ora di giocare alla vera demo. Gli sviluppatori stanno ora lavorando per rifinire il gioco e aggiungere più contenuti come nuove zone, NPC e dialoghi. Inoltre Dmitry Komarov, il community manager del team Anima Flux, è disponibile per qualsiasi domanda e chiarimento riguardo al gioco, contattabile sul canale Discord linkato sotto.
Link Utili:
Pagina Web di Anima Flux
Canale Discord