Dotemu con la demo di Absolum fonde gli elementi del beat ‘em up a scorrimento orizzontale con quella del roguelite, insieme ad altre idee interessanti.
Absolum è un prodotto che sembra coniugare due generi principali che sono il beat ‘em up e l’action roguelite.
Non è la prima volta che Dotemu si cimenta nel campo dei beat ‘em up. Basta ricordare alcuni dei suoi lavori come Streets of Rage 4 (2020), TMNT: Shredder’s Revenge (2022), per non parlare di MARVEL Cosmic Invasion (annunciato per quest’anno).
Oggi però parleremo di Absolum e di come Dotemu ha fatto tesoro delle esperienze passate per elaborare una sintesi di vari generi.
Questa nuova IP non è solo frutto di Dotemu, ma si avvale della collaborazione di Guard Crush, già al tempo collaboratrice per il combat gameplay di Street of Rage 4 e Supamonks per le animazioni e la componente grafico/estetica.
La demo di Absolum offre tutta la prima regione di gioco e 3 dei 4 personaggi giocabili, di cui uno sbloccabile durante la demo.
Vediamo come si sviluppa l’incipit della trama, il gameplay, e la costruzione della mappa.
La lotta contro le legioni di Azra
In Absolum siamo un manipolo di ribelli che combatte le forze di Azra, terribile creatura che ha messo a ferro e fuoco l’intera regione, seminato la guerra e proibito la magia.
Come incipit della demo vediamo 2 dei personaggi giocabili, Galandra e Karl, assaltare una squadra delle forze di Azra che trasporta con sé un carico prezioso: Madre Uchawi.
Questa fase del gioco prevede l’azione contemporanea dei personaggi: uno controllato da noi e l’altro dalla CPU, cosa non possibile in seguito se non in Co-Op.
La sua liberazione rappresenta anche la giustificazione di lore al fatto di resuscitare dopo ogni sconfitta.
Poco dopo averla liberata affronteremo una sfida al di sopra delle nostre possibilità e faremo il primo incontro con questa entità che, una volta diventati suoi discepoli, ci garantirà di rinascere e combattere di nuovo.
Qui esploriamo anche l’Hub centrale, che si arricchirà man mano che progrediremo con l’avventura.



Un combat system più complesso di come appare
In Absolum, i 3 combattenti che usiamo, per quanto differenziati nella caratterizzazione e nelle combo, condividono le stesse meccaniche core.
Ogni personaggio ha un attacco base, uno speciale, un dash, il salto e la presa sull’avversario. Ovviamente attacco base e speciale cambiano da personaggio a personaggio, ognuno con i suoi punti di forza.
Le combo variano anche a seconda che l’attacco sia portato durante il salto o la corsa, così da dover capire come e quando utilizzarle.
Il gioco dà importanza al fare il maggior numero di combo possibili, premiando il giocatore e con delle meccaniche che lanciano in aria l’avversario. Così da farlo rimbalzare al limite dello schermo e poter continuare la streak di combo.
Il dash e l’attacco speciale hanno meccaniche ulteriori.
Il dash col giusto tempismo può deviare i fendenti avversari oppure rispondere con un attacco base potenziato dopo una schivata perfetta.
L’attacco speciale può, anch’esso con un tempismo più stretto, contrastare i colpi potenti dei nemici. Questa è una scelta più pericolosa ma più remunerativa, specialmente coi boss.
Questo implica anche degli input visivi degli attacchi nemici, in modo da imparare il tempismo avversario e stare attenti quando il segnale visivo è rosso, perché è indeviabile.
In più portare a segno queste meccaniche consente al giocatore di “rompere” la postura dell’avversario. Fondamentale contro i boss perché li rende inermi e più vulnerabili per un breve periodo di tempo.
Oltre a tutto questo ci sono le Arti Magiche e le Ultra.
Le prime costano mana che si recupera colpendo i nemici, mentre la seconda è una mossa unica che si ottiene arrivando abbastanza in profondità nella prima area di gioco e consuma un oggetto raro per poter essere utilizzata.


Elementi roguelite e mappa
La mappa giocabile è la prima area di gioco e in un certo senso rappresenta un grande tutorial. Non fatevi ingannare, il gioco non vi prende per mano e soprattutto all’inizio sarà dura la vostra esperienza, considerando il fatto che non è per niente facile trovare cure.
Il nostro obiettivo sarà sempre arrivare al boss finale della regione, il bello è la strada da poter scegliere con le scoperte che si faranno.
Boss opzionali, scorciatoie, strade nascoste, una varietà di nemici e di NPC da incontrare. Questo comporta anche quest opzionali e la ricerca di determinati oggetti per aprire un passaggio o completare una missione.
Il tutto rende estremamente rigiocabile le varie aree e spinge il giocatore ad esplorare nuove vie e nuove soluzioni.
Già affrontare aree con personaggi diversi permette di sbloccare determinati eventi, aumentando la voglia e il senso di scoperta nei confronti della mappa.
Ogni area ha un simbolo diverso e contiene vari scenari articolati che possono variare tra di loro. Una volta sconfitti tutti i nemici otterremo la ricompensa: un oggetto, del denaro, dei cristalli da spendere nell’Hub centrale o la scelta tra abilità differenti per potenziare il personaggio.
A seconda dell’area intrapresa incontreremo un determinato boss che, una volta sconfitto, migliorerà una delle caratteristiche peculiari del personaggio.
Una volta terminata la partita si torna sempre all’Hub dove è possibile potenziare diversi aspetti dei 3 personaggi grazie ai materiali raccolti.



Cura dell’estetica e commento sonoro
Ultimo, ma non come importanza è il comparto grafico, la direzione artistica e il commento sonoro.
Absolum ha cura e la quantità dei dettagli a schermo è notevole. Nonostante tutto, le parti sono equilibrate e non sono mai eccessive.
Solitamente in questo genere è facile perdere il polso della situazione a causa di troppa “confusione” a schermo e subire anche dei danni non evitabili.
Absolum non è completamente esente da questo perché comunque diretto discendente dei classici beat ‘em up. Nonostante tutto la pulizia visiva è notevole e regala immersività all’esperienza.
Il comparto audio non è da meno: evocativo e molto curato. Il gioco vanta la colonna sonora del compositore Gareth Coker (Ori, Halo Infinite, Prince of Persia), frutto anche di collaborazioni con Yuka Kitamura (Dark Souls, Elden Ring), Mick Gordon (Doom Eternal, Atomic Heart) e altri artisti.
Che altro dire? Provate la demo disponibile ancora per alcune settimane su STEAM in Co-Op locale o anche online.